Ad Ancona la gestione del servizio idrico resta pubblica
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- Pubblicato: Venerdì, 14 Maggio 2010 10:17
Nel consiglio comunale del 10 maggio è stata deliberata, su proposta dei consiglieri Andrea Quattrini - Ancona 5 Stelle e Eugenio Duca - Sinistra per Ancona, la modifica dell’art. 4 dello statuto comunale per introdurre tra i “principi generali” la tutela dell’acqua come bene pubblico non sottoponibile alle leggi di mercato.
Per effetto di tale modifica, la proprietà e la gestione del servizio idrico comunale integrato e di tutte le acque dovranno rimanere pubbliche e costituire una risorsa da utilizzare secondo criteri di solidarietà.
L’acqua che beviamo, come l'aria che respiriamo, sono elementi essenziali per la vita di ogni creatura, compreso l'uomo. Pertanto l'acqua è e deve rimanere un diritto, universale, indivisibile e inalienabile e non può essere oggetto di commercio e di profitto.
Questa modifica dello statuto del comune di Ancona è un segnale di sostegno importante nei confronti di quei cittadini che, sempre più numerosi, con il referendum in favore dell'acqua pubblica (referendum Rodotà), stanno ribellandosi a questa spaventosa tendenza della politica che vuole oggetto di profitto la vita stessa degli esseri umani.
Esprimiamo apprezzamento ai gruppi Pd, Psi e di parte dell'Idv che hanno consentito di realizzare questa modifica.