Legge sull'acqua in Calabria - Prima audizione in commissione ambiente
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- Pubblicato: Giovedì, 06 Febbraio 2014 09:43
REPORT PRIMA AUDIZIONE IV COMMISSIONE AMBIENTE
Ieri alle ore 16:00 nella sede del consiglio regionale si sono aperte le audizioni in IV Commissione per la discussione della nostra proposta di legge regionale di iniziativa popolare avente ad oggetto “Tutela, governo e gestione pubblica del ciclo integrato dell’acqua”.
Visti i precedenti della Regione Calabria, questo passaggio non era affatto scontato e possiamo con certezza affermare che questo primo risultato è stato il frutto del lavoro militante di pressione, in particolar modo è l’effetto dei due gironi di mobilitazione, il 21 dicembre (mobilitazione diffusa) e l’8 gennaio con il presidio alla Regione. Tant’è che il Presidente della IV commissione nel presentare i lavori ha dichiarato che l’inizio degli stessi è stata una loro risposta alle nostre mobilitazioni.
CHIARAMENTE NESSUNA ILLUSIONE.
La discussione del nostro testo è in abbinamento (come previsto per legge) con il disegno di legge della Giunta Regionale che porta la firma dell’Assessore Gentile ma è stato redatto dall’Ing. Pallaria in qualità di Direttore Generale Dipartimento Lavori Pubblici. Quest’ultimo testo di legge è fermo in commissione da oltre un anno (la proposta di legge risale al dicembre del 2012) per le evidenti difficoltà che la stessa Giunta Scopelliti ha di trovare una “adeguate forme” per salvare la SoRiCal SpA e nel contempo garantire l’approccio privatistico del testo stesso. In definitiva è un testo di legge che va rigettato interamente. A suo tempo avanzammo delle pesanti critiche al testo e vi rimando al nostro documento dello scorso anno dove in maniera dettagliata smontavamo tutto l’impianto della proposta di Giunta.
Prima dell’audizione abbiamo avuto la possibilità di rispondere all’ufficio legale della Regione circa due possibili vizi di incostituzionalità che a dir loro poteva essere gravato il nostro testo di iniziativa popolare. Le due questione (transito del personale Sorical nella nuova azienda speciale ABC Calabria e affidamento diretto della regione dell’intero servizio idrico integrato) sono state affrontate e risolte. Entrambe nascevano da una cattiva interpretazione (lettura?) del testo.
Essendo l’azienda speciale un ente strumentale dell’ente locale dotato di autonomia imprenditoriale, il tipo di contratto che regola i rapporti di lavoro è di natura privatistica (CCNL GAS-ACQUA) e non, come pensava l’ufficio legale della Regione, quello del COMPARTO ENTI PUBBLICI nel quale è previsto un pubblico concorso per tale operazione. Nel nostro caso, come previsto dall’art. 11 della LIP, il transito avviene mediante un adeguato accordo sindacale.
Il secondo punto contestatoci riguardava l’affidamento diretto da parte della Regione alla nuova Azienda Speciale, dell’intero servizio Idrico integrato. Abbiamo poi chiarito che questa osservazione (infondata) nasceva dal fatto che non avevano ben capito la struttura del nostro testo di legge che prevede soltanto per il sovrambito (captazione, accumulo, potabilizzazione ed adduzione) mentre il sottambito restava sostanzialmente in capo ai comuni tramite gli Ambiti di Bacino Idrografico (vedi nel dettaglio l’art. 5 della LIP).
In fase di audizione in Commissione si è palesata l’estrema difficoltà in cui versa la maggioranza di governo sul tema del riordino del servizio idrico integrato regionale. Lo loro proposta di legge oltre ad essere datata e superato dalla stessa attuale giurisprudenza, segna il tentativo di salvare la SoRiCal SpA e di dare qualche timidissima (e falsa) risposta ai movimenti per l’acqua pubblica. E’ del tutto evidente che dopo le vicende che hanno coinvolto la SpA in questione – Corte dei Conti, Alaco, liquidazione, fuga di Veolia, Ceralacca 1, Ceralacca 2, illegittimità delle tariffe, situazione debitoria, ecc.. – non hanno nessun motivo che possa giustificare il salvataggio della SoRiCal SpA.
Tutto questo li pone in una situazione attendista e di stallo che ha portato al rinvio di un ulteriore mese per la convocazione della IV Commissione con l’impegno del Presidente Gallo di un sollecito scritto alla Giunta per formula una proposta organica che tenga conto anche del nostro testo di legge.
Il nostro intervento chiaramente non ha fatto sconti a nessuno. Oltre alla presentazione del testo e della nostra idea di come si debba strutturare il Servizio Idrico Integrato in Calabria, abbiamo chiaramente dichiarato che alcuni punti fondamentali che hanno portato alla genesi del nostra LIP sono intoccabili e precisamente:
1) Gestione pubblica tramite azienda speciale.
2) Partecipazione diretta (e non solo in chiave consultiva come spesso accade) degli abitanti/utenti, dei lavoratori del servizio idrico integrato e delle realtà ambientaliste alla politica economico-gestionale della nuova azienda pubblica tramite strumenti concreti di democrazia partecipativa.
3) Soppressione della SoRiCal SpA. E’ per noi impensabile far gravare la situazione debitoria (350milioni di euro) e fallimentare sulle tasche dei cittadini e dei lavoratori.
4) Riordino dei vecchi ATO, individuati su base amministrativa (le 5 provincie), in ABI su base idrogeologica (vedi art. 5 della LIP).
A latere dell’audizione abbiamo concordato con i consiglieri di opposizione Talarico, Giordano e Guagliardi, di tenere alta l’attenzione sulla LIP. A tal proposito si è pensato di organizzare, nell’aula Giuditta Levato del Consiglio Regionale, una pubblica iniziativa per la presentazione del LIBRO BIANCO DELI ACQUEDOTTI CALABRESI, curato dal Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica “Bruno Arcuri” e di prossima pubblicazione.