Il Comune di Faenza si impegna sulla strada dell’acqua bene comune
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- Pubblicato: Venerdì, 18 Ottobre 2013 13:34
Nella seduta consiliare di Venerdì 11 Ottobre 2013 del Comune di Faenza la Lega Nord ha presentato un Ordine del Giorno dal titolo “Ripubblicizzazione del sistema integrato dell'Acqua”. Ordine del giorno che è poi stato ritirato e sostituito, previo accordo, da uno integrativo presentato dal PD, a firma della consigliera Baccarini, dal titolo “Controllo pubblico del servizio idrico integrato”.
In tale O.d.G. votato all’unanimità il Comune si impegna:
1. A farsi parte attiva per concertare con gli altri soggetti istituzionali romagnoli, le più efficaci modalità di coinvolgimento dei portatori di interesse relativamente al servizio idrico integrato, attraverso la costituzione di un “tavolo dell’acqua” che, attraverso un confronto con un’ampia platea di soggetti interessati, possa esprimere la volontà politica di dare atto alla ripubblicizzazione.
2. A valutare di affidare ad ATERSIR, soggetto istituzionalmente competente, d’intesa con gli enti territoriali del bacino romagnolo, l’incarico di analizzare in modo dettagliato gli elementi tecnici ed economici del bacino medesimo, tenendo in considerazione (con riferimento al quadro normativo in essere) la possibilità di trasformare Romagna Acque – Società delle Fonti Spa pubblica in Ente Consortile di Diritto Pubblico, per l’affidamento ed erogazione del servizio medesimo in maniera pubblica e partecipata.
3. A rivolgere un formale invito al Presidente del Consiglio dei Ministri, affinché il Governo e il Parlamento discutano e approvino la Legge di Iniziativa Popolare “Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico”.
Apprezziamo questa posizione del consiglio comunale di Faenza che riconosce l’acqua come diritto fondamentale e ne trae le conseguenze riconoscendo l’acqua e il servizio idrico integrato Bene Comune. La via da costruire è quella di una gestione romagnola partecipata dai cittadini nelle loro associazioni, essendo il territorio romagnolo un sistema di bacini idrici integrati e avendo la possibilità di affidare il servizio ad un ente pubblico già presente sul nostro territorio: Romagna Acque.
Imbocchiamo la strada indicata dal referendum per un’ Acqua Bene Comune come già stanno facendo altri importanti città nel territorio nazionale ed emiliano-romagnolo.
Approviamo quindi con forza gli obbiettivi elencati e aspettiamo a breve il coinvolgimento dei Comitati Acqua Bene Comune della Romagna per il tavolo politico sulla ripubblicizzazione del Servizio Idrico Integrato, per sopperire la mancata applicazione del risultato referendario del 2011 e il perpetuarsi di tariffe inappropriate da parte del gestore.
COMITATO ACQUA BENE COMUNE FAENZA E COMPRENSORIO