La campagna di Obbedienza civile
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- Pubblicato: Martedì, 15 Luglio 2014 15:33
La campagna di “obbedienza civile”, attraverso la decurtazione dalla bolletta dell'acqua della quota di “remunerazione del capitale investito”, abrogata dal 2° quesito referendario, punta ad applicare gli esiti referendari dal basso, laddove le istituzioni risultano inadempienti e consiste nel pagare le bollette, relative ai periodi successivi al 21 luglio 2011, applicando una riduzione pari a suddetta quota. E’ stata chiamata di “obbedienza civile” perché non si tratta di “disubbidire” ad una legge ingiusta, ma di “obbedire” alle leggi in vigore, così come modificate dalla volontà popolare il 12 e 13 giugno 2011.
Con la mobilitazione attiva di centinaia di migliaia di cittadini ci proponiamo di attivare una forma diretta di democrazia dal basso, auto-organizzata, consapevole e indisponibile a piegare la testa ai diktat dei poteri forti di turno.
Ci proponiamo anche di dare una risposta all’evidente crisi della democrazia rappresentativa dei partiti, ormai diventata impermeabile non solo alle istanze della società, ma persino ai formali esiti delle consultazioni codificate nella nostra Carta Costituzionale, come appunto i referendum abrogativi.