27-28 Aprile - Scrivi anche tu ai consiglieri comunali e all'Amministrazione genovese: NO alla delibera che regala AMIU a IREN!
- Dettagli
- Pubblicato: Mercoledì, 26 Aprile 2017 14:14
A scadenza di mandato e per la terza volta consecutiva, sarà portata in Consiglio Comunale una delibera con la quale l’Amministrazione regalerà alla multiutility IREN la società interamente pubblica AMIU, di fatto privatizzandola e tradendo, così, l'esito del referendum del 2011.
Ci sono tante ragioni per contrastare questa operazione e votare NO!
Di seguito il testo in cui elenchiamo le più importanti e che proponiamo di inviare ai Consiglieri Comunali, al Sindaco e alcuni Assessori, a partire da giovedì 27 e fino a venerdì 28 aprile utilizzando le email in allegato.
OGGETTO: NO alla delibera che regala AMIU a IREN!
Spett. consigliera/e,
Lei sarà chiamata/o a votare, a scadenza mandato e per la terza volta in 3 mesi, una delibera con cui la Giunta di Genova permetterà a IREN di acquisire AMIU, società di capitale interamente pubblica, privatizzando un servizio pubblico locale contro l'esito del referendum 2011.
Le chiedo di VOTARE CONTRO QUESTA DELIBERA anche perchè l'ingresso di IREN:
- porterà all'aumento delle tariffe e ad una diminuzione della qualità del servizio, come già successo per il servizio idrico;
- non determinerà riduzione dei rifiuti prodotti, nè aumento della raccolta differenziata e neppure il trattamento a Genova della frazione organica, coi relativi posti di lavoro (Piano industriale AMIU 2014);
- comporterà la produzione di CSS (combustibile solido secondario), più costosa rispetto al recupero di materia (Piano metropolitano 2016), al fine di alimentare gli inceneritori di IREN a Torino e Piacenza, carenti di rifiuti da bruciare; il CSS è previsto nell’allegato 4 Piano industriale ottimizzato e non nella nuova delibera (perché questa contraddizione?);
- contiene affermazioni errate: ad es. gli extra-costi di 28 milioni di €/a per lo smaltimento fuori regione, che invece, detratti i costi precedenti dello smaltimento a Scarpino, sono solo 16 milioni di €;
- sottopone AMIU e la TARI genovese all'obiettivo dichiarato da IREN di portare il rendimento delle sue azioni dal 5,5% nel 2015 al 8% nel 2021 (cfr. Piano industriale IREN al 2021);
- è frutto di un ricatto esplicito da parte dell'Amministrazione comunale: o passa la delibera o tagliamo i servizi ai disabili, alle famiglie in gravi difficoltà economiche, si privatizza anche AMT;
- è stata decisa a tavolino da tempo: per anni l'Amministrazione ha lasciato incancrenire la situazione di Scarpino, ha dimenticato di fare i dovuti ammortamenti in bilancio, ha omesso di chiedere i risarcimenti spettanti per disastro idrogeologico e, infine, ha rifiutato di prolungare il contratto di servizio di AMIU;
- insieme a quella di ACAM a La Spezia, servirà a garantire l'ulteriore e programmata espansione di IREN in Liguria, altro tassello della politica governativa di spartire il mercato italiano dei servizi pubblici locali fra 4 grandi società multi-utility quotate in borsa, assegnando a IREN il Nord Ovest;
- costituirà una irreversibile consegna di beni comuni ai capitali finanziari, che agiscono per gli azionisti e non per i cittadini: perché indebolire il pubblico sottraendo risorse per il sociale?
Doria è stato eletto promettendo partecipazione e NO alle privatizzazioni dei servizi pubblici.
PER CUI VOTI NO, FERMI QUESTA DELIBERA!
(luogo) __________________, (data) _____________
In fede
_____________________________