Stoccaggio gas a Chieti: rischi per la popolazione
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- Pubblicato: Martedì, 08 Luglio 2014 10:44
Comunicato stampa
Stoccaggio gas nel sottosuolo e rischio terremoti in provincia di Chieti
19 i comuni entro un raggio di 10 km dai pozzi di re-iniezione, 7 a meno di 5.
Chieti a 11 km, 8,6 km considerando i limiti della concessione vasta oltre 1000 ettari.
Almeno 95.000 persone vivono in quest'area.
Il Forum acqua: negli atti emergono ulteriori passaggi paradossali sui rischi per la popolazione, serve informare i cittadini. I sindaci facciano la loro parte.
Decine di migliaia di cittadini per decenni dovranno convivere con il rischio sismico derivante dallo stoccaggio gas "Poggiofiorito" secondo il Ministero dell'Ambiente. Ricordiamo che in profondità sarebbero stoccati fino a 157 milioni di mc di gas, che sarebbe immesso nel sottosuolo in pressione in estate e pompato in superficie in inverno.
Come è noto sono molte le variabili da considerare nel determinare gli effetti a distanza di un sisma. Il Forum Acqua ha provato a contare i comuni abruzzesi (considerando per la misurazione i centri abitati principali) che ricadono in un raggio di 10 km dal punto di re-iniezione, una distanza relativamente piccola nel campo dei terremoti. Siamo arrivati alla cifra di 19 comuni per 44.000 abitanti. Nel raggio di 5 km ci sono ben sette comuni, tra cui Guardiagrele ed Orsogna. I più vicini sono Casacanditella e S. Martino sulla Marrucina a meno di due km. Il capoluogo di Chieti è situato a soli 11 km. In realtà il risultato sarebbe stato ancora più preoccupante considerando non già il punto in cui saranno scavati i pozzi ma i confini dell'area di concessione che è vasta circa 1.050 ettari (immagine allegata). Infatti nel sottosuolo il gas occuperà una superficie molto ampia espandendosi anche lateralmente rispetto al punto di immissione in sottosuolo. Pertanto, se si tiene conto di questo aspetto, il centro abitato di Chieti viene a trovarsi a 8,6 km dal perimetro della concessione. Ne consegue che i cittadini residenti in tutta quest'area assommano a quasi 100.000!
Questo l'elenco dei comuni nel raggio di 10 km: (nella tabella allegata le distanze): Guardiagrele, Casacanditella, Fara Filiorum Petri, S. Martino sulla Marrucina, Filetto, Orsogna, Bucchianico, Arielli, Ari, Canosa Sannita, Poggiofiorito, Villamagna, Giuliano Teatino, Vacri, Crecchio, Roccamontepiano, Rapino, Pretoro, Casalincontrada (Chieti come detto è a 11 km dai pozzi e 8,6 dal limite della comncessione).
Per far comprendere di cosa si sta parlando richiamiamo nuovamente l'inaccettabile prescrizione che si può leggere nel Decreto del Ministero dell'Ambiente n.195 del 19 giugno scorso con cui si rilascia la Valutazione di Impatto Ambientale positiva per lo stoccaggio di gas nel sottosuolo a Poggiofiorito in provincia di Chieti da parte della società Gas Plus Storage (una s.r.l.):
"Qualora la microsismicità riconducibile alle attività di esercizio dello stoccaggio eguagli o superi la Magnitudo Locale 3.0 (si parla della scala Richter, ndr), dovranno essere adottati dal soggetto gestore responsabile tutti gli accorgimenti opportuni atti a riportare la Magnitudo Locale massima dei sismi a valori inferiori a 2.0".
Come se un terremoto, anche superiore alla scala 3.0 della Richter (e senza azzardare la soglia massima raggiungibile...evidentemente impossibile da prevedere), sia controllabile "a posteriori", facendo scendere le scosse successive sotto a 2.0 (sic!). E se la prima scossa sopra 3.0 ha causato danni, anche solo per infarti?
Leggendo il parere del comitato VIA nazionale emergono ulteriori passaggi quanto meno paradossali che aumentano la nostra preoccupazione. Quello relativo all'applicazione del cosiddetto "Principio di Precauzione", che riportiamo in allegato, lascia interdetti Da un lato sembra mettere le mani avanti sottolineando che "in osservanza di tale Principio non viene reso un parere positivo alla realizzazione dell'opera ma viene semplicemente dichiarata la compatibilità ambientale di operazioni atte ad ottenere informazioni più dettagliate sul sito". Appare quindi come un parere interlocutorio in vista di approfondimenti. Poi però, poco oltre, autorizza integralmente lo stoccaggio operativo!
Per il Forum dell'Acqua si tratta di incongruenze che la popolazione interessata deve conoscere quanto prima e nei dettagli per le ripercussioni che questo progetto potrebbe avere sulla loro vita.
Il Forum ribadisce l'appello ai sindaci affinché informino capillarmente la popolazione e diano mandato agli avvocati per proporre ricorso al TAR del Lazio. Lo stesso faccia la Regione Abruzzo.
Ricordiamo nuovamente che lo stesso Ministero ricorda nel Decreto che il territorio in questione è classificato come "a massimo rischio sismico" (zona 1). La documentazione sul progetto e sui vari pareri è disponibile sul sito http://www.va.minambiente.it/it-IT/Oggetti/Documentazione/419/486?Testo=&RaggruppamentoID=23
FORUM ABRUZZESE DEI MOVIMENTI PER L’ACQUA
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