Comitato di Torino, il Governo scrive fusioni e aggregazioni tra aziende, si legge privatizzazione e finanziarizzazione dei beni comuni
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- Pubblicato: Mercoledì, 08 Ottobre 2014 12:11
Il Governo scrive fusioni e aggregazioni tra aziende,
si legge privatizzazione e finanziarizzazione dei beni comuni
- il piano sulla "spending review" che punta alla "riduzione da 8.000 a 1.000" “ delle società partecipate
- il decreto "Sblocca Italia" che, modificando profondamente la disciplina riguardante la gestione dell'acqua, arriva ad imporre un unico gestore in ciascun ambito territoriale e individua, sostanzialmente, nelle grandi aziende e multiutilities, di cui diverse già quotate in borsa, i poli aggregativi;
- la legge di stabilità in cui probabilmente verranno inserite le norme volte a imporre agli Enti Locali la collocazione in borsa delle azioni delle aziende che gestiscono servizi pubblici. Si tratterebbe di un vero e proprio ricatto nei confronti degli Enti Locali i quali, oramai strangolati dai tagli, sarebbero spinti alla cessione delle loro quote al mercato azionario per “fare cassa” che il Governo libererebbe dai vincoli del patto di stabilità e quindi da spendere subito.
In questa partita giocherà un ruolo determinante Cassa Depositi e Prestiti che ha annunciato di mettere a disposizione 500 milioni di Euro.
È in atto un'accelerazione della discussione pubblica attraverso una propaganda che induce a ritenere ineluttabile questo processo con i soliti argomenti sull'eccessiva frammentazione delle aziende, la necessità di ridurre gli sprechi e di realizzare aziende di grandi dimensioni in grado di competere sul mercato, anche globale, e di effettuare gli investimenti.
Il reale obiettivo è invece la privatizzazione del servizio idrico e dei servizi pubblici locali e la loro consegna alla grande finanza. Lo dimostrano le operazioni, peraltro fallimentari, di questi ultimi anni anche qui da noi, delle progressive fusioni AEM + AMGA → IRIDE + ENIA → IREN [1], come documenta lo studio reso pubblico nella conferenza stampa del 7 dicembre 2012 (http://www.acquapubblicatorino.org/dwd/FSU/FSU_def.pdf). Un esposto alla Corte dei Conti nel gennaio 2013 non ha finora avuto esito.
Lungi dal creare valore in quelle aziende, la finanza speculativa se ne sta impadronendo a danno della Città, degli utenti, dei lavoratori dipendenti dalle aziende stesse.
Con le scelte di questi giorni il Governo espropria i consigli comunali dei loro poteri e allontana le decisioni dal controllo democratico. Oggi serve una gestione dell'acqua, dei rifiuti, del trasporto pubblico locale, dell'energia, prossima ai cittadini e alle amministrazioni locali, per garantirne la trasparenza e la partecipazione nella gestione dei servizi.
Oggi più che mai la scelta del governo non deve essere perseguita. Al contrario è necessario dare seguito alla volontà popolare espressa con il referendum del 2011 e quindi sottrarre l'acqua e i servizi pubblici dalle logiche di mercato e di profitto.
Nel denunciare la gravità del disegno governativo, dichiariamo sin da subito che ci mobiliteremo per contrastarlo.
Torino, 8 ottobre 2014
Forum italiano dei movimenti per l’acqua - Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino
www.acquapubblicatorino.org - tel. 388 8597492
[1] In un anno la multi utility rossa ha perso in borsa il 76% - Italia oggi, luglio 2012