Forum Italiano dei Movimenti per L'Acqua

Mantova-aumento delle tariffe, l'opposizione del comitato

MantovaLa Provincia di Mantova sta cercando di far approvare al Consiglio Provinciale un aumento tariffario di dubbia leggitimità, sia dal punto di vista formale che sostanziale. Il Comitato Acqua Bene Comune di Mantova con una lettera aperta invita tutti i cittadini a mantenere alta l'attenzione su quello che sembra sempre più un affrettato e maldestro regalo al gestore, in contrasto con gli esiti referendari.

La lettera del Comitato


abbiamo avuto tutti modo di leggere sulla Gazzetta di Mantova dell'intenzione di aumentare le tariffe dell'acqua.
Fin qui nulla di scandaloso:
- a Mantova le tariffe sono bloccate dal 2010
- se l'adeguamento tariffario fosse rispettoso della legge e dell'espressione dei cittadini dopo la vittoria referendaria che dalla tariffa ha fatto sparire la remunerazione del capitale investito.

A VOI TUTTI LASCIO VALUTARE ALCUNE SITUAZIONI:
- viene chiesto con urgenza al Consiglio Provinciale di deliberare ORA per prendere atto degli aumenti tariffari su cui i sindaci hanno DECISO di prendere atto della documentazione inviata da alcuni gestori (non tutti) e  "Di esprimere il proprio orientamento sull'opportunità di un incremento tariffario per l'anno 2011 pari al 5% + indice ISTAT, rilevando altresì che dovrà essere tenuto conto dell'esito referendario del Giugno 2011". Quella delibera è del novembre 2011.
- viene chiesto con urgenza al Consiglio Provinciale di DELIBERARE DI PRENDERE ATTO DI COME I SINDACI SI SONO ESPRESSI.
- con "PRESE D'ATTO" e "OPPORTUNITà" si sceglie di disporre AUMENTI TARIFFARI SULLA BOLLETTA DELL'ACQUA
- la materia dell'applicazione degli aumenti tariffari è molto complessa, ci sono moltissime variabili che la legge impone di valutare, ma i consiglieri dovrebbero decidere in pochi giorni su qualche cosa che dal gennaio del 2011 nessuno su è ASSUNTO LA RESPONSABILITà DI DECIDERE (EPPURE, NONOSTANTE GLI STRAVOLGIMENTI IMPOSTI DALLA REGIONE LOMBARDIA, GLI UFFICI E LE PERSONE AVREBBERO DOVUTO DARE CONTINUITà ALLA GESTIONE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO)
- Oltre al difetto amministrativo di deliberare di prendere atto di una presa d'atto e di una opportunità, qualcuno ha forse dimenticato che esiste una SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO che sancisce la NON RETROATTIVITA' della modifica tariffaria.

Ma la situazione peggiore di tutte è che NON ESISTE NULLA CHE CONSENTA DI VALUTARE SE I CONTI DEGLI AUMENTI SONO STATI FATTI "A SPANNE" oppure se siano stati correttamente valutati TUTTI I RISCONTRI CHE LA LEGGE PONE A TUTELA DEI CITTADINI.

E' vero, gli aumenti servono per fare gli investimenti, ma siccome le tariffe sono quantificate A PREVENTIVO sugli investimenti e sulla gestione, GIA' APPROVATI DAI SINDACI NEL PIANO D'AMBITO, possibile che nessuno abbia fatto almeno una verifica su questo, dicendoci con chiarezza e trasparenza come vengono spesi i nostri soldi?
Se esiste un difetto di tipo amministrativo e visto che nessuno si è assunto l'onere di decidere sulla base di verifiche chiare e complete (e la legge in questo caso non è un vincolo burocratico ma una norma a tutela dei cittadini) perchè dovrebbero pagare i cittadini?
Possibile che in questi mesi nessuno abbia chiesto queste verifiche, che la legge impone ma che imponeva anche prima? Che cosa è stato fatto nel resto d'Italia o della Lombardia visto che le leggi nazionale e lombarda non operano solo nel nostro territorio? 

Ci sembra, con tutta la nostra non competenza, di poter affermare che la legge non è cambiata, che è la stessa che sta alla base del piano d'ambito che i sindaci hanno approvato a tutela del piano tariffario sparmato sui 20 anni di gestione e che, di fatto, oltre al grande peso politico, la scelta refendaria ha comportato solamente un piccolo calcolo matematico e che NON HA CREATO NESSUN VUOTO NORMATIVO. 

Come Comitato siamo a chiedere, per l'ennesima volta, il RISPETTO delle scelte dei cittadini, il RISPETTO del voto referendario,  il RISPETTO delle leggi che, tuttora vigenti, ci tutelano e impongono chiarezza e trasparenza: ecco perchè continuiamo a ribadire che la gestione deve essere pubblica e partecipata, nell'interesse e nel rispetto dei cittadini!

Voi che cosa ne pensate?
Annalisa Gazzoni
Comitato AcquaBeneComune Mantova

volantino Acqua pubblica2018