Il Comitato torinese scrive ai consiglieri comunali sull'istituzione della Consulta per l'Ambiente e per il verde pubblico
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- Pubblicato: Venerdì, 15 Settembre 2017 10:10
Al Presidente della VI Commissione consiliare permanente F.Mensio
All’Assessore all’Ambiente A. Unia
Ai componenti della VI Commissione Consiliare Permanente
Alle Associazioni ambientaliste
DELIBERAZIONE di INIZIATIVA CONSILIARE MECC. 2017-02853/002 AVENTE AD OGGETTO “ISTITUZIONE DELLA CONSULTA PER L'AMBIENTE E PER IL VERDE PUBBLICO"
Ringraziamo per l’invito all’audizione del 19 settembre prossimo sulla proposta di deliberazione in oggetto, in merito alla quale vorremmo anticiparvi alcune nostre considerazioni.
La delibera, per quanto ben fatta e molto aperta al coinvolgimento delle più varie forme di aggregazione dei cittadini, a nostro avviso è condizionata da una visione tradizionale della partecipazione popolare alla gestione della cosa pubblica.
Non che non sia alto il livello istituzionale al quale questa partecipazione è possibile, lo snodo critico si trova nel salto di qualità richiesto per passare dalla partecipazione alla gestione, alla cultura e alla pratica della gestione partecipativa.
Per partecipare alla gestione i nostri concittadini dispongono già oggi di numerosi strumenti:
- Commissioni ambiente presenti e attive in ciascuna Circoscrizione, alle quali basta iscriversi per conoscere ed entrare nel merito delle questioni ambientali locali,
- accesso alle sedute della VI Commissione Ambiente del Comune, alla quale possono esser richieste audizioni su temi specifici;
- istanze (anche di un singolo cittadino) e petizioni, rivolte al Sindaco o al Consiglio comunale
- proposte di deliberazione
L’ultimo strumento previsto è la futura Consulta per l’Ambiente alla quale – per com’è formulata – possono sì partecipare i cittadini ma solo attraverso le varie Associazioni di cui fanno parte, se iscritte all’apposito Albo della città di Torino.
Quanto a strumenti per partecipare alla gestione del Comune non possiamo dunque lamentarci. Ma si basano su una visione della res publica, e cioè della proprietà collettiva dei beni pubblici da gestire nell’interesse dei torinesi, che andrebbe superata.
Dall’elaborazione e dalla pratica di questi anni, il Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino ha ricavato una proposta diversa – nuova, difficile da attuare ma foriera di una forma nuova e più alta di democrazia – la gestione partecipativa. È fondata sul principio dei Beni Comuni che non sono di proprietà ma d’uso dei cittadini, i quali vi accedono secondo i loro bisogni in base a regole che i cittadini stessi si danno in modo da non sprecare nulla di quanto si dispone, e di lasciarlo a chi verrà dopo nelle stesse condizioni in cui lo si è ricevuto. Nell’economia dei Beni Comuni sparisce il concetto di proprietà, sia pure pubblica, sparisce l’utilizzo del Bene a scopo di lucro, subentra nei fatti – non a parole - la coesione sociale, l’equità, il risparmio e con essi il rispetto della risorsa e la tutela della natura e dell’ambiente.
Pensiamo che non serva una Consulta per l’Ambiente che ripeta, o raddoppi, gli strumenti tradizionali di partecipazione istituzionale già esistenti. A nostro avviso un altro nuovo modo di partecipazione, quale una Consulta per l’Ambiente, ha senso se questa è pensata come uno strumento che proponga, promuova e contribuisca a elaborare e affermare la cultura della gestione partecipativa dei Beni Comuni. In questo senso l’esperienza del movimento dell’acqua, in Italia e nel mondo intero, può essere indicativa e utile.
Il Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino è assolutamente disponibile e interessato a confrontarsi e a collaborare in quest’ambito, nella misura delle proprie conoscenze e competenze.
Torino, 14 settembre 2017
Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua – Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino
Via Mantova 34, 10152 Torino – www.acquapubblicatorino.org – Cell. 388 8597492