Acqua: nel Lazio sempre più un affare privato. In aumento distacchi, tariffe e sprechi della risorsa
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- Pubblicato: Martedì, 09 Giugno 2020 08:04
L’estate 2020 è alle porte e la crisi idrica si fa già sentire in tutto il territorio della regione Lazio, dove sono già iniziati i primi razionamenti d’acqua potabile.
Costretta a rinunciare ai prelievi dal Lago di Bracciano, Acea è sempre più dedita a prendere d’assalto ogni goccia d’acqua captabile: dalle sorgenti del Peschiera e Le Capore a quelle del Pertuso, quasi a prosciugare il Farfa e l’Aniene, e persino dal Tevere, confidando che i romani non risentano troppo dell’effetto diluizione. Una nuova corsa all’oro blu, dunque, che non sembra trovare ostacoli in Regione Lazio dove, pur in assenza di Piano Regolatore Acquedotti e lasciando inattuata la L.R. 5/2014 di “Tutela e gestione delle risorse idriche”, si rilasciano concessioni senza alcun rispetto del deflusso minimo vitale dei fiumi, nonché delle norme di tutela delle aree protette e di quelle sulla Valutazione di Impatto Ambientale.
Tutto ciò, mentre le perdite dagli acquedotti continuano ad attestarsi ben al di sopra del 40% e la depurazione è ancora molto carente, nonostante le tariffe idriche crescano esponenzialmente garantendo dividendi milionari agli azionisti privati e al Comune di Roma.
Un affare per pochi che, tuttavia, andrà necessariamente a scontrarsi con la crisi economica in atto, una crisi che sta drasticamente trascinando nella povertà molte famiglie le quali, non essendo in grado di pagare tariffe sempre più alte, si vedono persino distaccare un bene vitale come l’acqua.
Come Coordinamento Regionale Acqua Pubblica Lazio non possiamo far altro che prendere atto dell’attuale mancanza di volontà, da parte di tutte le forze politiche, di far rispettare i principi costituzionali e il referendum del 2011.
Per tale ragione annunciamo una serie di iniziative pubbliche sui territori simbolo di questa mala politica, fino a quando non saranno fermati i distacchi di acqua e non sarà data attuazione alla legge di iniziativa popolare attualmente vigente, mettendo al centro delle politiche regionali una gestione sostenibile e partecipata delle risorse idriche, attuabile solo con l’affidamento del servizio idrico ad Enti pubblici consortili.
Facciamo quindi appello a tutti gli amministratori locali perché adottino atti in tal senso e alle forze politiche e sociali affinché si uniscano alle iniziative sui territori.
9 Giugno 2020.
Coordinamento Regionale Acqua Pubblica Lazio
(Comitato Non ce la beviamo, FarfaSorGente, Comitato Acqua Pubblica Lago di Bracciano, Acqua Bene Comune Valle dell'Aniene, Coordinamento Romano Acqua Pubblica, Acqua Sud Pontino, Territori in Movimento, Comunità Lazio Meridionale e Isole Pontine, Ambiente e Acqua Pubblica Fondi, Comitato Acqua Nostra, Associazione Beni Comuni Formia, Associazione Ecologista La Barba di Giove Sudpontino)