Forum Italiano dei Movimenti per L'Acqua

Senigallia, blitz alla Multiservizi

Azione_Multiservizi_Senigallia
L’abbiamo buttata fuori dalla porta a furor di popolo un anno fa esatto, ma la stanno facendo rientrare dalla finestra. Nel frattempo gli amministratori locali, l’ATO 2 ed i gestori della Multiservizi S.p.A. fanno finta di nulla, continuando ad appropriarsi indebitamente del denaro degli utenti senigalliesi.
Stiamo parlando della remunerazione del capitale investito. Quella voce presente nel calcolo della tariffa, che 27 milioni d’italiani hanno scelto di non volere più pagare con il Referendum del 12 e 13 giugno 2011, e diventata legge a tutti gli effetti il 21 luglio 2011.
Sono parole che puntualmente in ogni comunicato riportiamo e non ci stancheremo di essere ripetitivi perché non accettiamo l’idea di vivere in un paese in cui vengono ignorati gli elementari principi su cui si fondano le democrazie moderne.
Nelle bollette dei cittadini ancora grava quella voce che non ha nessun reale collegamento ad alcun tipo di reinvestimento per il miglioramento qualitativo del servizio idrico integrato; una voce che 27 milioni di cittadini hanno deciso di abrogare affinchè quel capitale non diventasse appetibile per i privati, ne’ per dar vita ad una speculazione bancaria e finanziaria poiché capace di garantire profitto semplicemente investendo del capitale.
Il Sindaco Mangialardi continua a sostenere pubblicamente che i proventi del Comune di Senigallia sono rinvestiti nella stessa Multiservizi S.p.A.. L’art 13 della legge Galli n.36/1994 che disciplina il servizio idrico dichiara  esplicitamente che la tariffa “è determinata tenendo conto della qualità della risorsa idrica e del servizio fornito, delle opere e degli adeguamenti necessari, dell’entità dei costi di gestione”. Il costo del servizio idrico lo paghiamo già attraverso la tariffa, senza che sia necessaria la remunerazione del capitale.
Inoltre questo “virtuosismo”è tutto da dimostrare. Non è dato conoscere a quanto ammonta la remunerazione del capitale, quanto spetta al Comune di Senigallia, quanto incide in percentuale nelle bollette degli utenti, quali sono le spese dei costi d’amministrazione. Le chiacchiere stanno a zero.
Ad un anno esatto dall’esito referendario che ha sancito l’abrogazione della remunerazione del capitale investito, dalle parole abbiamo deciso di passare ai fatti. Dopo numerosi banchetti informativi effettuati tra la città di Senigallia e di Corinaldo, 140 utenti – cioè 140 famiglie, ed bene specificarlo -  hanno sottoscritto la lettera di formale reclamo che questa mattina abbiamo consegnato alla sede della Multirservizi S.p.A. di Senigallia.
Lo abbiamo fatto oggi, anche per partecipare alla due giorni di mobilitazione nazionale contro il Governo Monti e il DDL Fornero. Giornate indette dalla “coalizione sociale” Blockupy DDL Fornero, che vede oggi – mercoledì 13 giugno – azioni decentralizzate nei singoli territori, e domani – giovedì 14 giugno – una manifestazione unitaria a Roma, sotto il Parlamento.
Chiediamo che venga eliminata dalle fatture emesse dalla società la quota di remunerazione del capitale investito, avvisando che la stessa costituisce una pratica scorretta ai sensi di quanto previsto dal d.lgs. n.20672005 (c.d. Codice del Consumo).
Contestualmente chiediamo che la Multiservizi S.p.A. provveda a rimborsare ai firmatari quanto già da questi indebitamente corrisposto a titolo di remunerazione del capitale investito, con riguardo al periodo successivo al 20.07.2011.
Senza alcun preavviso, ci riserveremo di promuovere le azioni più opportune comprese quelle legali nelle competenti sedi giudiziarie o di autoriduzione della bolletta.

13/06/2012

Comitato Acqua Bene Comune Senigallia

volantino Acqua pubblica2018