Referendum
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- Pubblicato: Giovedì, 17 Luglio 2014 10:43
Nel 2009 l'allora Governo Berlusconi proponeva un decreto in cui si imponeva la privatizzazione di tutti i servizi pubblici, compreso quello idrico.
Una vasta coalizione sociale ha deciso di opporsi proponendo un referendum abrogativo di quel decreto e della remunerazione del capitale, ovvero del profitto garantito in bolletta. Scrivevamo allora: “Perché l’acqua è un bene comune e un diritto umano universale. Un bene essenziale che appartiene a tutti. Nessuno può appropriarsene, né farci profitti. L’attuale governo ha invece deciso di consegnarla ai privati e alle grandi multinazionali. Noi tutte e tutti possiamo impedirlo, sostenendo oggi la campagna e votando 2 SI quando, il 12 e 13 giugno prossimi, saremo chiamati a decidere. E’ una battaglia di civiltà. Nessuno si senta escluso.”
Tra aprile e luglio 2010 sono state raccolte più di un milione e quattrocentomila firme e si è votato il 12 e 13 giugno 2011.
Circa 27.000.000 di cittadini e cittadine hanno votato contro la privatizzazione, sconfiggendo per la prima volta l'idea che “privato è bello”.
Ad oggi gran parte delle istituzioni, grandi aziende e poteri economici, hanno evitato l'applicazione del referendum e, anzi, hanno aperto una nuova offensiva privatizzatrice.
Noi continuiamo a batterci.