Ripubblicizzare CADF: proseguono gli incontri con i sindaci del basso ferrarese
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- Pubblicato: Mercoledì, 16 Ottobre 2013 12:49
Jolanda di Savoia, Formignana e Ro ferrarese, queste le ultime tappe delle consultazioni che il Comitato acqua pubblica di Ferrara, dalla scorsa primavera, sta conducendo presso i comuni soci del CADF.
Le richieste sono sempre la medesime: procedere con un serio studio di fattibilità sulla trasformazione del CADF (gestore del servizio idrico dei comuni del basso ferrarese) da Spa ad Azienda speciale consortile, al fine di ottenere una gestione dell'acqua pubblica e partecipata da cittadini e lavoratori; procedere con la modifica dello Statuto comunale che riconosca l'acqua quale bene comune e il suo accesso quale diritto umano universale, con una gestione affidata a enti di diritto pubblico. Entrambe le azioni vanno nella direzione di applicazione del referendum e di messa in sicurezza del “patrimonio” acqua in un periodo di forte crisi economica e politica, in cui le bramosie dei mercati su questo bene sono quanto mai feroci.
Elisa Trombin, sindaca di Jolanda raggiunta nelle scorse settimane dai membri del comitato presso la sede comunale, ha accolto con favore le proposte del comitato in tema di gestione del servizio idrico. In particolare, Trombin si è messa a disposizione per riportare il tema all’attenzione dell’Unione dei Comuni Terre e Fiumi (formata da Copparo, Ro, Jolanda di Savoia, Tresigallo, Berra e Formignana), dopo che a giugno era stata calendarizzata e subito cancellata una seduta del consiglio con audizione dello stesso comitato.
Marco Ferrarari, sindaco di Formignana - incontrato la scorsa settimana - di fronte alla proposta di un percorso che coinvolge i comuni nella trasformazione del CADF, si è impegnato a presentare il tema al proprio consiglio.
Infine Filippo Parisini, sindaco di Ro - il comune che ospita i pozzi di emungimento dell’acqua che CADF distribuisce a tutti i 15 comuni del basso ferrarese - si è dichiarato molto sensibile alla proposta, disposto a collaborare alla realizzazione di un incontro pubblico sul tema della gestione del servizio e della possibile evoluzione del CADF, iniziativa messa a progetto dal sindaco di Copparo già prima dell’estate.
A tutti i sindaci ricordiamo l’importante ruolo delle amministrazioni locali nella riappropriazione dei diritti fondamentali, quali l’accesso ai servizi primari, e nel costruire luoghi di democrazia reale. Prossima tappa Copparo, dopo l’incontro di giugno e il consiglio comunale di luglio, Nicola Rossi si è reso disponibile ad un nuovo contatto. Ancora da fissare, fra gli altri, gli incontri con i sindaci Rita Cinti Luciani (Codigoro) e Dario Barbieri (Tresigallo), ai quali chiediamo pubblicamente la disponibilità.
Dopo molti mesi trascorsi in discussioni pubbliche sulla gestione dell’acqua nell’area CADF, a voler far la lista di quante ammnistrazioni hanno proceduto con atti formali nella direazione da noi richiesta, la lista si ferma purtroppo in laguna. Il comitato è tuttavia fiducioso che in tempo utile - ben prima delle prossime amministrative, a maggio 2014 – si possano mettere le basi per proteggere CADF dalle mire espansionistiche di Hera e, viceversa, trasformarla in azienda modello per servizio, trasparenza, partecipazione democratica, qualità del lavoro e tutela dell’ambiente.
Ferrara, 16 ottobre 2013.
Comitato Acqua Pubblica di Ferrara