L'Ato3 Sarnese-Vesuviano approva il "Salva-Gori"
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- Pubblicato: Lunedì, 29 Ottobre 2012 10:37
27 ottobre 2012 Napoli
Una truffa per salvare Gori con i nostri soldi. Dopo 15 mesi di totale assenza, i sindaci dei 76 Comuni che compongono l'Ato3 Sarnese-Vesuviano sono stati chiamati a decidere se salvare la fallimentare gestione Gori SpA.
Una truffa ai danni dei cittadini, resa possibile solo da un accordo con la Regione Campania che di colpo spazzerebbe via buona parte dei 194 milioni di euro di debiti maturati da Gori. Un regalo di Caldoro agli speculatori, a spese della collettività!
Una truffa per salvare Gori con i nostri soldi. Dopo 15 mesi di totale assenza, i sindaci dei 76 Comuni che compongono l'Ato3 Sarnese-Vesuviano sono stati chiamati a decidere se salvare la fallimentare gestione Gori SpA.
Una truffa ai danni dei cittadini, resa possibile solo da un accordo con la Regione Campania che di colpo spazzerebbe via buona parte dei 194 milioni di euro di debiti maturati da Gori. Un regalo di Caldoro agli speculatori, a spese della collettività!
Attendiamo da troppo tempo, piuttosto, la liquidazione del carrozzone clientelare Gori, attraverso l'applicazione dei referendum e della volontà espressa da 27 milioni di Italiani, tra essi 2 milioni e 400mila cittadini campani. Ad oggi, invece, il profitto non è stato eliminato dalle tariffe e la ripubblicizzazione del servizio viene ostacolata in tutti i modi. Oltre al danno anche la beffa.
Dopo la vittoria dei Comitati al Tar Campania per l'annullamento degli illegittimi aumenti del 2011, sono previste nei prossimi anni tariffe sempre più salate, con l'obiettivo di tappare i buchi al colabrodo Gori. Mobilitiamoci in difesa dei referendum, per ottenere subito una gestione interamente pubblica e trasparente dell'acqua, un servizio efficiente e di qualità con tariffe eque per tutti.
A Pomigliano il 59% dei cittadini ha votato NO alla privatizzazione dell'acqua e quindi alla Gori Spa (voluta dal PD nei primi anni 2000). Rispettate il volere popolare, ridiamo l'acqua ai Pomiglianesi!
Dopo la vittoria dei Comitati al Tar Campania per l'annullamento degli illegittimi aumenti del 2011, sono previste nei prossimi anni tariffe sempre più salate, con l'obiettivo di tappare i buchi al colabrodo Gori. Mobilitiamoci in difesa dei referendum, per ottenere subito una gestione interamente pubblica e trasparente dell'acqua, un servizio efficiente e di qualità con tariffe eque per tutti.
A Pomigliano il 59% dei cittadini ha votato NO alla privatizzazione dell'acqua e quindi alla Gori Spa (voluta dal PD nei primi anni 2000). Rispettate il volere popolare, ridiamo l'acqua ai Pomiglianesi!
Comitati e cittadini hanno presidiato la conferenza dell'Ato.
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