Acqua, servizi e patrimonio pubblico: il coRAGGIo di scegliere da che parte stare
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- Pubblicato: Mercoledì, 21 Dicembre 2016 14:03
Guarda il video delle dichiarazioni della candidata Raggi su Acea
Nei giorni scorsi, prima che questa nuova bufera si abbattesse sulla Giunta Raggi, il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, insieme alla Rete DecideRoma e alle realtà che hanno aderito alla "Piattaforma Acea", ha lanciato la campagna "Il coRAGGIo di cambiare?" per incalzare la Giunta a prendere una posizione chiara su una serie di temi: dai servizi pubblici all'accoglienza, dalle esternalizzazioni alla gestione del patrimonio pubblico.
Tra questi l'acqua, prima stella del M5S, attualmente completamente nelle mani di Acea e del suo "renziano" amministratore delegato: Alberto Irace.
E proprio nell'ambito della campagna su Acea si è svolto l'incontro la Giunta Raggi martedì scorso, nelle persone dell'Ass.re Colomban e del capo (ormai ex) della segreteria della Sindaca, Romeo, alla presenza di diversi consiglieri comunali e di alcuni parlamentari del M5S. Un incontro volto a chiedere il rispetto dei referendum 2011 e l'avvio della ripubblicizzazione dell'azienda che gestisce l'acqua dei romani, ormai diventata una multinazionale quotata in borsa lanciata alla conquista dell'acqua del Centro Italia, come dimostrano le ultime acquisizioni nel Lazio, Umbria e Toscana. E non sempre con il consenso dei sindaci, anzi, spesso in aperto contrasto, come avviene in provincia di Frosinone dove è stata votata la risoluzione del contratto con Acea Ato 5 S.p.A.. E' stato, inoltre, denunciato il progetto di accentramento di alcuni funzioni aziendali che si stanno progressivamente sottraendo alle società di gestione territoriali attraverso il progetto di digitalizzazione ACEA 2.0, processo che si configura come un cavallo di Troia per impedire, a scadenza delle concessioni, il ritorno in capo ai Comuni della gestione del servizio idrico.
Un'autonomia ribadita e rivendicata dallo stesso Irace e dalla Presidente C. Tomasetti,intervenuti alla riunione, che hanno definito inopportune e sgradite ai mercati eventuali ingerenze da parte della Giunta nella gestione dell'azienda.
Ingerenze che, peraltro, finora sono state nulle, nonostante la guerra ai vertici di Acea promessa da Raggi in campagna elettorale (vedi video).
Proprio questo chiedono, invece, i comitati che il "comune" riprenda la capacità di decidere e che lo faccia aprendo i processi decisionali a quelle realtà che da anni si battono per i beni comuni.
Per fare questo occorre immediatamente bloccare le nuove acquisizioni, passando immediatamente per un cambio dei vertici aziendali, che, evidentemente, non intendono fermare il progetto "renziano" della grande multiutility del Centro Italia.
Ed è questo il punto: mentre i consiglieri di maggioranza presenti all'incontro hanno sostanzialmente ribadito il loro si all'acqua pubblica, l'Assessore Colomban ha manifestato la sua fiducia nell'attuale assetto di Acea.
Il risultato è il totale immobilismo da parte della Giunta, nel quale non si è levato neppure un "cinguettìo" da parte della Sindaca contro le operazioni che Acea sta portando a casa, calpestando la volontà popolare e, fino a prova contraria, dello stesso elettorato 5 Stelle.
Il momento di agire è adesso.
Le ultime vicende romane dimostrano ancora una volta che la mancanza di una scelta di campo chiara lascia spazio a chi i fili li sa muovere, e certamente non a favore della collettività.
Non agire rapidamente per fermare il management di Acea significa essere complici della politica di privatizzazione dell'acqua che questa sta portando avanti.
Il coraggio di cambiare serve subito, altrimenti rimarrà l'ennesimo slogan vuoto.
I comitati sono in campo: saranno in aula Giulio Cesare per fare pressione affinché gli atti promessi dalla maggioranza vengano concretizzati, saranno ancora sotto Acea, per denunciare le politiche dell'azienda, saranno nei comuni "colonizzati" da Acea, spesso insieme ai loro sindaci.
La Sindaca di Roma dove sarà? Con l'acqua pubblica o con i poteri forti di Acea?
Roma, 20 dicembre 2016.
Rete Civica ATO 3 Campania, Coordinamento Provinciale Acqua Pubblica Frosinone, Coordinamento Romano Acqua Pubblica, Rete per la Tutela della Valle del Sacco – RETUVASA, USB Publiacqua, Decide Roma, Coordinamento Regionale Acqua Pubblica Lazio, Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua