Forum Italiano dei Movimenti per L'Acqua

Torino 28/6 - Presentazione dossier “Il costo della ri-pubblicizzazione del servizio idrico integrato”

Comitato TorinoElaborato dal Forum Italiano dei Movimenti per l’acqua con il contributo di Altreconomia, il dossier consiste in una ricerca accurata di atti e documenti relativi alla ge­stione del servizio idrico  in Italia, sugli aspetti economici e in particolare sul costo della ri-pubblicizzazione, sulle tariffe e sul trasferimento delle competenze dell’Auto­rità, ARERA, al Ministero per l’Ambiente.

La ripubblicizzazione del servizio idrico integrato è l’obiettivo che si pone la proposta di legge “Disposizioni in materia di gestione pubblica e partecipativa del ciclo integrale delle acque” attualmente in discussione presso la Commissione Ambiente della Camera, dove sta attraversando una preoccupante fase di stallo per responsabilità totalmente da attribuire alla maggioranza di Governo.

Il testo, va ricordato, deriva dalla legge di iniziativa popolare presentata nel 2007 dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, debitamente aggiornata.

La posta in gioco è alta, e ha infatti scatenato le reazioni scomposte di chi ha interesse a che l’acqua resti una merce sul mercato. Si spiega così l’accanimento con cui il fronte dei gestori, e non solo, ha scatenato una massiccia reazione contro l’approvazione della legge, facendo diffondere dai loro Centri Studi (?) tesi inattendibili, cifre infondate, pericoli immaginari.

Così il Laboratorio Ref Ricerche e  Oxera, società di consulenza economica di Utilitalia propalano la tesi non veritiera  per cui la ripubblicizzazione del servizio idrico comporterebbe un esborso una tantum di circa 20 miliardi di euro.

Il dossier che presentiamo venerdì 28 giugno alle ore 11 presso ARCI (Via Verdi 34) dimostra invece che il costo una tantum per la ripubblicizzazione del servizio idrico italiano va da 1 a 2 miliardi di euro al massimo.

Un esborso una tantum assolutamente sostenibile, soprattutto nel caso, da noi ipotizzato, di intervento della Cassa Depositi e Prestiti che - per dare un’idea - ha distribuito dividendi nel 2018 per circa 1,34 miliardi di euro.

I profitti prodotti ogni anno dal servizio idrico sono circa 750 milioni di €. Basterebbero i profitti di tre anni a pagare il riscatto delle quote azionarie ripubblicizzate, senza aggravio ulteriore.

Per SMAT SpA il problema dei costi non si pone, essendo il capitale di SMAT già TOTALMENTE pubblico. Permangono tuttavia anche nella situazione torinese dicerie, fake news e falsi allarmi di cui questo dossier fa giustizia, dimostrando che la trasformazione di SMAT S.P.A  in azienda di diritto  pubblico senza scopo di lucro e a  gestione partecipativa è possibile, è conveniente e  restituisce ai cittadini il potere di governo sull’Acqua Bene Comune. 

Torino 19 giugno 2019.

Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino

 

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Per un’informazione completa e oggettiva sull’acqua

Sedicenti Uffici Studi e Ricerche, finanziati direttamente o indirettamente dalle aziende idriche italiane, propalano da tempo dicerie, fake news e vere e proprie falsità sui costi di attuazione del referendum del 2011 sull’acqua pubblica.  Gli organi d’informazione li diffondono senza verificare se siano attendibili o no.

Affermiamo che non lo sono e lo dimostriamo con  il dossier

Il costo della ri-pubblicizzazione del servizio idrico integrato

presentato da

Maurizio Pagliassotti, giornalista

Remo Valsecchi, autore del dossier

Paola Ceretto, Comitato Acqua Pubblica Torino

nella Conferenza Stampa di

Venerdì 28 giugno - ore 11

presso ARCI – via Verdi 34 – 10124 Torino

A chi dice che la trasformazione delle  Società idriche di diritto privato – come SMAT - in  aziende di diritto pubblico senza scopo di lucro, comporta inefficienze, ritardi e burocrazia,

dimostriamo

che in tutta Europa, da Parigi a Berlino,  da Nottingham a Nizza a Montpellier, la trasformazione ha invece eliminato le esternalizzazioni, aumentato gli investimenti e l’occupazione, migliorato i conti aziendali e tutelato l’ ambiente.

A chi dice che attuare la volontà popolare, espressa dal Referendum del 2011, per la gestione  pubblica e senza scopo di lucro dell’acqua, costerebbe circa 20 miliardi di euro,

                                                                                                                                          dimostriamo

                                                                                                 – conti alla mano – che il costo non supera i 2 miliardi di euro

A chi dice che la gestione pubblica senza scopo di lucro dell’acqua fa aumentare le tariffe,

dimostriamo

                                                                                            che le tariffe invece diminuiranno perché quelle attuali sono truffaldine:

* continuiamo a pagare il profitto sull’acqua benchè sia stato abrogato dal Referendum

* paghiamo anche l’acqua che non consumiamo,

* paghiamo due volte le morosità senza nemmeno distinguere tra colpevoli e incolpevoli,

* paghiamo errori/incapacità di programmazione delle aziende che li scaricano in bolletta tramite “conguagli” (SMAT ha incassato in questo modo 46 milioni di euro)

* in certe zone gli utenti isolati pagano anche le quote della depurazione a cui non hanno accesso.

Torino, 23 giugno 2019.

Forum italiano dei Movimenti per l’Acqua - Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino
Via Mantova,34 – 10153 Torino -  www.acquabenecomunetorino.org – cell 388 8597492

 

volantino Acqua pubblica2018