Forum Italiano dei Movimenti per L'Acqua

Il Coordinamento Regionale Acqua Pubblica Lazio chiede un incontro urgente in Regione sulla legge per l'acqua bene comune

Coord. acqua pubblica Lazio

Il Coordinamento regionale acqua pubblica Lazio chiede un incontro urgente in Regione per avviare un percorso partecipativo sulla gestione delle risorse idriche.

A 12 anni dal Referendum per l'acqua pubblica e a quasi 10 dall'approvazione (all'unanimità) della legge regionale 5/2014 di "Tutela, governo e gestione pubblica delle acque", la Regione Lazio non ha ancora dato attuazione a tale legge e a tanti altri documenti programmatici e di pianificazione sul tema delle risorse idriche (Su tutti il Piano Regolatore Generale Acquedotti). Nel 2015, infatti, in commissione ambiente si interrompeva il percorso partecipato di approvazione di una proposta di legge attuativa (P.L. 238/2105), che aveva visto il Coordinamento regionale acqua pubblica Lazio protagonista insieme ad un gruppo di lavoro tecnico-scientifico.
Questo vuoto amministrativo e di partecipazione ha fatto sì che i gestori del servizio idrico integrato, in particolare la multiutility Acea S.p.a., si sostituissero di fatto al ruolo istituzionale regionale, avviando programmazioni di interventi infrastrutturali molto spesso in contrasto con i principi di sostenibilità e incoerenti con gli obiettivi della Direttiva "Acque" 2000/60/CE.
Simbolo di questa distopia politico-amministrativa è il programma di interventi denominato “Progetto di sicurezza e ammodernamento dell'approvvigionamento della Città Metropolitana di Roma. Messa in sicurezza e ammodernamento del sistema idrico del Peschiera”, rientrante tra gli interventi del PNRR e volto a stravolgere completamente l'assetto di tutti gli schemi acquedottistici a servizio degli ATO provinciali di Roma, Rieti e Viterbo, con ingenti aumenti di captazioni in assenza di azioni strutturali volte al risparmio idrico.
Allo stesso tempo, i processi partecipativi avviati nell'ambito degli aggiornamenti del PTAR e del Piano di Distretto dell'Appennino Centrale si sono rivelati inconsistenti e ne sono testimonianza i numerosi disastri ambientali denunciati dai comitati in difesa del Lago di Bracciano e dei fiumi Tevere, Farfa, Peschiera, Velino e Aniene, per i quali è stata lanciata una petizione proprio per salvarli da ulteriori depauperamenti (https://www.change.org/p/per-il-diritto-all-acqua-e-salvare-i-fiumi-del-lazio-dal-pnrr).
Per tali ragioni, abbiamo chiesto un incontro urgente alla nuova Giunta regionale e ai nuovi Dirigenti competenti in materia, con l'obiettivo di provare ad intraprendere una nuova fase di governo partecipativo del servizio idrico integrato e delle risorse idriche in generale, come richiesto proprio dalla Direttiva “Acque”.
(Di seguito la lettera di richiesta di incontro agli Organi regionali)

23 Giugno 2023.

Coordinamento Regionale Acqua Pubblica Lazio

 

*****

 

Al 
 
PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO
Giorgio Rocca
 
ASSESSORE AMBIENTE, SPORT, CAMBIAMENTI CLIMATICI, TRANSIZIONE ENERGETICA, SOSTENIBILITÀ
Elena Palazzo
 
ASSESSORE LAVORI PUBBLICI, POLITICHE DI RICOSTRUZIONE, VIABILITÀ, INFRASTRUTTURE
Manuela Rinaldi
 
ASSESSORE BILANCIO, PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, POLITICHE AGRICOLE, CACCIA E PESCA, PARCHI E FORESTE
Giancarlo Righini
 
Alla 
 
DIREZIONE REGIONALE LAVORI PUBBLICI, STAZIONE UNICA APPALTI, RISORSE IDRICHE E DIFESA DEL SUOLO
 
AREA ATTUAZIONE SERVIZIO IDRICO INTEGRATO E RISORSE IDRICHE
 
AREA CONCESSIONI
AREA ATTUAZIONE PROGETTI PNRR/PNC
 
 
 
 
Buongiorno,
in qualità di promotori della L.R. 5/2014 “Tutela, governo e gestione pubblica delle acque” (legge d'iniziativa popolare), approvata all'unanimità dal Consiglio regionale e attualmente in vigore, con la presente siamo a chiedere un primo momento di confronto politico e tecnico-amministrativo volto ad avviare un percorso partecipato finalizzato all’attuazione della legge stessa. 
Infatti, come noto, entro 6 mesi dalla sua entrata in vigore era previsto che la Regione individuasse, con apposita legge, i nuovi ambiti di bacino idrografico e, per ciascuno di essi, andava predisposto entro due anni un bilancio idrico partecipato; inoltre, entro il 2015, doveva essere approvato il piano di sicurezza delle acque destinate al consumo umano.
La non attuazione della L.R. 5/2014, congiuntamente al mancato aggiornamento del Piano Regionale Generale degli Acquedotti, ha di fatto completamente demandato ai gestori del SII la pianificazione e programmazione degli interventi finalizzati alla realizzazione delle infrastrutture del Sistema Idrico Integrato regionale (Vedi “Progetto di sicurezza e ammodernamento dell’approvvigionamento della città metropolitana di Roma” – L. 108/2021).
Inoltre, negli ultimi anni, si è addirittura assistito al rilascio delle concessioni di grandi derivazioni per l’utilizzo di acque pubbliche senza espletare le procedure di VIA e Vinca e senza attenersi ai Decreti “derivazioni” e “deflussi ecologici” (DD STA 29/2017 e DD STA 30/2017).
Tutto ciò, oltre a non rispettare i principi e le finalità delle Direttive Europee in materia, del D.Lgs. 152/06 e della L.R. 5/2014, rischia di compromette definitivamente il raggiungimento degli obiettivi della Direttiva “Acque” 2000/60/CE, considerato lo stato di qualità inferiore al buono per molti dei corpi idrici sottoposti ai monitoraggi disposti dal Piano di Tutela delle Acque (PTAR) coerentemente al Piano di Distretto.
E’ per tali ragioni che abbiamo ritenuto doveroso chiedere un incontro urgente, che possa avviare una nuova fase di governo partecipativo del servizio idrico integrato e delle risorse idriche in generale, come richiesto proprio dalla Direttiva “Acque”.
 
Certi di un vostro cortese riscontro,
porgiamo cordiali saluti
 
Coordinamento Regionale Acqua Pubblica Lazio

volantino Acqua pubblica2018