Forum Italiano dei Movimenti per L'Acqua

Milano – Brescia: patto per la privatizzazione

A2ANon può che essere questa la nostra considerazione dopo aver letto in questi giorni, la scelta adottata dalla giunta del comune di Brescia e la seguente, altrettanto scellerata, da parte della giunta del comune di Milano.

Parliamo della discesa nella partecipazione in A2A S.p.a. a una posizione di minoranza da parte dei due Enti pubblici attualmente presenti nella società. A causa della scadenza del patto parasociale, prima Brescia e poi Milano passeranno dal 50% (più 2 azioni) al 42%, lasciando strada libera ai privati.

Non ci rassicurano affatto le parole del Sindaco Sala che nega questa vendita di quote societarie anche da parte dell'Amministrazione meneghina, visto e considerato che la questione verrà portata in discussione nel consiglio comunale (come per Brescia) dopo che la Giunta, lo scorso venerdì 4 novembre, ha espresso parere favorevole.

Spazio quindi ai privati in una multiservizi quotata in borsa che oltre al servizio idrico, tratta anche altri servizi pubblici quali l'energia, i rifiuti e il gas e che mira sempre più ad espandersi sul territorio lombardo (da ultimo l'acquisizione di partecipazioni in LGH S.p.a.).

E gli Enti locali, davanti a questa mira espansionistica che fanno? Scendono in quota di minoranza, probabilmente per fare cassa "UNA TANTUM" con i proventi della vendita della loro partecipazione.

Questa manovra và ovviamente a discapito dei cittadini, che invece di vedersi ridurre la tariffa da parte di A2A S.p.a., perchè questa "reinveste l'utile" nel servizio per il quale gli viene corrisposta, vedono parte di essa utilizzata diversamente, magari per ripianare bilanci dei comuni o sicuramente per i profitti di soggetti privati presenti in A2A S.p.a..

Questo gettare la spugna da parte delle Amministrazioni locali pare essere in complicità con le stesse politiche che negli ultimi anni, i vari Governi (compreso l'attuale di marca Renzi) stanno mettendo in campo nel nostro Paese.

Riduzione dei trasferimenti statali (salvo poi stipulare Patti per questo e quel comune o questa e quella Regione), pareggio di bilancio e, di prossimo arrivo, riforma della Pubblica Amministrazione (con i decreti Madia che riguardano società partecipate e servizi pubblici).

Per questo ci appelliamo ai consigli comunali di Milano e Brescia perchè deliberino un forte NO davanti a questa loro resa a discapito dell'interesse collettivo e a favore dell'interesse privato.

Per questo ci stiamo opponendo a livello locale e nazionale ai decreti Madia sulla gestione dei servizi pubblici locali che privilegia società private (S.p.a. e S.r.l.)

Perchè si scrive Acqua, ma si legge Democrazia

14 Novembre 2016.


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