La campagna di Obbedienza Civile parte anche nelle Marche
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- Pubblicato: Mercoledì, 28 Marzo 2012 09:07
Con la pubblicazione, in data 20 luglio 2011, del Decreto del Presidente della Repubblica n. 116 è stata sancita ufficialmente la vittoria referendaria e l’abrogazione della norma che consentiva ai gestori di caricare sulle nostre bollette anche la componente della “remunerazione del capitale investito”. Oggi, a distanza di mesi, risulta che, in tutto il territorio nazionale, nessun gestore abbia applicato la normativa in vigore dal 21 luglio 2011, diminuendo le tariffe del servizio idrico. In particolare, per quanto riguarda la Provincia di Ancona, le Istituzioni locali, non solo, non hanno dato alcuna indicazione per far rispettare l’esito del referendum, tradendo così il voto di 227.000 cittadini della Provincia, ma addirittura, all’interno dell’AATO 2, hanno deciso un aumento della tariffa, per l’anno 2012, del 6,50%.
Per questi motivi il Comitato “2 Sì per l’Acqua Bene Comune” di Ancona è tornato in piazza con i banchetti della campagna di obbedienza civile.
Era presente con noi in piazza Baltazar de la Cruz Rodriguez, Autorità Ancestrale del popolo Maya - Ixil, di rientro dal Forum Mondiale sull’Acqua di Marsiglia, che ha raccontato le ragioni del conflitto generato dalla centrale idroelettrica Enel Green Power in Guatemala.