Appello del Movimento Europeo per l’Acqua per le elezioni europee (Maggio 2019)
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- Pubblicato: Mercoledì, 17 Aprile 2019 22:33
Il Movimento Europeo per l’Acqua è una rete aperta, partecipativa e pluralista di movimenti sociali, organizzazioni, comitati e sindacati il cui obiettivo è di rafforzare il riconoscimento dell’acqua come bene comune e l’accesso all’acqua e ai servizi igienico-sanitari come diritto umano.
Siamo uniti nella lotta contro la privatizzazione e la mercificazione di questa risorsa vitale, nella promozione e messa in atto di una gestione pubblica e collettiva dei servizi idrici e igienico-sanitari, basata sulla partecipazione democratica dei cittadini e dei lavoratori.
Dalla sua Fondazione nel 2012, gli attivisti del Movimento Europeo per l’Acqua hanno rivestito un ruolo importante e si sono impegnati a molti livelli nella lotta per la giustizia idrica, e per il riconoscimento e l’implementazione del diritto umano all’acqua al livello dell’Unione Europea, nazionale e locale.
In nostri aderenti sono attivi in: Portogallo, Spagna, Francia, Irlanda, Belgio, Italia, Germania, Grecia e organizzazioni serbe e bosniache si sono recentemente unite a noi.
Le elezioni europee a Maggio 2019 sono un momento cruciale per il Movimento Europeo per l’Acqua per contattare i candidati ai quali chiediamo di prendere posizione in sostegno del diritto umano all’acqua, di aderire ai nostri valori e promuovere politiche che riconoscano l’acqua come bene comune.
DIRITTO UMANO ALL’ACQUA
A sette anni dal successo della prima Iniziativa dei Cittadini Europei in assoluto, in cui il Movimento Europeo per l’Acqua ha rivestito un ruolo importante, stiamo ancora aspettando una reale implementazione del diritto umano all’acqua nell’Unione Europea e negli stati membri. Si tratta di un argomento fondamentale per il Movimento Europeo per l’Acqua e i suoi membri, vi chiediamo di impegnarvi a sostenerlo.
Chiediamo anche che tutta la legislazione europea relativa all’acqua affermi esplicitamente il riconoscimento del diritto umano all’acqua e l’acqua come bene comune.
Il mancato riconoscimento del diritto umano all’acqua si riflette in numerose politiche a livello dell’Unione Europa, nelle quali il sostegno degli Europarlamentari è cruciale.
- DIRETTIVA SULL’ACQUA POTABILE
La revisione della Direttiva sull’Acqua Potabile votata dal Parlamento Europeo non include né riconosce il diritto umano all’acqua, laddove la Commissione Europea sosteneva che questo fosse uno degli obiettivi della revisione. Chiediamo ai Parlamentari Europei di cassare il testo attuale e di riformulare una proposta più ambiziosa che rafforzi l’articolo 13 della bozza proposta dalla Commissione Europea. Inoltre chiediamo un approccio più efficace rispetto alle sostanze chimiche (quali PfA e PfO) e alle microplastiche.
- DIRETTIVA QUADRO SULL’ACQUA
L’acqua pulita è fondamentale per la vita e richiede la protezione delle risorse idriche. La direttiva quadro sull’acqua, strumento legislativo cruciale per la protezione dell’acqua, deve avere continuità dopo il 2027. Il “finess check” che avrà luogo a breve deve includere una concretizzazione del divieto di deterioramento delle risorse idriche e un rafforzamento di meccanismi efficaci per metterlo in atto.
Inoltre, il paragrafo 1 deve essere rafforzato, in linea con la richiesta espressa da milioni di cittadini con l’Iniziativa dei Cittadini Europei Right2Water: l’erogazione dell’acqua potabile e la gestione delle risorse idriche non deve essere sottoposta alle ‘regole del mercato interno’.
- ACQUA E ACCORDI COMMERCIALI E D’INVESTIMENTO
I servizi idrici e igienico-sanitari sono definiti come servizi essenziali per tutti dal principio 20 del pilastro europeo dei diritti sociali; di conseguenza devono essere esplicitamente esclusi dalle regole e dagli accordi commerciali e d’investimento (come il CETA e il JEFTA).
Questa esclusione è tuttora assente, nonostante le richieste del Parlamento Europeo, compresa la clausola sugli “ standard d’oro” per i servizi pubblici. Il controllo del Parlamento è cruciale durante la negoziazione e implementazione degli accordi commerciali. Il principio di precauzione è anch’esso di importanza fondamentale nel contesto degli accordi commerciali. Vi esortiamo ad assicurare che la democrazia sia protetta e che servizi essenziali come l’acqua e i servizi igienico-sanitari sia esclusi da qualunque accordo commerciale!
BENI COMUNI IN EUROPA
Il dibattito sui beni comuni cresce in importanza al livello europeo; si tratta di beni comuni culturali e digitali, sociali, urbani e naturali (come terre comuni e ovviamente l’acqua). L’ottava legislatura del Parlamento Europeo ha visto la creazione di un intergruppo sui beni comuni in Europa. I beni comuni sono intrinsecamente connessi ai diritti umani e offrono una rilevante ed efficace via d’uscita dalla crisi economica e sociale, dando una nuova forma alle nostre società e economie. Ribadiamo la necessità che il Parlamento Europeo continui a lavorare su e per i beni comuni.
PROPRIETA’ PUBBLICA
Le rimunicipalizzazioni e i partenariati pubblico-pubblico hanno ampiamente dimostrato la loro efficacia. Essi rappresentano la migliore opzione per una politica europea dell’acqua e per una reale ed efficace democrazia e trasparenza.
Ci sono state rimunicipalizzazioni in grandi città, come Parigi, Berlino, Budapest e Napoli; in città di media grandezza, come Terrassa, Montpellier e Rostok, e in città piccole come Medina Sidona e Arenys de Munt.
La rimunicipalizzazione è inseparabile dalle lotte contro le privatizzazioni, come si è visto, fra gli altri, in Portogallo e Grecia.
Vi chiediamo di sostenere proposte legislative che mirino allo sviluppo dei partenariati pubblico-pubblico e che incoraggino la rimunicipalizzazione dei servizi idrici e igienico-sanitari in Europa!