Mantova - Acqua privatizzata
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- Pubblicato: Giovedì, 01 Agosto 2013 09:23
Si è conclusa la procedura di gara per la scelta del socio privato di Tea Acque, che entra con un 40% delle azioni. Un colpo di mano operato nel silenzio estivo, che tradisce il voto dei cittadini.
Di seguito il comunicato stampa del comitato mantovano
Abbiamo perso. I cittadini tutti hanno perso. Tea Acque finisce in mani private, in silenzio, in piena estate.
Avevamo esultato vittoriosi nel giugno del 2011, pensando che la guerra fosse finita lì; la parte appagata dell'esercito blu aveva scelto di smobilitare, ma quella che avevamo davanti era solo una trincea più avanzata. Gli avvoltoi delle privatizzazione hanno tremato per un attimo, ma hanno subito rimesso in moto i propri carri armati; al loro seguito anche una fanteria di amministratori di aziende pubbliche e politici che non hanno nemmeno provato a disertare il fronte di chi vuole fare affari miliardari con l’acqua di tutti, tra lo stupore agghiacciato di quei cittadini che ancora credevano di poter contare sui propri Sindaci e consiglieri.
Lentamente l’acqua bene comune è sparita dal dibattito pubblico e in trincea, alla fine, siamo rimasti in pochi a controbattere agli attacchi dei poteri forti con la ragione della democrazia, dei numeri e delle sentenze. I “rinforzi attivi”, soprattutto dalla politica, non sono mai arrivati: il bene acqua, pubblico e senza profitto, era e rimane nelle parole, negli intenti sociali e nei programmi elettorali di un’ampia fascia di movimenti politici e sociali, ma di cartucce in favore di questa battaglia campale, per un motivo o per l’altro, ne sono state sparate poche, quasi tutte a salve.
No, a dire il vero non siamo noi ad avere perso. Ha perso chi ha scelto il silenzio e il sotterfugio, ha perso chi ha rifiutato il confronto, consapevole delle nostre ragioni, ha perso chi ha negato il rispetto nei confronti dei cittadini. Ha perso chi crede di aver vinto scambiando un bene comune per soldi, mercificando anche la propria dignità ...... È finita questa battaglia, ma non la guerra dell’acqua. Riprendiamo la posizione arretrando rispetto a una situazione che avrebbe permesso agevolmente la ripubblicizzazione della risorsa idrica e la sua gestione partecipata, che rischiano ora di rimanere inapplicabili fino al 2025. Oggi constatiamo l’ingresso del socio privato in Tea Acque (in spregio al referendum), tariffe provinciali illegittime (in spregio al referendum, alla legge, ai pronunciamenti del Consiglio di Stato e del TAR della Toscana) e ulteriormente rincarate. E osserviamo che tutto questo altro non è che una truffa ai danni dei cittadini, un crimine di cui si conoscono tutti gli esecutori, avendo la riprova che la loro vittoria non è la nostra sconfitta. È la sconfitta della democrazia e di chi dovrebbe assicurarne il rispetto.
31/07/2013
Comitato Acqua Bene Comune di Mantova