Ad Arezzo il Pd appoggia i referendum, firma anche il Sindaco Fanfani
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- Pubblicato: Lunedì, 26 Aprile 2010 06:54
Ad Arezzo, dove l’acqua è stata privatizzata anni fa, la politica fa esame di coscienza, e il Pd locale appoggia i tre referendum per l’acqua pubblica. Il Segretario comunale Marco Donati commenta la decisione del Segretario Pd Bersani di procedere alla definizione di un progetto di legge ‘made in Pd’ e dice: “Oggi ci troviamo di fronte alla necessita di salvaguardare il più importante bene pubblico e per questo occorre evitare che il decreto Ronchi produca i suoi effetti. Per questo motivo è opportuno tenere in debita considerazione la battaglia referendaria sostenendola ed incentivandola”.
“A tutto ciò – prosegue Donati – va aggiunto che, viste le attuali difficoltà legate alla crisi economica e sociale si possa valutare l'ipotesi che i comuni rinuncino a parte del canone che attualmente ricevono dal soggetto gestore, così da alleggerire, in particolar modo per le fasce sociali più deboli, il ‘peso’ della bolletta. Questo, laddove la scelta non comporti il taglio di altri servizi essenziali erogati dai Comuni alla collettività, rappresenterebbe un segnale importante nei confronti dei cittadini”.
(da arezzonotizie.it)
In provincia di Arezzo il comitato promotore del Referendum per l’acqua pubblica, a cui aderiscono associazioni, movimenti, gruppi, singoli cittadini e forze politiche ha iniziato a raccogliere le firme per il referendum per far tornare pubblica l’acqua. L’inizio della campagna aretina era fissato per domenica con Padre Alex Zanotelli, e il successo è stato immediato. In un solo giorno un migliaio di cittadini sono andati a firmare per il referendum. Tra questi spiccano il sindaco Fanfani, il presidente della Coingas Ciolfi, e la ex consigliera regionale Giovannini. Il rilevo è tanto maggiore in quanto il partito di riferimento, il Partito Democratico non ha aderito, scegliendo ancora una volta il terreno delle privatizzazioni e confermando imperterrito la propria posizione, nonostante il clamoroso e completo fallimento dell’esperienza aretina. Anche l’Italia dei Valori – che promuoverà un proprio referendum sull’acqua, non partecipa a questa raccolta. Gli organizzatori considerano questa scelta un grave errore, perché costruire una grande battaglia comune sull’acqua è indispensabile per raggiungere gli obbiettivi prefissati.
(da informarezzo.com)