La Talete privatizza l'acqua
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- Pubblicato: Mercoledì, 06 Luglio 2016 14:43
La Talete attraverso il bando per la ricerca del partner privato inizia il percorso per una completa privatizzazione dell’acqua pubblica nel Viterbese.
Il Presidente della Talete , attraverso la vendita delle quote di Talete a privati, sottrae definitivamente alla gestione pubblica l’acqua della Tuscia impedendo l’applicazione della volontà popolare espressa con i referendum .
Con l’ingresso di privati nella società Talete si avvia un modello che bloccherà l’introduzione di una vera gestione di diritto pubblico eliminando gli indispensabili processi di partecipazione dei Cittadini e dei Consigli Comunali .
E’ una definitiva cessione del bene acqua al profitto che tradisce la volontà popolare espressa con i referendum e mercifica un indispensabile bene comune.
Il processo di privatizzazione iniziato dalla Talete spa , con il bando per la ricerca della partnership , trasformerà la nostra acqua in merce su cui poter lucrare limitando fortemente l’accesso dei Cittadini a uno dei fondamentali diritti dell’uomo .
Un appello ai Sindaci del Viterbese affinchè fermino questo processo di svendita che renderà definitivamente impossibile il consorzio di gestione e chiuderà a ogni possibilità di controllo e partecipazione delle Comunità .
Un forte appello , anche , alla Sindaca di Roma , quale socio di maggioranza dell’ACEA , affinchè si adoperi per verificare la eventuale volontà di partnership dell’azienda romana evitando che possa diventare lo strumento di privatizzazione e di mercificazione dell’acqua .
Solo attraverso forme di resistenza locale riusciremo a arginare l’arroganza di un potere che travolge democrazia e diritti strappando ai Cittadini anche quei beni comuni indispensabili per la vita di ogni essere vivente .
Dai Governi locali può affermarsi una nuova alleanza che garantisca tutela e restituzione dei beni comuni e che argini quella insopportabile protervia del Governo Nazionale e Regionale che legiferano in contrasto con gli interessi delle Comunità e contro le volontà chiaramente espresse dal popolo Italiano .