Forum Italiano dei Movimenti per L'Acqua

Rivoluzione a Cremona

catenaumanamax

 18 dicembre 2012: rivoluzione a Cremona!

 

il 18 pomeriggio il consiglio provinciale di Cremona ha votato a larghissima maggioranza (17 voti favorevoli, 1 astenuto, 1 voto contrario) un atto di indirizzo che ribalta completamente la linea politica sin qui seguita dal presidente dell’Amministrazione Provinciale Massimiliano Salini. Il servizio idrico andrà gestito tramite soluzioni esclusivamente pubbliche. Viene totalmente sconfessato il piano d’ambito adottato vergognosamente poche settimane fa con un vero colpo di mano dall’Ufficio d’Ambito: la mozione infatti impegna il presidente dell’Amministrazione Provinciale a dare istruzioni all’Ufficio d’Ambito perché istruisca un nuovo piano d’ambito secondo il nuovo indirizzo politico. La mozione è stata presentata dalla Lega Nord e votata anche da PD, IdV, PRC-PdCI, da un consigliere indipendente e dall’ex presidente della provincia Torchio. Il PdL non ha votato. Astenuta l’UDC. Voto contrario invece dall’API.

Ora ovviamente la lotta non si ferma, anzi. Dovremo vigilare perché nel momento in cui il piano d’ambito tornerà a Cremona non venga approvato; dovremo vigilare perché il presidente Salini ottemperi a quanto prescritto dal “suo” consiglio provinciale; dovremo premere e fornire strumenti e proposte a sindaci e consiglieri per orientare la scelta verso l’azienda pubblica e non una società di diritto privato. Oggi però è il momento di festeggiare. Un enorme grazie a tutti i consiglieri provinciali che hanno sostenuto la mozione mettendo in pratica la trasversalità di approccio e la chiarezza di scelta politica che il tema acqua richiede. Un caloroso abbraccio a tutti i tenaci cittadini singoli o organizzati che hanno pacificamente e pazientemente saputo costruire proposte concrete, informazione e pressione politica supportando una sempre più vasta e diffusa mobilitazione che è stata il vero motore di tutto ciò.

Ma c’è un obiettivo più urgente su cui vorremmo ottenere risultati altrettanto positivi. Tante famiglie di Cremona non passeranno un bel Natale, visto che l’AEM ha effettuato numerosi distacchi di utenze per morosità: cercheremo di utilizzare anche la vittoria di oggi a loro favore, raddoppiando le mobilitazioni dei giorni scorsi, perché in una città che si voglia chiamare tale è inaccettabile che ci siano famiglie (molte con minori, con malati, con anziani) senz’acqua, luce e gas per insolvenza.

Perché anche per loro si scrive acqua e si legge democrazia.


Comitato Acqua Pubblica del Territorio Cremonese

 

Rassegna stampa

 

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Comunicato stampa

Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire

 

Ci sembra importante commentare, a valle dello storico voto in consiglio provinciale di ieri, le dichiarazioni rilasciate dai protagonisti della sconfitta. Troviamo sconfortanti le dichiarazioni del consigliere Agazzi che rilancia la sfida ai propri (ex?) alleati e alla minoranza dicendo che “il vero voto” sarà quello che si darà tra pochi giorni sul piano d’ambito. Questo significa prima di tutto considerare una burletta il voto di ieri: non è buona politica, consigliere Agazzi, non avere rispetto dei luoghi democratici di espressione del voto e dei suoi stessi colleghi. Forse sarebbe il caso di riascoltare le parole del presidente Salini che pochi giorni fa ha solennemente riconosciuto che per il presidente dell’Amministrazione Provinciale la volontà del consiglio è legge. Ma la sua sfida dimostra anche (il che forse per un politico è un limite più pesante) l’incapacità di leggere correttamente ed accettare (con quel grammo di umiltà e di ragionevolezza che in altre occasioni lei ha dimostrato di saper produrre) il segno politico pesante del voto di ieri, che da tutti i punti di vista ha sancito la sconfitta della linea sin qui seguita dal centrodestra cremonese.
Triste - e però emblematico - è infine leggere che il presidente Salini fotografi il voto di ieri come una delle ragioni che stanno alla base della distanza dei cittadini dalla politica. Signor presidente, sarà che siamo tra i diretti interessati (visto che esistiamo ormai da sei anni intervenendo costantemente sul tema acqua), ma a nostro parere la realtà cremonese oggi è esattamente all’opposto di come lei la legge. I cittadini di Cremona (anche quelli che non si riconoscono nel Comitato Acqua) sono sempre più vicini alla politica, e anzi hanno imparato “sul campo” della battaglia per l’acqua pubblica quanto sia essenziale e bello riprendere in mano il ruolo di controllori e interlocutori della politica. Se si sono riavvicinati alla politica lo hanno fatto proprio perché lei si è allontanato così nettamente e vergognosamente dalla loro volontà e perché dimostra costantemente di avere scarso rispetto delle idee altrui, dei voti democraticamente espressi (qualora non corrispondano alla sua posizione politica), dei diritti dei cittadini e persino dei suoi alleati, trascinando consiglieri e sindaci della sua parte politica in una corsa suicida contro un muro.
Ora non ha senso arrabbiarsi perché il muro non si è spostato.

Cremona, 19 Dicembre 2012.

Comitato Acqua Pubblica del Territorio Cremonese

 


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