Viterbo 15/12 - Assemblea pubblica su acqusizione di Talete da parte di ACEA
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- Pubblicato: Martedì, 13 Dicembre 2016 12:30
Il Comitato del viterbese "Noi non ce la beviamo" scrive agli amministratori locali per invitarli all'assemblea pubblica che si terrà il giorno 15 dicembre alle ore 16.00 presso la sala conferenze della Provincia di Viterbo (Via Saffi) in cui si discuterà dell'acqusizione di Talete da parte di ACEA.
Egr. sindaci e consiglieri
Il 19 dicembre potrà essere presa una decisione irrevocabile a danno dei cittadini e del territorio.
Si tratta della acqusizione di Talete da parte di ACEA.
Per discutere di come sia realmente possibile uscire da questo progetto e dalla società Talete il comitato Noi non ce la beviamo”indice una assemblea di sindaci e amministratori per il giorno 15 dicembre alle ore 16°° presso la sala conferenze della Provincia di Viterbo in via Saffi.
Nella provincia di Viterbo si è avviato un processo di privatizazione della gestione del servizio idrico che il 19 dicembre p.v. avrà una sua importante scadenza.
La questione, forse, è chiara ai sindaci che hanno dato mandato al presidente della Talete di una ricerca del socio privato; molto meno lo è per i consiglieri comunali e per coloro che si rifiutano di cedere il servizio ad una società percepita , a ragione , come un “carrozzone” mal gestito che ha prodotto finora aumenti delle tariffe e disservizi per i cittadini.
Nonostante un referendum, che ha sancito l’obbligo della gestione pubblica e dei deliberati ,persino dell’ONU che ha dichiarato l’acqua “diritto umano universale fondamentale” impegnando tutti a compiere atti e azioni conseguenti, i governi nazionali, spinti e controllati dalle lobbies finanziarie e speculative,hanno operato per contrastare l’esito referendario.
In controtendenza nella regione Lazio, su proposta dei movimenti popolari è ,stata deliberata e votata ,all’unanimità , la legge n° 5 del 2014 che ,se applicata, riporterebbe il servizio idrico nel naturale ambito di comuni e/o consorzi di comuni come facenti parte di bacini idrici .già individuati.
Nel Lazio si può.
La giunta laziale, guidata da Zingaretti, però sceglie di disattendere la sua stessa legge e percorre la strada dei commissariamenti e delle discriminazioni. Il progetto è molto chiaro: l’ACEA ,soggetto privato , è indicato come aggregante e privatizzatore di tutte le gestioni laziali e del centro-Italia per favorire la grande speculazione delle multinazionali dell’acqua già abbondantemente presenti.
Questo avviene quando non solo la gestione idrica è stata stralciata dal cosiddetto decreto Madia ma anche quando lo stesso è stato giudicato anticostituzionale e molti sindaci, come nel frusinate, chiedono l’uscita da ACEA pessimo gestore.
“Si scrive acqua e si legge democrazia”
Vi aspettiamo il 15/12 presso Sala della Provincia di Viterbo alle ore 16,00."
Viterbo 11 dicembre 2016
Il comitato
Noi non ce la beviamo