A Salerno l'acqua resta nel mercato
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- Pubblicato: Giovedì, 13 Ottobre 2011 15:25
A Salerno l'acqua resta nel mercato
Il sistema mercantilistico ben rappresentato da tutto il consiglio comunale da "noi" eletto, ha approvato con 26 voti a favore (compreso il consigliere di SEL) e 6 contro, il passaggio delle quote della Salerno Sistemi S.p.a. alla Salerno Energia S.p.a. per evitare il fallimento della prima.
Dopo l'esito referendario ci aspettavamo da un amministrazione di centro/sinistra, i voti contrari sono stati del PDL, il passaggio della gestione in favore di una azienda speciale pubblica (ente di diritto pubblico) con ripianamento del debito della S.p.a. (che anche se a completo capitale pubblico è solo un soggetto di diritto pubblico con gestione privatistica).
Ci hanno continuamente rassicurato di star tranquilli perché non cambia nulla rispetto alla situazione precedente, ma è proprio questo il problema, continuiamo a gestire in forma privata ed entriamo in una holding al cui interno ha già una partecipazione privata al 40%.
Si aprono scenari imprevedibili, in questa situazione non saremo mai tutelati da leggi comunitarie e nazionali che potrebbero imporre (e in alcune condizioni già ci sono) la messa a gara delle società che gestiscono i servizi pubblici in forma di S.p.a., e sappiamo che gli orientamenti sia di questo governo che dell'opposizione vanno verso le privatizzazioni.
Per di più la nostra amministrazione non ha mai accolto, in ben 5 anni, la nostra richiesta di modificare lo statuto comunale dichiarando che l'acqua è un bene inalienabile e di non rilevanza economica, atto che ci avrebbe tutelato in qualche modo.
La politica rinuncia al suo ruolo pubblico di difesa dei beni comuni e a difendere i principi riconosciuti innegoziabili dell'ultimo referendum e mantiene nel mercato privatistico, attraverso la s.p.a., la gestione del primario bene comune.
In realtà, assistendo a tutto il consiglio comunale, abbiamo avuto conferma che di politica con la P maiuscola, quella che si occupa del bene comune e dei diritti, non è rimasto più nulla, abbiamo assistito alla riunione di un consiglio di amministrazione che gestisce un impresa.
Naturalmente come comitato aspettiamo tutti gli atti di delibera per approfondire e seguire da vicino l'evoluzione della situazione.
Salerno, 17 ottobre 2011.
Comitato acqua pubblica Salerno
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Lunedì 17 ottobre - Ore 15.30
Presidio presso Palazzo di Città
Per esprimere il nostro NO alla cessione di Salerno Sistemi a Salerno Energia
Anche la gestione dell'acqua si troverà ad essere privatizzata perchè presente nel grande calderone della multiservizi che il Sindaco De Luca vuole avviare.
ll provvedimento andrá lunedì all'esame del consiglio comunale
Questo significa che mentre persino l'ultima finanziaria salva l'acqua e Napoli, con De Magistris, elimina la s.p.a. trasformandola in un'azienda speciale, Salerno intraprende la pericolosa strada della privatizzazione del servizio idrico accorpandolo alla gestione di beni, quali l'energia, per i quali la finanziaria prevede la messa a gara o la costituzione di società miste con privato al 40% e quindi verso la privatizzazione nonostante che il 12 e il 13 giugno quasi il 66% dei cittadini salernitani abbia detto no alla gestione privata del servizio idrico.
A Salerno si stanno prendendo pericolose decisioni per quanto riguarda il futuro della gestione del servizio idrico e dopo aver tanto lavorato per la vittoria di questo referendum non si è compreso che il lavoro più duro comincia adesso.Nella nostra città abbiamo ottenuto il 66% di si, ma non ci siamo liberati da una cultura mercantilistica, è molto difficile persino tra gli addetti far capire, ad esempio, che una s.p.a. è una gestione privata anche se il proprietario è il Comune. Come si temeva si è mirato ad un risultato referendario e non alla cultura del Bene Comune.
Il Comitato Acqua Pubblica Salerno ha contattato i sindacati per la questione lavoratori e Emiliano Torre, consigliere di SEL, che ci aveva convocati di recente in commissione Ambiente e cultura.
Abbiamo chiesto oggi un incontro urgente con il sindaco ma temiamo che non ci calcolerà, considerato lo spirito democratico che lo anima.
Sentito sulla questione il consigliere Torre, anche lui fa parte della commissione bilancio, ci ha riferito che alla seduta di commisione bilancio non era presente per un impegno a Roma. Ci ha riferito che la cosa gli è stata presentata come un'operazione finanziaria soprattutto per rabbonire le banche creditrici di Salerno Sistemi. Ha fatto richiesta di tutti gli atti che farà avere al più presto insieme all'ordine del giorno del consiglio comunale del quale finora non si trova traccia sul sito del Comune.
Il SEL si vedrà per prendere una posizione pubblica rispetto alla gravissima decisione.
Lucia Capriglione per conto del Comitato Referendario Acqua Pubblica Salerno - 328.3630786