Presentanto il Rapporto arsenico Aprile 2012
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- Pubblicato: Lunedì, 22 Ottobre 2012 11:27
Redazione
Si è svolta presso la sede dell’Ordine dei Medici – Chirurghi ed Odontoiatri a Viterbo la conferenza stampa che ha presentato lo studio “ Valutazione Epidemiologica degli effetti sulla salute in relazione alla contaminazione da Arsenico nelle acque potabili nelle popolazioni residenti nei comuni del Lazio”.
Questo recentissimo studio, realizzato dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale della Regione Lazio, ha valutato gli effetti sullo stato di salute delle popolazioni residenti nei 91 comuni del Lazio sottoposti negli ultimi 10 anni a regime di deroga per i livelli di arsenico, sostanza tossica e cancerogena, nelle acque destinate a consumo umano . Lo studio illustrato dalla dottoressa Antonella Litta, referente dell’Associazione italiana medici per l’ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia) e dal dottor Luciano Sordini, segretario della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale - sezione di Viterbo, ha focalizzato l’attenzione in particolare sui dati rilevanti e preoccupanti circa mortalità e malattie correlate all’esposizione all’arsenico nei cittadini residenti in tutti i comuni interessati della Provincia di Viterbo. Presenti alla conferenza stampa medici, rappresentanti delle istituzioni, cittadini impegnati nei comitati locali in difesa della salute e giornalisti. Al termine dell’incontro la dottoressa Antonella Litta e il dottor Luciano Sordini, anche a nome del Consiglio dell’Ordine dei Medici- Chirurghi di Viterbo, sono tornati a chiedere a tutte le istituzioni il pieno rispetto delle vigenti disposizioni di legge e l’attuazione, come già più volte indicato, di interventi rapidi e risolutivi per la completa dearsenificazione delle acque ad uso potabile. L’avvio di una informazione corretta e diffusa rivolta a tutti i cittadini residenti nei Comuni della provincia di Viterbo e in particolare nelle scuole, negli ambulatori medici, nelle strutture militari e carcerarie, come la necessità di studi di monitoraggio della salute delle persone e in particolare dei bambini, come segnalato anche nelle conclusioni dello studio in questione. Infine, hanno indicato come possibile iter per garantire subito la sicura e completa salubrità delle acque di cui la dearsenificazione e' parte sostanziale, che le amministrazioni comunali, provinciali, regionali e le autorità e le società di gestione dei servizi idrici, agiscano immediatamente utilizzando le migliori tecnologie disponibili, per l'acquisto, messa in opera e gestione delle quali potrebbero utilizzare anche fondi propri, avviando successivamente le procedure di recupero di quanto anticipato e speso a tutela della salute pubblica.