Comitato Ancona, il mio voto va rispettato
- Dettagli
- Pubblicato: Martedì, 24 Luglio 2012 10:47
Nell’assemblea tenutasi a Jesi il 19 Luglio, organizzata dal Comitato jesino “Acqua bene comune”, erano presenti, oltre a numerosi cittadini, anche i rappresentanti dei comitati per la ripublicizzazione dell’acqua della provincia di Ancona e alcuni consiglieri dei comuni della Vallesina. L’incontro aveva lo scopo di approfondire il progetto d’incorporazione per fusione del Cir 33 nella Multiservizi S.P.A. Ad illustrare il progetto era stato invitato il Presidente del Consorzio Cir33 Simone Cecchettini.
In esito alla discussione sono emerse le seguenti posizioni unanimamente condivise:
-
L’assemblea esprime la piena contrarietà all’operazione di incorporazione di “CIR33 Servizi S.R.L.”, attualmente posseduta interamente dal Consorzio Intercomunale Rifiuti Vallesina-Misa “CIR33”, nella Società Multiservizi spa.
-
L’assemblea chiede all’amministrazione di Jesi e di tutti i comuni interessati di non cedere le proprie quote di “CIR33 Servizi S.R.L.” alla Multiservizi S.p.A così come previsto dal progetto.
-
L’assemblea ritiene che tale operazione costituisca un passaggio sicuro verso la privatizzazione del ciclo dei rifiuti e l'ingresso dei privati nella Multiservizi Spa. Il progetto di fusione, infatti, oltre a comportare il passaggio della gestione dei rifiuti alla Multiservizi S.p.A , una società di diritto privato seppur con una compagine societaria ancora limitata agli enti pubblici, prevede la creazione di New Co per la gestione dei singoli servizi (rifiuti, energia, ecc) aperte all'ingresso degli investitori privati e finalizzate all'immissione nel mercato finanziario dei beni comuni. Tutto ciò in un contesto in cui la gestione privatistica dei rifiuti si è rivelata chiaramente disastrosa per i cittadini ed utile solo all'arricchimento degli speculatori.
-
L’assemblea esprime forte preoccupazione per il proliferare di impianti (turbogas, rigassifigatori) nella vallesina, gia’ dichiarata dalla regione Marche, zona a forte impatto ambientale nel 1999. Ancora una volta gli imprenditori puntano sugli affari legando insieme gestione dei rifiuti, gestione dell’acqua, produzione e vendita di energia elettrica.
-
L’Assemblea è assolutamente contraria a tale operazione anche perché costituisce un subdolo strumento per garantire l'ingresso dei privati all'interno del gestore del Servizio Idrico Integrato, in evidente violazione del risultato referendario e della volontà dei cittadini che abitano il nostro territorio
-
Per quanto attiene all' attuale gestione del SII da parte della Multiservizi, l’assemblea rivendica il rispetto dell' esito referendario, il che significa: Scioglimento della S.p.A. con il passaggio della gestione del servizio idrico ad un ente di diritto pubblico e immediata applicazione del risultato referendario con eliminazione del 7% di utile sul capitale investito, con conseguente immediata riduzione delle tariffe”.
L’assemblea lancia un allarme : il mancato rispetto delle decisioni che i cittadini hanno espresso con il referendum è un grave attacco alla democrazia! Per questo è necessaria una nuova stagione di protagonismo sociale attraverso la ripresa delle mobilitazioni ed il legittimo esercizio del diritto a resistere e ad opporsi alle scelte che hanno come obiettivo la cancellazione di fatto degli esiti referendari. La notizia del pronunciamento della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittime le disposizioni di legge con le quali dopo il referendum si è tentato di reintrodurre l'obbligo di privatizzazione dei servizi pubblici locali, ci dà nuova forza ed apre nuovi scenari che pongono le Amministrazioni comunali difronte alla necessità politica ed amministrativa di assumere precise ed inderogabili responsabilità a tutela dei beni comuni ed ai fini di un'immediata ed effettiva ripublicizzazione dei servizi idrici.
L’assemblea lancia infine un appello a tutti gli amministratori di Jesi e della provincia di Ancona e ai Consigli Comunali affinchè responsabilmente non sostengano con il proprio voto favorevole il processo di formazione della Holding Multiutility, ma si adoperino, al contrario, per fare luce sulle strategie di privatizzazione perseguite dalla Multiservizi Spa.
Assemblea dei Comitati per l'Acqua Bene Comune della provincia di Ancona