I coordinamenti regionali calabrese e laziale al tavolo tecnico con il Ministro Lanzetta
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- Pubblicato: Venerdì, 11 Luglio 2014 14:16
L’incontro, cui hanno partecipato rappresentanti del Forum Nazionale dei Movimenti per l’Acqua e del Coordinamento Acqua Pubblica laziale, era stato concordato dopo le polemiche scaturite in seguito all’impugnazione, da parte del Governo nazionale, della legge di iniziativa popolare sulla gestione pubblica del Servizio Idrico recentemente approvata dalla regione Lazio.
Il testo di legge contestato ha diversi punti di contatto con l’analoga Legge di Iniziativa popolare promossa dal “Bruno Arcuri” e che attende di essere discussa dal Consiglio regionale della Calabria, e pertanto l’eventuale bocciatura del testo laziale avrebbe conseguenze negative anche per il progetto di legge calabrese.
Il confronto è stato proficuo ed a breve il Coordinamento laziale proporrà un testo emendato che terrà conto delle osservazioni, senza però stravolgere lo scopo principale della legge, ossia il riconoscimento della vittoria referendaria del 2011.
L’appuntamento romano è stata anche l’occasione per la delegazione calabrese di rappresentare al Ministero le varie problematiche esistenti in Calabria, a causa della gestione privatistica della SoRiCal SpA, soffermandosi in particolare sulla incredibile vicenda della tariffe idriche applicate ai Comuni.
Al Ministro e ai suoi increduli collaboratori sono state indicate, in tal senso, tutte le criticità esistenti, a partire dall’erroneo arrotondamento delle tariffe iniziali per la conversione lire/euro agli adeguamenti stabiliti in maniera illegittima dalla regione Calabria e, per alcuni anni, addirittura dalla stessa SoRiCal.
Al Ministro Lanzetta, che ha vissuto direttamente le angherie della Sorical, è stato chiesto di supportare, per quanto di sua competenza, la richiesta di ricalcolo delle tariffe applicate dalla SoRiCal dall’anno del suo “insediamento” al fine di restituire le diverse decine di milioni di euro pretese in più ai Comuni calabresi, e quindi ai Cittadini che di fatto le hanno pagate.L’impegno del Ministro fa ben sperare per l’esito di una battaglia, quella contro le tariffe illegittime applicate ai calabresi, che in questi anni ha ricevuto poca attenzione, a partire dalle stesse amministrazioni comunali, e ancor meno riscontri, anche se alcuni molto autorevoli come quello della Sezione calabrese della Corte dei Conti che ha rilevato, in una sua recente adunanza pubblica, le stesse criticità sostenute dal Coordinamento “Bruno Arcuri”.
In fondo basterebbe far rispettare le normative vigenti in materia, perché di questo paradossalmente si tratta, per avere una immediata ricaduta positiva per tutti i calabresi.
Perché è proprio vero che … Si scrive Acqua ma si legge Democrazia.
11 Luglio 2014.
Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica “Bruno Arcuri”