Seminario sull'applicazione del secondo quesito referendario - Roma, 16 ottobre 2011
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- Pubblicato: Venerdì, 21 Ottobre 2011 16:14
Domenica 16 ottobre, a Roma, si è svolto l'incontro seminariale per la campagna nazionale sull'eliminazione della remunerazione del capitale investito dalla tariffa dell'acqua. Di seguito il report e i materiali.
PROGRAMMA
10.30 Apertura (info logistiche e saluto)
10.45-11.30 Interventi seminariali:
Verso l'applicazione del 2° quesito: calcolo della tariffa e della remunerazione del capitale - Severo Lutrario
Applichiamo il 2° quesito: proposte di impostazione della campagna - Comitato di Arezzo
11.45-13-30 dibattito
13.30-14.00 sintesi
14.00-15.00 Pausa pranzo
15.00-16.30 Aggiornamento su manifestazione nazionale
Presenze
Abruzzo Social Forum; Attac; Comitato ABC USB Livorno; Comitato di Anzio-Nettuno; Comitato di Arezzo; Comitato di Bologna; Comitato di Cosenza; Comitato di Cuneo; Comitato di La Spezia; Comitato di Modena; Comitato di Napoli; Comitato di Reggio Emilia; Comitato di Sulmona; Comitato Pavese ABC; Coordinamento ABC Trentino; Coordinamento Calabrese Bruno Arcuri; Coordinamento di Frosinone; Coordinamento Regionale Toscano; Coordinamento Romano; Forum Bergamasco; Fp-cgil; Yaku; Comitato di Savona.
Interventi seminariali
L'incontro è iniziato con un intervento tecnico che ha illustrato il calcolo della tariffa secondo il metodo normalizzato, sottolineandone le criticità e le più diffuse scorrettezze nell'applicazione.
Il secondo intervento ha invece focalizzato la situazione rispetto all'applicazione del secondo quesito referendario, fornendo spunti di impostazione della campagna e ponendo una serie di quesiti da sciogliere nel successivo dibattito.
Per una relazione dettagliata dei due interventi in questione si rimanda ai power point e alle schede tecniche usati durante il seminario, oltre che ai video che saranno a breve caricati su.....
Dibattito e sintesi
Il dibattito ha visto circa 20 interventi che, anche partendo da peculiari situazioni locali, hanno permesso di giungere ad un'impostazione condivisa della campagna e di tracciarne il percorso.
Tutti gli interventi sono stati concordi nel sottolineare l'importanza “strategica” di questa campagna che ci permette, oltre che di puntare ad ottenere l'applicazione di un quesito referendario, anche di ri-attivare le persone su un'operazione pratica e concreta.
Azioni
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Il nome proposto dal Comitato di Arezzo: “obbedienza civile” è stato considerato da tutt* azzeccato per definire il tipo di azione che intendiamo mettere in campo.
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Si è condivisa la necessità di completare l'azione di pressione sugli Ato, tramite l'invio della diffida a tutte le Autorità d'ambito e sui comuni, principali interlocutori in quanto “datori di lavoro” dell'ato, attraverso delibere e interrogazioni ad hoc. A questo proposito è necessario raccogliere ed analizzare le risposte fornite dalle Aato e/o dai consigli comunali, per elaborare delle contro-risposte coordinate a livello nazionale.
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A questa prima fase di dialogo con le istituzioni far seguire il lancio della fase di attuazione diretta dell'obbedienza civile (sottrazione dalla bolletta della quota di remunerazione del capitale), con un lancio mediatico nazionale, che comprenda anche la manifestazione nazionale (vedi dopo), e azioni di visibilità territoriali.
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Si è condiviso che a fianco di queste azioni principali ce ne potranno essere come ricorsi al TAR, ricorsi presso il giudice ordinario, contestazione in toto della bolletta, etc..., ovviamente da approfondire anche con il contributo degli esperti in questioni giuridico-amministrative.
Una riflessione a parte, nell'ambito “altre azioni”, meritano quegli Ato che ancora non vedono l'applicazione del metodo normalizzato dove, sebbene la tariffa sia completamente illegittima, dobbiamo fare attenzione a quali proposte avanzare e a come comunicarle: è infatti possibile che, laddove vige ancora la “tariffa cipe”, il costo del servizio idrico sia inferiore a quello che scaturisce dal quello risultante dall'applicazione del metodo normalizzato, pur sottraendo a questo la remunerazione del capitale. Questi casi andranno quindi studiati con particolare attenzione.
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Un “secondo livello di azione”, successivo alla campagna, potrà essere inoltre il ragionamento già avanzato dal comitato di Genova, sulla riduzione dell'IVA sulla tariffa dell'acqua (attualmente al 10%), per assimilarla ai “beni essenziali” sui quali l'IVA è calcolata al 4%
Strumenti
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La fase di attuazione pratica della sottrazione dalla tariffa della quota di remunerazione del capitale necessita di alcuni strumenti che sono stati individuati in:
- sportelli informativi attivi sui territori,
- kit e vademecum per gli “sportellisti” e per gli utenti completo di moduli da compilare per avviare il reclamo, per chiedere all'amministratore di condominio di applicare la sottrazione, etc....
- materiale per la diffusione: locandine, volantini, etc...
- sito web dedicato completo di tutto il materiale disponibile scaricabile
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Aree di lavoro: sono state individuate 4 aree di lavoro
- Area tecnica: sono gli “esperti” del gruppo tariffa che, insieme agli esperti che via via si formeranno, saranno il riferimento tecnico sul quale basare tutte le azioni: la formazione degli attivisti, la preparazione del materiale, etc...
- Area giuridica: è il nostro gruppo di supporto giuridico, già costituito in mailinglist (gruppo-approfondimento-giuridico@acquabenecomune.org) della quale fanno parte già alcuni dei nostri giuristi e esperti attivi sui territori. Si ritiene opportuno estendere la partecipazione al gruppo ai legali che in questi anni hanno supportato le vertenze territoriali, in modo da arricchire il gruppo di competenze, nonché a giuristi e amministrativisti che possono essere individuati anche con il supporto dei giuristi estensori dei quesiti referendari. Il gruppo giuridico lavorerà in stretto contatto con l'area tecnica, in modo da inoltrare al gruppo le eventuali richieste che arriveranno dai territori.
- Area comunicazione: da individuare all'interno del gruppo tariffa, collaborerà con ufficio stampa e webmaster per diffondere e creare i materiali necessari alla campagna. In questo ambito sarà importante anche diffondere una nostra proposta aggiornata di finanziamento del servizio idrico, alternativa al sistema abrogato, e approfondire il campo di interventi e strumenti che possano supportarla (ruolo della Cassa depositi e Prestiti, “riforma” del Patto di stabilità interno ecc.): si chiede quindi al gruppo preposto (gruppo_lip_finanziamento@acquabenecomune.org) di attivarsi in tal senso.
- Area territoriale: è necessario un coordinamento dei vari territori, per far sì che la campagna parta in tutto il Paese; insieme al gruppo tariffa la segreteria operativa del forum si occuperà di questo aspetto.
Tempistica
Essendo tutt* concordi sia sull'urgenza di muoversi subito che sulla necessità di prepararci come si deve, è stata condivisa la seguente tempistica, in parte proposta dal comitato di Arezzo nell'intervento iniziale:
- mappatura delle situazioni vigenti nei vari Ato italiani: applicazione del metodo normalizzato, eventuali vertenze in corso, livello di attivazione dei cittadini...etc...Da effettuare entro la fine di ottobre, ad opera del gruppo tariffa in collaborazione con la segreteria operativa;
- completamento azioni su Ato e Consigli Comunali entro fine ottobre-inizio novembre, ad opera dei comitati territoriali;
- settimana in cui concentrare mobilitazioni territoriali, metà novembre;
- lancio nazionale della campagna, con conferenza stampa e manifestazione nazionale, fine novembre
- messa a punto dei “kit” e completamento della formazione degli attivisti, predisposizione degli sportelli informativi territoriali, stampa del materiale..etc...Dicembre
- inizio campagna, gennaio.
E' stato inoltre condiviso da tutt* che saranno da coinvolgere in questo percorso tutte le realtà che hanno partecipato alla campagna referendaria, trattandosi di una campagna che è direttamente collegata all'applicazione del 2° quesito. Questo andrà fatto tanto a livello nazionale che territoriale. Consapevoli che alcuni compagni di strada forse non ci seguiranno, ma anche che forse se ne aggiungeranno altri!
Aggiornamento su manifestazione nazionale
Diversi passaggi sulla manifestazione nazionale sono stati fatti anche negli interventi del dibattito sulla campagna tariffa, alcuni per sottolineare l'opportunità di una simile iniziativa in collegamento al lancio della campagna, altri per esprimere il timore che le forze del movimento dell'acqua non siano sufficienti, nel prossimo futuro, a mettere in campo una mobilitazione ampia nei numeri.
D'altra parte l'approfondimento odierno sul tema della manifestazione si è reso necessario proprio perchè nel corso del coordinamento nazionale svoltosi a Bari, e nei giorni successivi tramite mail, alcuni comitati e realtà avevano espresso simili perplessità, mentre altri avevano sottolineato con convinzione la necessità e la nostra capacità di tornare ad essere visibili e a comunicare ai 27 milioni di persone che hanno votato sì (e anche a coloro che non hanno votato).
Preso atto di questa situazione, tutt* gli interventi sono stati concordi sull'importanza e l'opportunità di svolgere la nostra manifestazione nazionale, confermando la data del 26 novembre, sulla base anche di alcune valutazioni legate alla manifestazione svoltasi a Roma il 15 ottobre. E' risultata infatti evidente la grande partecipazione e il grande consenso riscossi dallo spezzone dei movimenti per l'acqua che, oltre ad essere numeroso, è risultato colorato e carico di contenuti; significativa in tal senso anche la nostra collocazione, in testa al corteo.
Nel corso degli interventi è stato inoltre sottolineato come il Movimento per l'acqua sia molto più ampio rispetto agli attivisti veri e propri, e come ad esso guardino con “speranza” non solo le cittadine e i cittadini che hanno votato, ma anche i movimenti che in questa critica fase stanno scendendo in piazza contro i dettami della Bce e la voracità delle banche. In questo senso la nostra realtà ha anche la responsabilità di fornire una prospettiva positiva a questo bisogno di mobilitarsi, riaffermando un modo di stare in piazza “positivo” che affonda le radici nella grande vittoria referendaria da tutti riconosciuta, anche nell'ottica di contribuire a “curare” la cicatrice del 15 ottobre. In questo senso la manifestazione può anche rappresentare un “incoraggiamento” per tutt* gli attivisti dell'acqua, soprattutto in vista dell'impegnativa campagna di obbedienza civile.
Per queste ragioni è opportuno che, come in altre occasioni, la manifestazione del 26 novembre possa essere una mobilitazione in cui tutti si sentano "a casa", nella quale i temi dell'acqua si intreccino in modo esplicito con i temi che in questo momento mobilitano tutte le piazze del mondo. Si intende quindi organizzare l'evento attraverso riunioni, da fissare a breve, aperte a tutte le realtà interessate a promuovere l'iniziativa insieme al forum e nelle quali, se necessario, affrontare anche una riflessione sulle dinamiche che hanno interessato la manifestazione del 15 ottobre.
In conclusione, condividendo la necessità di individuare a breve il luogo dove svolgere la prossima riunione del coordinamento nazionale, fissata per il 5 novembre, da una rapida consultazione è emersa Bologna come possibile sede.