Ancona, relazione sullo stato del servizio idrico integrato
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- Pubblicato: Lunedì, 13 Dicembre 2010 15:07
Pubblico o privato, chi fa veramente acqua?
All’indomani della manifestazione regionale del 4 dicembre contro la privatizzazione dell’acqua e alla vigilia della soppressione delle Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale, prevista dalla L. 42/2010 a partire dal 1° gennaio 2011, l’A.A.T.O. n. 2 “Marche Centro-Ancona”, l’Autorità d’Ambito incaricata di programmare, regolare e controllare la gestione del Servizio Idrico Integrato nei 43 comuni della Provincia di Ancona e nei 2 Comuni della Provincia di Macerata (Matelica ed Esanatoglia), esprime il proprio giudizio sulla gestione in house affidata a Multiservizi S.p.a., in occasione della
Giornata di Presentazione della
RELAZIONE SULLO STATO DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO NELL’A.T.O N. 2 “MARCHE CENTRO –ANCONA”
8a edizione
mercoledì 15 dicembre
alle ore 10
presso la Sala Raffaello (piano terra) della Regione Marche,
in via Gentile da Fabriano 9 – Ancona
con
Marisa Abbondanzieri Presidente dell’A.A.T.O n 2 “Marche Centro-Ancona”
Massimiliano Cenerini Direttore dell’A.A.T.O n 2 “Marche Centro-Ancona”
Enzo Giancarli Presidente della IV Commissione Consiliare Permanente della Regione Marche “Assetto territoriale e ambientale”
L’acqua pubblica è ormai agli sgoccioli?
Quel che è certo è che la gestione in house nella Provincia di Ancona non fa acqua!
Parola dell’A.A.T.O. n. 2 “Marche Centro-Ancona” che, per l’ottavo anno consecutivo, tira le somme del suo operato e scatta la fotografia del Servizio Idrico Integrato nel territorio di sua competenza.
A finire al centro dell’analisi tecnica, economica e finanziaria dell’A.A.T.O.2 è l’intera filiera dell’acqua.
Dalla sorgente al depuratore, la gestione in-house della risorsa-acqua da parte di Multiservizi s.p.a. , gestore unico del Servizio idrico Integrato dal 2005, passa al vaglio dell’Autorità d’Ambito n. 2 che ne restituisce un quadro complessivo analizzandone i vari aspetti: disponibilità e qualità della risorsa idrica, dotazione impiantistica, investimenti, finanziamenti, tariffe e standard tecnici e organizzativi del servizio.
Ma oltre all’analisi del servizio idrico di oggi, non mancheranno inevitabili considerazioni sul servizio di domani.
Dopo la conversione in legge del Decreto Ronchi che apre alla liberalizzazione, la bocciatura della Corte Costituzionale al ricorso presentato da alcune Regioni, tra cui le Marche e l’approvazione della Legge 42/2010 che prevede la soppressione delle A.A.T.O. su tutto il territorio nazionale, quale futuro si profila per l’acqua, per la sua gestione e il suo controllo? Quali rischi per le tariffe e per gli investimenti? E per gli utenti?
L’acqua pubblica è ormai agli sgoccioli?
Come difenderla? Cosa è stato fatto fino ad ora e cosa c’è ancora da fare?
Lo illustreranno il Direttore dell’A.A.T.O. n.2 Massimiliano Cenerini e la Presidente Marisa Abbondanzieri nella loro relazione annuale e il Presidente della IV Commissione Consiliare Permanente della Regione Marche “Assetto territoriale e ambientale”, Enzo Giancarli, nel suo intervento conclusivo.
Ufficio Stampa:
Silvia Barchiesi
cell. 348 7625773