Cittadino Acqua Pubblica Aprilia - GIU’ LA MASHERA FOLGORATI SULLA VIA DI … DAMIANO!
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- Pubblicato: Lunedì, 04 Luglio 2016 12:02
Come nella peggiore tradizione politica adesso tutti si convertono all’acqua pubblica perché hanno capito che le garanzie di cui ha goduto il peggior consociativismo politico sono saltate!
Acqua pubblica che per i volta gabbana vuol dire semplicemente acquistare le quote private di Acqualatina facendo finta di cambiare tutto … affinché nulla cambi! Magari lasciando al proprio posto l’amico PD Besson amministratore delegato o l’amico FI Addessi presidente mentore del buon senatore Fazzone … o tutta la squadra di dirigenti e funzionare di Acqualatina scelti per “qualità politiche”.
GIÙ LA MASCHERA!
Adesso si è convertito all’acqua pubblica anche il PD! quando storicamente ha sostenuto che la gestione dei beni comuni e dell’acqua e dei servizi pubblici in generale avrebbe dovuto essere garantita dai privati.
Il PD di Aprilia si è spudoratamente dichiarato protagonista della battaglia per l’acqua pubblica della comunità di Aprilia. Ciò è del tutto falso ed il comportamento di questo partito a livello locale, regionale e nazionale ne è la testimonianza.
Ce l’hanno messa tutta per ostacolare la rinascita civile che è partita sull’acqua ed i beni comuni dopo il referendum del 2011 e per riportare tutto “sotto il controllo politico delle segreterie di partito”.
Basti pensare come il governatore Zingaratti ha messo in apnea la legge regionale 5/2014 per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque.
O come in parlamento il PD ha snaturato la legge popolare eliminando [1] la rod map per la decadenza degli affidamenti ai privati e la transizione verso la ripubblicizzazione della gestione dell’acqua.
Il consigliere provinciale Giovannini e il suo PD da ben 11 anni avrebbero potuto abbracciare “l’acqua pubblica di Aprila” , ma mai lo hanno fatto …. anzi spesso hanno fatto il contrario! Hanno sempre aspettato le direttive regionali e nazionali di partito per capire l’aria migliore da sfruttare. Peccato!
Dai cittadini e da questo Comitato volevano sempre essere convinti al 100% delle proposte formulate!
CREDIBILITA ZERO!
FORSE SONO STATI FOLGORATI SULLA VIA DI … DAMIANO!
La comunità di Aprilia è stata libera e libera sarà sulle scelte per l’acqua pubblica come ha dimostrato la storia in questi anni. Anni difficili e sofferti, ma liberi da condizionamenti. Anni vissuti nella trincea per la difesa dei diritti dei cittadini e contro gli affari AcquaSporcaLatina. Affari perpetrati con il PD seduto a guardare e lasciar fare. Con sindaci PD in costante e conveniente apnea e tele guidati dall’amico Besson … Deus ex machina per la missione di accorpamento con Acea. Per realizzare quel gestore unico regionale voluto da Zingaretti e Renzi a guida PD. Un progetto finora irrealizzato che parte da molto lontano[2].
Comunque siamo abituati a queste convenienze politiche, basti ricordare che il PD si schierò timidamente per il referendum sull’acqua pubblica nel 2011 … solo nell’ultima settimana prima del voto …. solo quando capì dove spirava la vittoria referendaria!
Acqua pubblica vuol dire innanzitutto passare al setaccio quanto di illegittimo e fuori legge è passato sotto la gestione AcquaPoliticaLatina e di quanto il socio privato VEOLIA ne abbia beneficiato sulla pelle ed i diritti dei cittadini.
IL PASSATO NOI NON LO DIMENTICHIAMO.
Solo dopo, si potrà valutare se e quanto valgono le quote societarie del privato.
Poi parleremo di acqua pubblica, ma della vera gestione pubblica partecipata da realizzare cambiando il vestito da società per azioni pubblica ad ente senza scopo di lucro e di profitto in cui ci sia la partecipazione ed il controllo diretto della comunità.
Comunicato stampa del 3 luglio 2016
Comitato cittadino acqua pubblica Aprilia
www.acquabenecomune.org/aprilia
[1]In commissione alla camera il seguente articolo 6 della legge d’iniziativa popolare è stato eliminato per volere del PD. L’articolo 6 stabiliva le modalità della fase di transizione verso la ripubblicizzazione della gestione del servizio idrico integrato, stabilendo la decadenza degli affidamenti in essere in concessione a terzi, e definendo i tempi e i vincoli per la trasformazione degli affidamenti in essere attraverso società a capitale misto pubblico- privato o attraverso società a capitale interamente pubblico. Il medesimo articolo definisce anche il ricorso ai poteri sostitutivi in caso di mancata ottemperanza a quanto previsto, nonché la necessità di assicurare forme di trasparenza e di partecipazione durante la fase di transizione.
[2] Si legga il libro sulla svendita della gestione ai privati di Roberto LESSIO “ALL’OMBRA DELL’ACQUA”