14/6 ore 20.30 - Iniziativa on line "9° anniversario dei referendum: Sorella acqua, sorella democrazia”
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- Pubblicato: Venerdì, 05 Giugno 2020 23:07
Nove anni dai referendum del 2011 e ancora lunga è la strada verso una gestione del servizio idrico sottratta a logiche di mercato e di profitto: un vulnus democratico che s'inserisce nel progressivo svuotamento dei poteri delle istituzioni democratiche e nella trasformazione della propria funzione da garante dei diritti e dell’interesse generale a facilitatrice dell’espansione della sfera d’influenza dei grandi interessi finanziari sulla società.
E' evidente come la maggioranza assoluta del popolo italiano con i referendum si è pronunciata non solo contro la mercificazione di un bene essenziale alla vita ma per la permanenza nella sfera pubblica di tutti i servizi essenziali, a testimonianza di una presa di coscienza collettiva di una comunità espropriata; un esproprio di beni e servizi sottratti alla sfera dell'appartenenza comune per farne campo di processi di accumulazione privata di profitto.
L'emergenza sanitaria e la crisi economico-sociale che si sta aprendo dimostrano l'insostenibilità del modello neoliberista il quale ha anteposto gli interessi delle lobby finanziarie e delle banche ai diritti delle persone, ossessionato dal pareggio di bilancio, fondato sulla priorità dei profitti d’impresa, sulla preminenza dell’iniziativa privata e su una forte spinta alle privatizzazioni oltre che su un'errata allocazione delle poche risorse disponibili riducendo quelle a sostegno dei servizi essenziali.
In questo nuovo scenario si apre, almeno potenzialmente, uno spazio di iniziativa importante per rilanciare la centralità dei beni comuni e dei diritti fondamentali ad essi collegati, a partire da quelli essenziali per la vita.
Le politiche nazionali e internazionali devono garantire la disponibilità e l’accesso individuale e collettivo all’acqua potabile in quanto diritti inalienabili ed inviolabili della persona. Ciò a partire dalla consapevolezza che l’acqua è un bene finito, indispensabile all’esistenza di tutti gli esseri viventi, oltre ad essere una risorsa che va salvaguardata ed utilizzata secondo criteri di solidarietà. Qualsiasi uso delle acque deve essere effettuato salvaguardando le aspettative e i diritti delle generazioni future a fruire di un integro patrimonio ambientale.
E' necessaria dunque una radicale inversione di tendenza rispetto all'attuale modello di gestione che si può realizzare unicamente con la ripubblicizzazione del servizio idrico e quindi tramite l'approvazione della legge per l'acqua pubblica la quale rimane indiscussa in Parlamento con l'alibi totalmente ingiustificato che avrebbe un forte impatto economico sui conti pubblici.
Di tutto questo parleremo durante l'iniziativa on line “Sorella acqua, sorella democrazia” in programma domenica 14 giugno 2020 a partire dalle 20.30 a cui generosamente hanno accettato di portare il loro contributo diversi intellettuali e attivisti, a partire dalla scrittrice Dacia Maraini “la signora dell'acqua” per il suo costante impegno a difesa di questo bene comune, Padre Alex Zanotelli (missionario comboniano), Emilio Molinari, Laura Cima, Marco Bersani, Paolo Carsetti.
Porteranno il loro contributo artistico e musicale: Yo Yo Mundi, Luca Bassanese, Max Manfredi e Antonella Delli Gatti.
La diretta sarà trasmessa sulla pagina Facebook del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua e sul canale YouTube “Acqua Bene Comune”