Nettuno- Il Comitato "mura" simbolicamente gli uffici di Acqualatina
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- Pubblicato: Venerdì, 23 Novembre 2012 10:43
Il giorno 22 novembre scorso, presso la sede di Acqualatina S.p.a.di Via della Primule a Nettuno, in occasione della riapertura degli uffici, alcuni cittadini ed i componenti del Comitato Acquapubblica Anzio-Nettuno hanno effettuato un flash-mob “murando” simbolicamente l’entrata degli uffici stessi con l’affissione di cartelli che invitavano gli utenti a boicottare il gestore privato del Servizio idrico, in applicazione di quanto previsto dal risultato referendario del giugno 2011, aderendo così alla Campagna di obbedienza Civile, iniziativa promossa a livello nazionale dal Forum dei Movimenti per l’Acqua.
Dopo gli accertamenti effettuati dalle forze dell’ordine (i quali non hanno registrato alcuna infrazione) , i manifestanti si sono spostati sulla strada laterale (Via S.Barbara) e attraversando ripetutamente le strisce pedonali hanno continuato a volantinare la loro denuncia agli automobilisti di passaggio. Con questa iniziativa si intende denunciare per l’ennesima volta l’immobilità ingiustificata dei sindaci di Anzio e Nettuno nei confronti dell’ATO 4 e del gestore Acqualatina S.p.A. che, ancora una volta, infischiandosene della tutela della salute dei cittadini, non prendono nessun provvedimento né per l’abbattimento della tariffa idrica in applicazione della nuova normativa scaturita dai referendum del 12 e 13 giugno 2011, né rispetto all’allarme, ancora irrisolto dell’arsenico; in barba agli impegni presi con la Comunità Europea che scadranno il 31 dicembre di quest’anno. Dal primo gennaio del 2013 l’acqua della rete idrica potrebbe non essere più potabile e i sindaci Chiavetta e Bruschini restano a guardare in attesa che avvenga il miracolo di Natale: la sparizione dell’arsenico e degli altri inquinanti dall’acqua che beviamo. Consapevoli che il problema sia solo di carattere politico, i cittadini sono stanchi di essere presi in giro e che la volontà espressa nel voto referendario ancora non sia stata applicata. Quando ormai la “macchina” elettorale ha preso il via, ci chiediamo per quale motivo si debba ancora votare per candidati che non hanno nessuna intenzione di provvedere ai bisogni della comunità. Evidentemente gli scopi elettorali dei futuri candidati al governo della città sono diversi dalle richieste e dalle aspettative degli elettori. Pertanto l’unico strumento che i cittadini hanno disposizione è quello di fare da soli, organizzandosi nella protesta e aderendo alla campagna “obbedienza civile”, che oggi ha già portato più di mille famiglie di Anzio e Nettuno, centinaia di migliaia in tutta Italia, a ricalcolare le bollette idriche pagando quello che prevede la legge.