Abruzzo - Sanatoria per l'inquinamento
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- Pubblicato: Mercoledì, 19 Febbraio 2014 14:19
Acqua in Abruzzo: arriva la sanatoria per l'inquinamento.
Fiumi inquinati e qualità del mare a rischio, in Consiglio regionale arriva il Piano delle deroghe agli obiettivi di qualità europei fino al 2027! Forum dell'Acqua “documento inaccettabile per l'ambiente e il turismo”.
Arriva la “sanatoria” per l'inquinamento dei fiumi abruzzesi e per le aree marine a maggior rischio. A denunciarlo è il Forum Abruzzese dei Movimenti per l'Acqua che critica alla radice il Piano di Tutela delle Acque redatto dalla Giunta Chiodi e dall'assessorato ai Lavori pubblici guidato dal direttore Pierluigi Caputi.
Arriva la “sanatoria” per l'inquinamento dei fiumi abruzzesi e per le aree marine a maggior rischio. A denunciarlo è il Forum Abruzzese dei Movimenti per l'Acqua che critica alla radice il Piano di Tutela delle Acque redatto dalla Giunta Chiodi e dall'assessorato ai Lavori pubblici guidato dal direttore Pierluigi Caputi. Il Piano è arrivato in queste ore e senza troppo clamore (nonostante sia in preparazione dal 2001!) alla discussione in Consiglio Regionale.
Sulla carta si tratterebbe del principale strumento previsto dalla Legge per la corretta gestione delle acque, con ripercussioni su tutti i settori di utilizzo, dall'idropotabile (compresa la depurazione) all'uso in agricoltura, fino ad arrivare a quello industriale (comprese le captazioni a scopo idroelettrico).
Il nome del documento non deve però trarre in inganno; come spesso è accaduto nella nostra regione e in Italia i titoli accattivanti nascondono deroghe, sanatorie e condoni. In questo caso è uno strumento del tutto inaccettabile pensato solo per rinviare di decenni il risanamento dei fiumi e delle foci fluviali abruzzesi. Infatti la Regione Abruzzo vuole chiedere all'Unione Europea di derogare agli obiettivi di qualità dei fiumi fissati a livello comunitario per il 2015, spostando in molti casi al 2027 (!) il loro raggiungimento. Infatti entro il 2015 tutti i fiumi europei dovrebbero essere nello stato ambientale “buono”; ad oggi solo il 30% dei tratti fluviali della regione rispetta tale obiettivo di qualità secondo i dati dell'ARTA. Basta leggere l'allegato 4 (inviato assieme al comunicato) del Piano per rendersi conto dell'entità delle deroga, che coinvolge praticamente tutti i fiumi della regione.
La Giunta Regionale cerca di sfruttare in maniera indiscriminata una norma contenuta nella Direttiva Acque 60/2000/CE che permette di derogare agli obiettivi di qualità, invece di imporre regole stringenti, inderogabili e di immediata esecuzione a chi usa a vario titolo l'acqua, da chi fa profitti sulle captazioni a scopo idroelettrico togliendo la risorsa dai corsi d'acqua sempre più impoveriti ai gestori del servizio idrico integrato che sono responsabili per la depurazione. La possibilità di posticipare di qualche anno gli obiettivi di qualità secondo la Commissione non deve essere usata in maniera indiscriminata come sta avvenendo in Abruzzo; può avvenire solo in casi eccezionali e per motivi ben descritti. Secondo il Forum sarà difficile spiegare all'Unione Europea che le nostre società di gestione sono state riempite di debiti per 350 milioni di euro per una cattiva gestione e che a pagare le conseguenze di tale disastro (che si ripercuote sulla capacità di investire sulla depurazione e quindi sulla qualità dei fiumi), oltre alle tasche dei cittadini dovranno essere i fiumi e il mare. Lo stesso si dica per le captazioni ad uso idroelettrico, che hanno un grave impatto sulla qualità delle acque sottraendo la risorsa e diminuendo così la capacità dei fiumi di sostenere e reagire alla pressione antropica. In questo caso si raggiunge una stridente contraddizione: la Regione Abruzzo continua a rilasciare autorizzazioni per nuove captazioni su fiumi ormai moribondi, dal Liri al Vomano.
Il Forum assieme alla associazioni da anni critica l'impostazione di questo piano il cui impatto sulla società abruzzese è, a nostro avviso, molto sottovalutato.. Per questo ha chiesto un'audizione alla seconda Commissione del Consiglio Regionale affinché vi sia un rinvio del Piano alla Giunta Regionale e all'Assessorato ai Lavori Pubblici competente. Tale rinvio deve servire al Consiglio per definire chiaramente quali sono gli obiettivi in materia di qualità delle acque. A nostro avviso le deroghe sono solo strumentali e mettono a grave rischio anche l'economia della Regione basata sul turismo costiero. La qualità del mare è strettamente legata a quella dei fiumi, come dimostrano i dati sull'inquinamento delle foci fluviali che tanto fanno discutere in questi anni. Chiediamo ad albergatori, balneatori e pescatori di approfondire tale Piano che può compire duramente settori produttivi importanti.
FORUM ABRUZZESE DEI MOVIMENTI PER L’ACQUA
3683188739, 3381195358 e-mail:segreteriah2oabruzzo@gmail.com
COMUNICATO STAMPA DEL 18 FEBBRAIO 2014