Rende e Castrolibero: quale futuro per l'acqua?
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- Pubblicato: Lunedì, 30 Maggio 2016 12:57
Saracena, Cosenza e Rende sono le località calabresi toccate dal tour dell’Acqua Pubblica. Guidati dal Sindaco di Saracena, il primo comune d’Italia a ripubblicizzare la gestione dell’oro blu, scopriamo il progetto che in oltre vent’anni ha permesso di costruire tutte le infrastrutture utili per garantire il controllo del Comune su tutte le fasi del ciclo idrico: captazione, adduzione, distribuzione e depurazione. A prendere nota di questo sistema virtuoso c’è Maurizio Montalto presidente di Acqua Bene Comune, azienda speciale della città di Napoli, che tenta con successo di realizzare l’idea referendaria nella grossa metropoli partenopea. La gestione pubblica dell’Acqua a Saracena ha consentito al Comune di stabilire tariffe tra le più basse d’Europa, dai 26 centesimi per le fasce basse, a un massimo di 90 centesimi per le attività commerciali. Una gestione troppo virtuosa per l’Authority d’ispirazione neoliberista che ha aperto una procedura d’infrazione chiedendo a Saracena di far pagare l’acqua almeno 1 euro e 40 centesimi.
Queste buone prassi che uniscono un piccolo Comune calabrese come Saracena ad una grande metropoli come Napoli, scelte per tacitare dall’inizio i sapientoni del “qui non è possibile perché è troppo piccolo” o del “qui no perché è troppo grande e complesso”, sono state alla base di due incontri pubblici, a Cosenza dov’è in corso la campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio Comunale e a Rende dove i comitati locali insieme a quelli di Castrolibero (città legata da uguale sorte) intendevano chiedere ai loro amministratori lumi sulla futura gestione dell’acqua vista la scadenza della concessione trentennale ad Italgas.
Inutile dire che, nonostante gli inviti, nessun amministratore ha inteso partecipare agli incontri salvo una delegazione della lista Cosenza in Comune a Cosenza e due consiglieri di minoranza a Rende afferenti ai gruppi Rende Cambia Rende e M5S. In verità il Comune di Rende si è anche “dimenticato” di inviare un ordine di servizio al personale del Museo del Presente che alle 20,00 si è trovato costretto a chiudere la sala obbligando i presenti a continuare nell’attigua piazza. Per fortuna era una bella giornata!
Tutto ciò ha impedito un sano confronto ed una raccolta di informazioni di prima mano per dare ai cittadini un quadro preciso dell’attuale situazione della gestione dell’acqua a Rende e Castrolibero da poter confrontare con questi sistemi virtuosi del nostro meridione. Sappiamo solo che a pochi mesi dalla scadenza della concessione ad Italgas che aveva ceduto il ramo d’azienda ad Acque Potabili Spa, con un nuova piroetta, quest’ultima ha trasferito la gestione del servizio ad una Srl fresca fresca di costituzione: Acque Potabili Servizi Integrati.
Come Coordinamento regionale insieme ai comitati cittadini invieremo presto i video dell’iniziativa ai Sindaci di Rende e Castrolibero e chiederemo ufficialmente un nuovo incontro presso i rispettivi Comuni per far luce sulla vicenda e sbrogliare insieme questa intricata matassa fatta di società, cessioni, debiti e controversie. Proponiamo anche a breve, con l’aiuto dei gruppi consiliari, la convocazione di un Consiglio Comunale aperto alla cittadinanza che ha il diritto di conoscere le sorti della gestione di un servizio fondamentale.
Come sempre il nostro suggerimento rimane quello che proviene dal testo referendario mai applicato anche se vinto con percentuali importantissime anche nelle nostre città. Come sempre, anche a Rende e Castrolibero, si scrive acqua, si legge democrazia.
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Guarda il video dell'intervento del Sindaco di Saracena