Napoli verso la ripubblicizzazione
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- Pubblicato: Martedì, 25 Ottobre 2011 00:00
Finalmente dopo 7 anni di mobilitazione di contrasto alle politiche di privatizzazione del SII nell'Ambito territoriale ottimale Napoli-Caserta (ATO2) e grazie alla vittoria nei referendum dei 12 e 13 giugno scorsi arriviamo a poter salutare la trasformazione dell'ARIN Spa (società per azioni) in ABC Napoli, azienda speciale senza scopo di lucro e sottoposta alla pratica delle gestione dell'acqua quale Bene Comune.
Arriviamo alla data del 26 ottobre, partendo dal 2004 quando i comitati per l'acqua pubblica di Napoli iniziarono una dura battaglia per evitare che l'acqua di circa 3 milioni di cittadini finisse nelle mani delle multinazionali.
Napoli è il primo esempio in Italia, a pochi mesi dal referendum, di riconversione da Spa in Azienda Speciale, esempio che speriamo sia seguito da altre amministrazioni.
Siamo però preoccupati per le sorti dei lavoratori e lavoratrici delle aziende controllate da ARIN e chiediamo all'amministrazione di chiarire la posizione che assumerà nei confronti di dette aziende, evitando in particolare che nel processo di trasformazione avvenga una dismissione delle attività attualmente in capo ad altre aziende ma inserite a pieno titolo nel sistema idrico integrato, come nel caso della Net Service Spa minacciata di cessione ad altro gruppo industriale.
Per i cittadini napoletani ed i comitati che hanno promosso i referendum è solo l'inizio, la sfida sarà nel garantire reale e sostanziale partecipazione nella gestione del Servizio Idrico Integrato da parte della comunità di cittadini e lavoratori.
Con la volontà dei 27 milioni di italiani che il 12 e 13 giugno hanno espresso il 95% dei Sì contro la privatizzazione dei servizi pubblici locali (acqua, trasporti e rifiuti) e contro i profitti sull'acqua, continueremo a costruire reti con altri soggetti che si oppongono alle politiche neo liberiste che hanno prodotto l'attuale crisi economica.
E' solo l'inizio, i comitati continueranno a vigilare per la piena applicazione della volontà popolare.
Napoli: Hasta la victoria siempre di Alex Zanotelli
Il Comune di Napoli va verso la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato, e intanto il Presidente dell'Ato2 della Campania, ripropone l'affidamento alla SpA in house.
Il Comune di Napoli ha grande valore decisionale in Assemblea, il 38% ca, e i delegati del Sindaco erano tutti presenti. Ignorare che a Napoli si stia ripubblicizzando l'Arin SpA, trasformandola in un Ente di diritto pubblico, quale la futura " ABC Napoli Azienda Speciale", ove ABC sta per Acqua Bene Comune, com'è stato fatto dal Presidente di ATO2, Peppe Bruno, significa dare indirizzo e orientamento sbagliato all'andamento dell'incontro.
Lo stesso sconcerto è stato provato dai Comitati presenti, ma anche da chi sa bene come stanno le cose, quando il Presidente ha affermato nella sua relazione iniziale (non presente nemmeno nelle cartelline dei sindaci e/o dei loro delegati) che nel bocciare il secondo dei tre quesiti inizialmente proposti, la Corte Costituzionale confermava che l'affidamento si dovesse fare a società Spa, interpretazione del tutto erronea dei fatti.
Ci sembra di rivivere lo scenario del gennaio 2006, quando i Comitati, dopo aver ottenuto il ritiro della delibera che privatizzava il servizio idrico in ATO2 –delibera ritirata solo grazie al costante impegno dei Comitati Cittadini di Napoli, Caserta e di tante realtà nazionali - hanno ascoltato solo promesse.
E' finito il tempo delle attese, ora vanno rispettati i 27 milioni di elettori che hanno nettamente espresso la loro scelta di una gestione pubblica del servizio idrico integrato.
Auspichiamo che il Consiglio Comunale di Napoli metta al più presto in calendario l'approvazione della delibera di ripubblicizzazione dell'Arin e si dimettano i componenti del Consiglio Comunale dell'Ato2.