Lamezia Terme 3/2 - Assemblea pubblica "Riaffermiamo la centralità dei territori. Lotte in difesa del territorio, beni comuni e diritto alla salute"
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- Pubblicato: Mercoledì, 31 Gennaio 2018 00:16
Sabato 03 febbraio (Palazzo Panariti – ore 18:00) il 2° appuntamento della quarta edizione della rassegna resistente di Casarossa40 avrà come ospiti Vincenzo MILIUCCI e Graziella BASTELLI insieme ai quali faremo il punto sulle lotte in difesa del territorio, sui beni comuni e per il diritto alla salute.
L’assemblea, co-organizzata dal Comitato Lametino Acqua Pubblica e dal Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica “Bruno Arcuri” sarà anche tappa regionale della CAROVANA NAZIONALE DELL’ACQUA che attraverserà diversi territori e proverà a costruire un percorso di mobilitazione che si concluderà il 25 marzo a Roma con un momento nazionale.
I fatti di cronaca quotidiani descrivono quello calabrese come un territorio “vocato” alla devastazione e al saccheggio: dalle discariche ai mega impianti (turbogas, inceneritori, biomasse, ecc.), dalle grandi opere inutili alle speculazioni immobiliari, dall’emergenza idrica (con interi quartieri di città senz’acqua (come Lamezia Terme , Rende a Cosenza) a quella del ciclo dei rifiuti e del loro occultamento in ogni impensabile angolo remoto della Regione ad opera e per mano dei “signori della monnezza”.
Tutti interessi riconducibili ad un sistema oramai collaudato che ha come unico scopo quello di mettere a valore beni comuni e servizi pubblici facendo “cassa” sulla salute dei cittadini dentro un continuo processo di colonizzazione del nostro territorio senza precedenti.
Se i territori oggi sono i luoghi dove maggiormente si condensano e precipitano gli effetti nefasti della crisi economica sistemica, è da essi allora che bisogna (ri)partire. Oggi non è un caso che una parte importante del conflitto sociale si dispiega su questo fronte (tav, tap, muos, ponte, casa, acqua, mega discariche, inceneritori, ecc.).
Ripartire dai territori quindi, per sostenere e promuovere processi che vedano protagoniste le comunità locali nella costruzione di mobilitazioni in difesa del territorio e della salute, per la riappropriazione sociale dei beni comuni, per una nuova economia sociale territoriale che guardi al valore d’uso anziché al valore di scambio, mettendo al centro dell’agire nuove forme di partecipazione attiva e di democrazia diretta.
Un processo che dovrà vedere protagonisti tutti coloro che non vogliono limitarsi a rivendicare un “altro mondo” ma provano ad agirlo ora, nel quotidiano.
Per fare ciò non esistono scorciatoie e semplificazioni perché se è vero che la rappresentanza istituzionale non ci interessa, è altrettanto vero che il governo dei territori è un terreno di lotta e di forte conflittualità sociale, un terreno su cui agire una rottura intransigente con quanti invece intendono speculare sulle vite e sulla salute di chi vi vive.
L’assemblea dunque proverà ad attraversare le lotte che oggi stanno interessando i nostri territori e l’intero Paese: dal diritto all'abitare al no alle grandi opere, dalla bonifica dei siti contaminati al diritto alla salute, dalle lotte contro discariche e mega impianti a quelle per la riappropriazione dei beni comuni e per l’acqua pubblica.
E’ per questo che l’assemblea sarà anche tappa regionale della CAROVANA NAZIONALE DELL'ACQUA!
Una scelta non casuale quella di mettere al centro del dibattito anche la crisi idrica che oramai da mesi attanaglia diverse città calabresi e che vede intere popolazioni costrette a restare senz’acqua dalle 20 di sera in poi, come nel caso lametino.
La tappa lametina della CAROVANA sarà un momento di confronto e di autorganizzazione con la popolazione calabrese e lametina in particolare, per trovare insieme una via di uscita ma fuori dalla retorica elettoralistica che si sta consumando in questi giorni: se non fosse che a pagarne le spese sono sempre e soltanto le comunità locali, ci verrebbe da dire che la politica nostrana è passata “dalla tragedia alla farsa”.
Molti consiglieri comunali, alcuni dei quali "attori protagonisti" nelle 240 pagine della relazione finale della Commissione d'Accesso che ha poi portato allo scioglimento per infiltrazioni mafiose del Comune di Lamezia Terme, divenuti “liberi cittadini” hanno confezione false ed inutili soluzioni a quegli stessi problemi frutto della loro misera politica cittadina. Il paradosso sta tutto qui: Lamezia è una città che continua ad essere in mano a chi, in questi anni, l’ha utilizzata come merce di scambio vendendola agl’interessi di 'ndrangheta e capitale; gli stessi che ora ricostruendosi una improbabile verginità provano a calcare il palcoscenico elettorale.
La tappa regionale della carovana vuole essere un momento, all’interno dell’assemblea, che provi a decostruire la narrazione fasulla secondo la quale le colpe della crisi del servizio idrico sono tutte da addossare al cittadino evasore e sprecone o alle incapacità gestionali del sindaco di turno, tacendo invece sistematicamente sulle scelte politiche locali, regionali e nazionali centrate esclusivamente sul dogma delle privatizzazioni e del profitto.
Il risultato, alla fine, è sotto gli occhi di tutti: interi territori colpiti dagli assurdi meccanismi di ricatto messi in piedi dalla Sorical SpA, una società che, nonostante sia dal 2012 in liquidazione e continuamente sotto la lente della Procura (come dimostrano le perquisizioni e gli avvisi di garanzia di martedì mattina), continua a vessare intere comunità con punte di particolare allarme in alcuni contesti urbani come Lamezia Terme, Cosenza e Rende.
RIPARTIAMO ALLORA DAI TERRITORI RIAFFERMANDO LA CENTRALITÀ DELLE COMUNITÀ!
Collettivo Autogestito Casarossa40
Comitato Lametino Acqua Pubblica
Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica “Bruno Arcuri”