Torino - Contro tutte le privatizzazioni
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- Pubblicato: Giovedì, 05 Dicembre 2013 10:18
PER IL DIRITTO ALLA MOBILITÀ
Trasporto Pubblico Locale, efficiente, moderno, popolare
Il Comitato Acqua Pubblica Torino e il Comitato Rifiuti Zero NO Inc condividono le ragioni della protesta dei lavoratori e dei sindacati torinesi contro la privatizzazione di GTT
La condivisione è naturale e conseguente alle azioni messe in campo dai nostri Comitati contro la privatizzazione dei Servizi di trasporto pubblico locale, dell’Igiene Urbana e dell’Inceneritore, portati avanti dal Comune di Torino in spregio all’esito referendario del 12 e 13 giugno 2011.
È imminente infatti la pronuncia del TAR del Piemonte sull’esposto di cittadini utenti e di lavoratori delle aziende municipali, presentato su nostra iniziativa due anni fa, contro le delibere comunali di cessione di GTT, AMIAT e TRM.
Ci auguriamo che il TAR Piemonte non si trinceri dietro ai formalismi ma valuti e si pronunci sulla sostanza del nostro esposto, circostanziato e molto documentato.
Mentre chiediamo la trasformazione di SMAT SpA, la nostra azienda dell’acqua, in Azienda Speciale di diritto pubblico per impedire la sua privatizzazione, ricordiamo che la S-vendita di TRM comporterà per noi cittadini un grave danno economico per i prossimi 20 anni. Costo dell’impianto oltre 500 milioni di euro – vendita dell’80% a IREN & Co. - 126 milioni di euro. GRANDE AFFARE
L’esperienza di Genova ci insegna che lo sgretolamento della parte immobiliare dell’azienda di Trasporto Pubblico – che si sta attuando anche a Torino - non ha sanato ma aggravato la crisi finanziaria attuale, peggiorata da scelte gestionali e politiche destinate al fallimento.
Lavoratori e cittadini torinesi insieme per il trasporto pubblico locale
* Fuori i partiti dal controllo e dalle nomine dei dirigenti dei Servizi Pubblici Locali
* Trasformare le SpA comunali in aziende speciali di diritto pubblico
* Dare ai cittadini informazioni complete, semplici e chiare
* Attivare strumenti di partecipazione permanente
* Dare vita a una nuova finanza pubblica e sociale, a partire dall'abolizione del patto di stabilità e dalla riappropriazione della Cassa Depositi e Prestiti