Situazione nella regione
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- Pubblicato: Lunedì, 12 Luglio 2010 11:19
La raccolta firme per i 3 quesiti referendari contro la privatizzazione dell'acqua sta per giungere alla sua destinazione finale; circa 1.000.000 di firme raccolte in tutta Italia (risultato storico) stanno infatti in questi giorni arrivando a Roma nella sede del Forum Nazionale dei Movimenti per l'acqua per il conteggio finale e il successivo deposito fissato per il giorno 19 luglio 2010. In tale giornata si svolgerà una manifestazione, che partirà in corteo alle ore 9,30 da Piazza Navona, simboleggiando una marcia per ricostruire tutti insieme "Il Quarto Stato" nell'accompagnamento delle firme verso la Corte di Cassazione, con musica, fiducia, intelligenza.
In provincia di Pesaro e Urbino le firme raccolte ammontano a circa 10.000, un risultato impressionante che vede la vittoria di una lotta trasparente e trasversale alla quale l'opinione pubblica ha dato largo appoggio.
Le decine e decine di banchetti che in questi due mesi di raccolta si sono avvicendati nella provincia, hanno visto la partecipazione di persone che si sono impegnate per la salvaguardia di un bene comune, l'acqua. Ma il significato di questa battaglia va ben oltre: persone finalmente unite per tutelare i diritti civili e lottare contro una classe dirigente che sta privatizzando tutto ciò che è invece un diritto. Qualsiasi diritto può diventare una merce? A quale prezzo?
Si sta scatenando una rivolta di civiltà, rinfocolata dalla rinascita di quel senso di appartenenza delle persone alla vita pubblica che per tanto tempo è sembrata spenta.
Il primo risultato sta per essere raggiunto, le firme saranno depositate e se l'iter in cassazione procederà senza intoppi, a giugno 2011 probabilmente sarà calendarizzato il Referendum.
A quel punto, per cambiare finalmente lo scenario odierno, il milione di firme dovrà trasformarsi in 25.000.000 di cittadini votanti.
Proprio per questo il comitato ACCAdueò e tutti i suoi collaboratori saranno impegnati per tutta l'estate e oltre, in banchetti informativi e iniziative di sensibilizzazione, convinti che una corretta informazione sulla materia porterà a una sempre più larga consapevolezza e quindi partecipazione.
Purtroppo, anche nella nostra provincia, l'ignoranza in materia regna indisturbata: le ultime leggi approvate creeranno di fatto un monopolio che, anche se mascherato da liberalizzazione, obbligherà i cittadini ormai diventati utenti, a legarsi a un unico gestore per molti anni (contratti di gestione del servizio che partono da un minimo di 10/15 anni per arrivare anche a 40) senza avere la possibilità come singoli di decidere a chi affidare la propria utenza.
Il comitato Accadueò ringrazia tutti quanti lo hanno aiutato in questa grande impresa.
Acqua libera!!!
Le decine e decine di banchetti che in questi due mesi di raccolta si sono avvicendati nella provincia, hanno visto la partecipazione di persone che si sono impegnate per la salvaguardia di un bene comune, l'acqua. Ma il significato di questa battaglia va ben oltre: persone finalmente unite per tutelare i diritti civili e lottare contro una classe dirigente che sta privatizzando tutto ciò che è invece un diritto. Qualsiasi diritto può diventare una merce? A quale prezzo?
Si sta scatenando una rivolta di civiltà, rinfocolata dalla rinascita di quel senso di appartenenza delle persone alla vita pubblica che per tanto tempo è sembrata spenta.
Il primo risultato sta per essere raggiunto, le firme saranno depositate e se l'iter in cassazione procederà senza intoppi, a giugno 2011 probabilmente sarà calendarizzato il Referendum.
A quel punto, per cambiare finalmente lo scenario odierno, il milione di firme dovrà trasformarsi in 25.000.000 di cittadini votanti.
Proprio per questo il comitato ACCAdueò e tutti i suoi collaboratori saranno impegnati per tutta l'estate e oltre, in banchetti informativi e iniziative di sensibilizzazione, convinti che una corretta informazione sulla materia porterà a una sempre più larga consapevolezza e quindi partecipazione.
Purtroppo, anche nella nostra provincia, l'ignoranza in materia regna indisturbata: le ultime leggi approvate creeranno di fatto un monopolio che, anche se mascherato da liberalizzazione, obbligherà i cittadini ormai diventati utenti, a legarsi a un unico gestore per molti anni (contratti di gestione del servizio che partono da un minimo di 10/15 anni per arrivare anche a 40) senza avere la possibilità come singoli di decidere a chi affidare la propria utenza.
Il comitato Accadueò ringrazia tutti quanti lo hanno aiutato in questa grande impresa.
Acqua libera!!!