Forum Italiano dei Movimenti per L'Acqua

Matera 27/5 - Marcia "Salva l'Acqua, diciamo stop alle trivelle in Basilicata"

Locandina marcia Matera 27-5 17Mercoledì 24 Maggio alle ore 16.00 la Rete Appulo Lucana Salvalacqua convoca una conferenza stampa a Matera, c/o la Biblioteca "Tommaso Stigliani" (Piazza Vittorio Veneto), per lanciare la "Marcia Salvalacqua" di sabato 27 maggio.

Durante la conferenza sarà consegnato ai presenti il MANIFESTO INTEGRALE DELLA MARCIA SALVALACQUA.

 
 
Comunicato stampa

A Matera sabato 27 maggio. Raduno ore 9,30 p.zza Matteotti 

MARCIA SALVA L'ACQUA 

PER DIRE STOP ALLE TRIVELLE IN BASILICATA, 

PER DIFENDERE IL DIRITTO ALL’ACQUA (di BUONA QUALITÀ) 

PER AFFERMARE LA PRIORITÀ DELL'ACQUA SUL PETROLIO


 La Rete Appulo-Lucana SALVALACQUA (associazioni, movimenti e cittadini pugliesi e lucani che dal 2014 difendono il diritto all’acqua di buona qualità) vuole riaffermare con forza la priorità dell’acqua sul petrolio. Mai come in questo momento, l'Acqua, bene prezioso che coincide con la vita stessa, è in grave pericolo in Basilicata e, conseguentemente, anche nella vicina Puglia. 

 In Val D’Agri è situato l'invaso del Pertusillo, una delle “sorgenti” dell'Acquedotto Pugliese che con 20.000 km di rete porta l’acqua ad alcuni milioni di uomini, donne e bambini, in Puglia e in Basilicata. Da diversi anni questo invaso è esposto ai rischi connessi alle attività di estrazione e lavorazione del petrolio nei territori circostanti. Il Centro Oli di Viggiano (COVA) si trova a soli 2 km a monte dell’invaso del Pertusillo! Attorno all'invaso insistono 28 pozzi petroliferi, di cui alcuni esauriti utilizzati per la reiniezione delle c.d. "acque di lavorazione" del petrolio. Il COVA di Viggiano tratta olio e gas provenienti da 25 pozzi, prima che gli idrocarburi vengano inviati, tramite 136 km di 5 linee di tubi, alle raffinerie di Taranto. 

 Nei mesi scorsi l’ENI ha dichiarato alla stampa (solo in seguito al ritrovamento a fine gennaio 2017 di idrocarburi all'esterno del COVA) che si è verificato lo sversamento di almeno 400 tonnellate di petrolio nel sottosuolo lucano da agosto a novembre 2016, a causa di una perdita da un serbatoio. Una informazione di assoluta gravità che è stata diffusa con rilevante ritardo nonostante la normativa imponga l'immediata comunicazione alle autorità. Le successive analisi hanno accertato la presenza in falda di svariate sostanze inquinanti sia all'interno che all'esterno del COVA. Riscontrate tracce di idrocarburi anche nel torrente Fosso del Lupo, un affluente del fiume agri a monte del Pertusillo. 

 In tutto questo non ci rassicura  l’approssimazione con cui Enti locali e ARPA di Puglia e di Basilicata hanno finora usato i loro poteri politici e di controllo, dando l’impressione di tutelare più gli interessi delle società petrolifere che la salute e i diritti dei lucani e dei pugliesi. La logica del profitto selvaggio è stata protetta dai governi degli ultimi 20 anni (in barba all’accordo di Parigi COP21 per una reale svolta verso l'energia rinnovabile alternativa) ma ora potremmo essere ad un punto di non ritorno perché sono ormai minacciati in modo drammatico ed irreversibile interi ecosistemi. Ecco perche l’acqua è in pericolo e noi, pugliesi e lucani insieme, dobbiamo difenderla. 
Se perdiamo l'acqua avremo perso tutto!  SENZA IL PETROLIO SI VIVE, SENZA L’ACQUA NO. 

La MARCIA SALVA L'ACQUA DEL 27 MAGGIO A MATERA (PARTENZA ORE 9,30 PIAZZA MATTEOTTI – ARRIVO PIAZZA VITTORIO VENETO) 

 è anche l’occasione per rafforzare il senso di responsabilità individuale e collettiva, per scrollarsi di dosso la sindrome da assuefazione alla sudditanza e per inaugurare un nuovo corso solidale di pratica della democrazia dal basso. Partecipiamo a questo importante appuntamento di piazza, a Matera, Capitale Europea della Cultura 2019, che con la sua visibilità mediatica non può rinunciare ad avere un ruolo chiave nell’affermazione di una CULTURA DELL’ACQUA, al riparo dagli “incidenti rilevanti” dell’industria del Petrolio e dalle privatizzazioni che stanno andando avanti in tutta l’Italia meridionale, come quella che si sta prospettando per l’Acquedotto Pugliese nel 2018.

Per aderire alla manifestazione: MAIL@RETESALVALACQUA.IT 

_Perchè un bicchiere d'acqua vale più di 1000 barili di petrolio_ 

 
RETE APPULO-LUCANA SALVALACQUA
 
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volantino Acqua pubblica2018