Forum Italiano dei Movimenti per L'Acqua

Il Comune di Venezia aderisce alla campagna referendaria

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Il Consiglio Comunale ha approvato a larga maggioranza (con il voto contrario del PDL e della Lega) l’Ordine del Giorno di adesione alla campagna referendaria “L’ACQUA NON SI VENDE”, contro la privatizzazione dell’acqua.

Un pronunciamento particolarmente importate, quello odierno, in quanto il nuovo Consiglio Comunale, insediatosi dopo le recenti amministrative, fa propri gli orientamenti che avevano portato la precedente Consiliatura a inserire nello Statuto cittadino i principi orientati al concetto dell'acqua quale “bene comune dell'umanità” e, al contempo, sceglie di sostenere e far parte, come altri numerosi comuni italiani, ma prima grande città, del grande movimento civico che si sta impegnando in migliaia di piazze italiane nella raccolta di firme per impedire il processo di privatizzazione dei servizi idrici e mantenere concretamente vivi i principi di universalità e pubblicità dell'acqua.

Con il voto dell’Ordine del Giorno odierno si prosegue positivamente nel percorso che il Comune di Venezia ha avviato per mantenere pubblica la gestione del servizio idrico integrato, poiché servizio pubblico locale di interesse generale privo di rilevanza economica.

Con i referendum si potranno infatti cancellare le norme previste dal Governo che prevedono l’ingresso delle grandi società nella gestione dei servizi idrici: sono queste, infatti, che faranno buoni affari.

Nei comuni che autonomamente hanno scelto la strada dell’ingresso dei soci privati si è infatti assistito ad un aumento esponenziale delle tariffe poiché sulla bolletta pagata dai cittadini sono stati caricati i costi di remunerazione del capitale investito, senza alcun miglioramento qualitativo del servizio

Per questo è importante la presa di posizione del Consiglio Comunale, che sceglie di aderire alla campagna referendaria per la ripubblicizzazione dell'acqua promossa dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua e, così, di difendere cittadini e consumatori dalla decisione del Governo di privatizzare la gestione degli acquedotti.

volantino Acqua pubblica2018