Forum Italiano dei Movimenti per L'Acqua

Roma, attivisti dell'acqua in Assemblea Capitolina: approvata mozione contro i distacchi idrici e al via il confronto su Acea Ato2

bastadistacchi

Comunicato stampa

Ieri, giovedì 12 settembre, le bandiere dell'acqua sono tornate in aula Giulio Cesare.
In occasione della prima assemblea capitolina dopo la pausa estiva attivisti del coordinamento romano acqua pubblica ha presidiato la seduta per richiedere un atto politico del Consiglio sul distacco idrico effettuato martedì scorso da Acea Ato2 nei confronti di un condominio che stava pagando le bollette decurtando la quota di remunerazione abrogata dai referendum di giugno 2011: per due giorni intere famiglie sono rimaste senza acqua per aver rispettato i referendum, cosa che Acea Ato 2 si rifiuta di fare!


La pressione esercitata dai cittadini presenti ha portato all'approvazione di una mozione, presentata da M5S, SEL e alcuni consiglieri del PD, che impegna il Sindaco e la Giunta non solo ad intervenire per il ripristino immediato dell'utenza in questione, ma ad intraprendere un'azione efficace nei confronti dell'azienda per cessare la vergognosa e vessatoria pratica dei distacchi per morosità, e ad aprire un tavolo di confronto reale con cittadini e comitati per l'acqua pubblica sul futuro di Acea Ato2.

 

 Il Sindaco Marino, presente al momento del voto, è stato sollecitato dagli attivisti presenti a dare seguito alla richiesta di incontro che ormai da mesi rimane inevasa. L'appuntamento è dunque fissato per giovedì 26 settembre, per quello che ci aguriamo essere l'avvio di un Tavolo istituzionale che affronti finalmente senza tabù anche il tema della ripubblicizzazione.

Solo due giorni prima a Roma, il 24 settembre presso la Casa Internazionale delle Donne, si incontreranno amministratori e cittadini da tutto il Lazio per un convegno sulla proposta legge per la ripubblicizzazione del servizio idrico nel Lazio.

Quello di ieri è stato un primo passo, ma il cammino non sarà completato fino a che l'amministrazione comunale non darà attuazione alla volontà dei romani e si convincerà che non esiste "controllo pubblico" se le regole della gestione dei servizi pubblici sono quelle del profitto: la pratica dei distacchi lo dimostra in pieno.

 


Roma, 13 Settembre 2013.

Coordinamento Romano acqua Pubblica

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Comunicato stampa

 

Rispetti gli esiti referendari di giugno 2011? Acea ti stacca l'acqua!


Questa mattina Acea ha provveduto a staccare l'acqua ad un condominio che ha regolarmente pagato il servizio nel rispetto della legge e della volontà popolare: decurtando dalla bolletta la voce "remunerazione del capitale", abrogata dai referendum di giugno 2011.

L'azienda idrica decide, dunque, di rispondere per la prima volta con i distacchi alla campagna di "obbedienza civile" lanciata dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua dopo la vittoria referendaria, lasciando senza un bene primario decine di famiglie tra cui anziani e neonati. 

In quell'occasione 27 milioni di cittadini, tra cui oltre un milione di romani, hanno infatti dichiarato che l'acqua non è una merce e che su questa non si devono fare profitti. Anche se la dirigenza di Acea ha cercato in tutti i modi di contrastare quel voto prima e di aggirarlo poi, non può ritenersi al di sopra di un pronunciamento referendario, che ha valore di legge come confermato in diverse occasioni dalla Corte costituzionale, dal Consiglio di Stato e da più di un Tar.


Se i vertici di Acea, come dichiarano pubblicamente, perseguitano i "morosi" perchè preoccupati per le casse dell'azienda, consigliamo loro di ridurre i dividendi distribuiti agli azionisti (64 milioni nel 2012), di rispettare gli investimenti sulle reti per azzerare le dispersioni idriche, e di mettere i propri lavoratori in condizione di lavorare per il cittadino e al suo fianco, liberandoli dall'ingrato compito di attuare i distacchi.


Si apre oggi una seria questione anche per la Giunta del Sindaco Marino, che non può più rimandare una chiara presa di parola su quale futuro immagina per il servizio idrico e gli altri servizi "pubblici" della città: la Giunta e il Sindaco devono decidere se stare dalla parte della democrazia, dei cittadini e dei diritti o al servizio dei privati e dei loro profitti!


Da parte nostra ricordiamo che la strada per il rispetto dei diritti e della volontà dei cittadini romani è già stata indicata con la proposta di ripubblicizzazione di Acea, poichè è ormai evidente che non sarà possibile garantire il diritto all'acqua fino a che i privati non saranno finalmente usciti dalla sua gestione, in modo da rimettere al centro gli interessi della città e non i profitti di pochi speculatori.

Il coordinamento romano acqua pubblica, insieme a tutti i cittadini che intendono opporsi a questa ennesima prepotenza, saranno mobilitati domani per ottenere l'immediato riallaccio al condominio di Via Bartolomeo.


L'acqua è un diritto: basta distacchi, basta profitti!

Roma, 11 Settembre 2013.

 

Coordinamento Romano acqua Pubblica

 

 

volantino Acqua pubblica2018