Varese - Un voto alla cieca
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- Pubblicato: Mercoledì, 27 Novembre 2013 16:58
ACQUA PUBBLICA A VARESE: UN VOTO ALLA CIECA E CONTRO IL REFERENDUM!
In questi giorni è previsto il voto del Consiglio Comunale sull’adesione del Comune di Varese per l’adesione alla società Alfa Srl, individuata dall’Ufficio d’Ambito (presieduto dal leghista Dario Galli) della Provincia di Varese (di cui lo stesso ex presidente è Commissario) come gestore unico del Servizio Idrico Integrato.
A questo proposito, è bene che i cittadini varesini sappiano che:
1. Si aderisce ad una Società di capitali (seppur interamente pubblici), che trae profitto (lo dice il codice civile) dalla gestione dell’acqua, contrariamente all’espressione di voto referendario (quesito nr. 2) di 27 milioni di italiani ed anche della maggioranza degli abitanti della provincia di Varese.
2. Questa società ha un capitale sociale minimo (solo 40000€), garanzia assai scarsa per le banche che ne dovrebbero finanziare possibili investimenti per milioni di Euro sulle reti idriche.
3. Non si sa quali investimenti dovranno essere fatti da questa società, dato che deve essere ancora approvato il Piano Economico Finanziario e Tariffario del Piano d’Ambito, cui la Srl dovrà attenersi.
4. Quindi il Comune di Varese aderisce ad una società che ancora non sa che tariffa farà pagare ai cittadini di tutta la provincia. E c’è anche un ricorso pendente al TAR Lombardia promosso dal Forum dei Movimenti per l'Acqua e da Federconsumatori che potrebbe annullare le tariffe 2012-2013, oltre che al momento nessuna previsione è stata fatta dall’Autorità preposta per le tariffe del 2014.
5. La stessa cosa che Varese vota in questi giorni è stata votata da una cinquantina (su 141) di comuni della provincia, pari a nemmeno il 30% dei suoi abitanti. Nonostante l’Ufficio d’Ambito abbia scritto loro a luglio chiedendo di votare entro agosto. Perché? Perché al momento la stragrande maggioranza di questi comuni (piccoli, medi a grandi) non ci vede chiaro.
6. Il Comune di Varese, sotto la gestione attuale, ha venduto il 90% delle quote del proprio gestore idrico (Aspem) alla società mista A2a (dove sono presenti i privati) e oggi, per aderire ad Alfa Srl, dovrebbe liberarsi delle quote di A2A in Aspem. Non si tratta sicuramente di pochi Euro...... Dove li troverà? I cittadini concordano?
7. Non solo: la stessa Aspem-A2a ha fatto ricorso al Tar della Lombardia contro tutto il procedimento di individuazione del gestore unico del Servizio Idrico Integrato da parte della Provincia di Varese e degli enti preposti. Il ricorso è tuttora pendente. Fino a sentenza del TAR nessuna decisione potrà essere presa a livello provinciale, dato che Aspem-A2a non può, oggi, entrare in Alfa Srl perché detiene capitale privato.
Per tutti questi motivi ed altri ancora il Comitato per l’Acqua Bene Comune della provincia di Varese diffida gli amministratori pubblici di Varese dal votare a favore dell’ingresso del loro Comune in Alfa Srl e richiede all’Ufficio d’Ambito e alla Conferenza dei Comuni della Provincia di Varese l’immediata istituzione di un tavolo di confronto sul modello gestionale del Servizio Idrico Integrato, come ormai avviene in molti enti locali italiani, da Palermo a Vicenza, da Savona alla Provincia di Reggio Emilia.
Varese, 27 novembre 2013 Comitato per l’Acqua Bene Comune della provincia di Varese