Forum Italiano dei Movimenti per L'Acqua

Azienda Servizi Pubblici - ASP Asti: non privatizzare, ripubblicizzare

acqua AstiIn un contesto particolarmente drammatico come quello dell’emergenza sanitaria del Coronavirus, riteniamo importante  prendere la parola  per  contrastare la definitiva privatizzazione dei servizi pubblici locali di ASTI e avviare invece il percorso che porti alla loro effettiva gestione pubblica e partecipativa. Scelta indispensabile per garantire  diritti fondamentali quali il diritto alla vita, alla salute, finanche il diritto di accesso all’acqua.

Diritti minacciati gravemente dal diffondersi del virus ma ancor più da politiche trasversali che hanno ridimensionato fortemente il Sistema Sanitario Nazionale e finanziato l’espansione del privato, creando così le condizioni odierne, ad un passo dal rischio collasso e mettendo concretamente in pericolo la vita di migliaia di persone.

Per queste ragioni intendiamo denunciare il tentativo di definitiva privatizzazione dell’Azienda Servizi Pubblici – ASP di Asti, e proporre una strada alternativa che punta alla sua ripubblicizzazione.

Con un atto poco garbato, probabilmente intenzionale, il Sindaco di Asti, ha praticamente sfiduciato l’ing. P. Romano presidente di SMAT SpA, dalla carica di presidente di NOS- Nord Ovest Servizi, azienda pubblico-privata di Asti che detiene il 45% del capitale di ASP – Azienda Servizi Pubblici di Asti della quale il Comune di Asti controlla la maggioranza del 55% del capitale.

Si viene così a scoprire che le Aziende municipali di Torino si sono insediate nell’Azienda multiservizi pubblici di Asti insieme al secondo operatore autostradale mondiale, quel gruppo Gavio che gestisce tutte le autostrade del Piemonte.

SMAT vi partecipa per il 10% ma ha la presidenza di NOS, dalla quale Gavio, IREN (con AMIAT al seguito)  e GTT la vogliono sfrattare. 

Un’affollata seduta di uno  specifico Consiglio comunale monotematico  avrebbe dovuto chiarire la situazione e delineare il futuro dell’Azienda di Servizi Pubblici astigiana. Sollecitato a pronunciarsi, il sindaco ha fatto il pesce in barile e nessuna rassicurazione è emersa nemmeno per il futuro dei lavoratori ASP.

La posta in gioco, è la gestione dell’acqua sulla quale  IREN vuole mettere le mani, come ha fatto con l’acquedotto di Vercelli e sta cercando di fare con la Compagnia delle Acque della Valle d’Aosta.

L’acqua non è una merce

Fuori l’acqua dal mercato : l’alternativa è possibile

Il Comune di Asti, l’Autorità d’Ambito 5-Astigiano Monferrato possono uscire da una situazione a quanto pare senza sbocchi, con scelte politiche alternative fondate sull’attuazione della volontà popolare espressa dal Referendum.  SMAT trasformata in Azienda consortile di diritto pubblico può contribuire efficacemente alla costituzione di un soggetto gestore del SII e dei Servizi Pubblici Locali di Asti, di proprietà e gestione pubblica  e partecipativa, senza scopo di lucro.

Al Sindaco di Asti chiediamo una scelta politica e amministrativa chiara e determinata, di collaborazione con il Comune di Torino e l’ATO3 torinese, considerato che:

  • un soggetto gestore di questo tipo nell’ATO5 astigiano esiste già: il Consorzio dei Comuni per l’Acquedotto del Monferrato;
  • l’ assemblea dei Comuni soci SMAT sarà convocata prossimamente per decidere se proseguire verso la trasformazione di SMAT in Azienda speciale consortile di diritto pubblico;
  • analogo percorso di trasformazione può fare Asti Servizi Pubblici S.p.A.;
  • una convenzione tra questi tre soggetti di diritto pubblico può  integrare le loro attività, realizzare sinergie e rappresentare un momento aggregante per gli altri due operatori idrici esistenti nell’ATO5.

Lo ha fatto Amburgo, con la benedizione della Corte di Giustizia UE, perché non Asti?

SMAT e ASP trasformate in Aziende consortili di diritto pubblico  possono  svolgere un ruolo determinante nel campo dei Servizi Pubblici Locali:  darebbero vita finalmente al gestore  unico del Servizio Idrico Integrato d’Ambito 5-Astigiano Monferrato prescritto dalla legge, con qualche poltrona e prebenda in meno, ma  molto più forte e agguerrito  anche rispetto alle mire del privato, ai pericoli del malgoverno e alle sfide del cambiamento climatico.

Torino - Asti 20 marzo 2020.

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