Forum Italiano dei Movimenti per L'Acqua

Una lettera al Cardinal Sepe dalla rete Lilliput

 

Ho sete!
Il grido del Salvatore sulla croce ha un significato enorme,  forse si riferiva a quel miliardo e mezzo di uomini e donne che non hanno, oggi, accesso all'acqua,
o a quei bambini, uno ogni 7 secondi, che muoiono per mancanza d'acqua (dati
FAO), o a quei cittadini che  subiscono il taglio del servizio idrico da parte del
gestore quando non pagano, o a quei 27 milioni di cittadini che si sono espressi nel giugno scorso, nel rispetto della Costituzione  Italiana,  affinché l'acqua non vada in pasto ai mercati e ai mercanti dell'acqua, per loro  mero interesse economico.
L'acqua è un bene essenziale per la vita, non merce su cui lucrare. Senza di essa la morte. Tagliare l’acqua a chi non ha soldi e potere d'acquisto significa togliere la vita, la dignità ai più deboli del mondo. Il grido del Salvatore è, perciò, lo stesso grido di chi non ha acqua, e di conseguenza non ha cibo, non ha salute, non ha DIRITTI, in primis il DIRITTO ALL'ACQUA.
Affidiamo a Lei questo grido, che oggi parte da Napoli, che ci vede impegnati
per la GIORNATA della VITA. L'affidiamo a LEI, Eminenza, che sappiamo pensarla come noi perché anche Lei si batte per un  mondo più giusto, equo, solidale, pulito, umano. Lei che tanto sta facendo per l'adozione di un consumo critico, insieme alle famiglie che in questa Diocesi si sottopongono periodicamente alla misurazione dell'impronta ecologica. Alcune di esse sono qui presenti e si complimentano per questa bella iniziativa “gemellata” con le Diocesi di Brescia, Milano e Bergamo.
La Rete di Lilliput, ha tra i suoi Gruppi di Lavoro, anche il Gruppo di Lavoro Tematico Impronta ecologica e sociale, da cui sono nati i Comitati cittadini per la difesa dell'Acqua e dell'Ambiente, ma la Rete Lilliput è impegnata anche su  Finanza Etica ed Economia di Giustizia. Troppi gli sprechi, la disattenzione verso l'altro, troppa attenzione alla crescita più che al bisognoso.
È con questi pensieri e con questi intenti che noi proponiamo l' accesso all'Acqua, pulita, controllata, riciclata e erogata con principio di non mercificazione, per tutti. Almeno cinquanta litri al giorno, gratis, così come propone l'OMS, così come abbiamo proposto noi, insieme a tante realtà associative nazionali, con una Legge d'iniziativa popolare, oggi alla Camera. Per tutti. Dai cinquanta litri in poi ognuno paghi il giusto, differenziando le fasce di consumo, ma con attenzione al controllo, al buon uso e al servizio di epurazione.
Confidiamo in Lei e le consegniamo i nostri pensieri, i nostri intenti, sicuri di averli depositati in buone mani.
Napoli, 5 febbraio 2012
Rete Lilliput, Nodo di NapoliDi seguito 

La rete Lilliuput ha cosegnato ieri una lettera al Cardinal Sepe. Di seguito il teso e le foto della cosegna.


 

DSC01434Ho sete!

Il grido del Salvatore sulla croce ha un significato enorme,  forse si riferiva a quel miliardo e mezzo di uomini e donne che non hanno, oggi, accesso all'acqua, o a quei bambini, uno ogni 7 secondi, che muoiono per mancanza d'acqua (dati FAO), o a quei cittadini che  subiscono il taglio del servizio idrico da parte del gestore quando non pagano, o a quei 27 milioni di cittadini che si sono espressi nel giugno scorso, nel rispetto della Costituzione  Italiana,  affinché l'acqua non vada in pasto ai mercati e ai mercanti dell'acqua, per loro  mero interesse economico.


L'acqua è un bene essenziale per la vita, non merce su cui lucrare. Senza di essa la morte. Tagliare l’acqua a chi non ha soldi e potere d'acquisto significa togliere la vita, la dignità ai più deboli del mondo. Il grido del Salvatore è, perciò, lo stesso grido di chi non ha acqua, e di conseguenza non ha cibo, non ha salute, non ha DIRITTI, in primis il DIRITTO ALL'ACQUA.


Affidiamo a Lei questo grido, che oggi parte da Napoli, che ci vede impegnati per la GIORNATA della VITA. L'affidiamo a LEI, Eminenza, che sappiamo pensarla come noi perché anche Lei si batte per un  mondo più giusto, equo, solidale, pulito, umano. Lei che tanto sta facendo per l'adozione di un consumo critico, insieme alle famiglie che in questa Diocesi si sottopongono periodicamente alla misurazione dell'impronta ecologica. Alcune di esse sono qui presenti e si complimentano per questa bella iniziativa “gemellata” con le Diocesi di Brescia, Milano e Bergamo. 


La Rete di Lilliput, ha tra i suoi Gruppi di Lavoro, anche il Gruppo di Lavoro Tematico Impronta ecologica e sociale, da cui sono nati i Comitati cittadini per la difesa dell'Acqua e dell'Ambiente, ma la Rete Lilliput è impegnata anche su  Finanza Etica ed Economia di Giustizia. Troppi gli sprechi, la disattenzione verso l'altro, troppa attenzione alla crescita più che al bisognoso. 


È con questi pensieri e con questi intenti che noi proponiamo l' accesso all'Acqua, pulita, controllata, riciclata e erogata con principio di non mercificazione, per tutti. Almeno cinquanta litri al giorno, gratis, così come propone l'OMS, così come abbiamo proposto noi, insieme a tante realtà associative nazionali, con una Legge d'iniziativa popolare, oggi alla Camera. Per tutti. Dai cinquanta litri in poi ognuno paghi il giusto, differenziando le fasce di consumo, ma con attenzione al controllo, al buon uso e al servizio di epurazione.


Confidiamo in Lei e le consegniamo i nostri pensieri, i nostri intenti, sicuri di averli depositati in buone mani.

Napoli, 5 febbraio 2012  


Rete Lilliput, Nodo di Napoli

 

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