News Acqua Sardegna (Novembre 2015)
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- Pubblicato: Lunedì, 16 Novembre 2015 12:22
La nuova newsletter dalla sardegna, tra "crisi idrica", battaglie legali contro Abbanoa, e blitz antidistacchi.
ABBANOA – Nuovi guai: Costo deposito gonfiato - Dopo la Procura della Repubblica e l’Antitrust, adesso è l’Aeegsi ad avviare un procedimento per l’adozione di provvedimenti sanzionatori contro Abbanoa. La sequenza delle presunte violazioni è lunghissima e si conclude con un riferimento al contestatissimo deposito cauzionale. In seguito alla verifica ispettiva è emerso che Abbanoa avrebbe indebitamente maggiorato l’ammontare del deposito cauzionale richiesto agli utenti per i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione e dagli elementi acquisiti non risulta, peraltro, che le condotte relative alle contestazioni in merito alla fatturazione del deposito cauzionale siano cessate, con conseguente perdurante lesione dei diritti degli utenti finali ad una esatta conoscenza e ad una corretta applicazione degli oneri del servizio idrico integrato...
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ABBANOA, delibera dell’Authority in Procura
SANTU LUSSURGIU – Gestione diretta dell’acqua, il fronte anti Abbanoa resiste –I rappresentanti istituzionali del Gasi (Gestioni associate del servizio idrico) hanno ribadito l’intenzione di restare fuori da Abbanoa davanti alla commissione regionale Governo del territorio. Gli amministratori non sono disposti a cedere, forti dei criteri di efficienza e di risparmio che sostengo di aver sempre garantito con la gestione diretta del servizio idrico. «I sindaci delle zone interne si oppongono alla logica del gestore unico che, fatta eccezione per la Puglia, non trova riscontri in nessun’altra regione italiana. Siamo disposti a usare tutti gli strumenti previsti dalla legge per far valere le nostre ragioni, non ultimo un referendum» ha annunciato il presidente del Gasi e sindaco di Paulilatino Domenico Gallus pronosticando una netta vittoria del no ad Abbanoa...
CASTELSARDO – Centinaia di firme contro Abbanoa – E’ stato un successo inatteso, persino dai membri del comitato cittadino che lo avevano organizzato. Centinaia di persone si sono riversate nella sala convegni dell’hotel Riviera per apporre la propria firma al modulo di pre-adesione per la Class Action contro Abbanoa, promossa da un gruppo di cittadini in collaborazione con Adiconsum. Con l’azione legale si cercherà di ottenere la decurtazione delle bollette, il rimborso delle cifre indebitamente pagate e un risarcimento per le maggiori spese che i cittadini sostengono per acquistare l’acqua imbottigliata...
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CASTELSARDO – Class Action contro Abbanoa, si parte
OLBIA – Nasce il movimento cittadino: riattivati i contatori dell’acqua - Un vero e proprio blitz anti Abbanoa quello effettuato dal neonato Movimento cittadino di Olbia. Il gruppo di cittadini prima ha rivendicato l’azione con una lettera protocollata all’attenzione del sindaco e poi, attraverso la donazione di un cittadino sostenitore, ha comprato 5 contatori da installare in altrettante case a cui Abbanoa ha praticato lo slaccio. Con questa azione – si legge nella lettera inviata dal Movimento al sindaco Giovannelli – non riteniamo di andare contro i regolamenti in quanto abbiamo tutte le intenzioni di pagare un giusto prezzo per un servizio che dovrebbe essere quanto meno corretto. L’acqua è un bene primario ma Abbanoa ha provveduto a rimuovere i contatori senza prendere in considerazione le situazioni e i problemi dei nuclei familiari ove sono presenti invalidi, anziani, e minori...
OLBIA – In Gallura è rivolta: avviata una class action -Con il contagocce, cara e non potabile. L’acqua in Gallura ha qualità di cui non si può certo andare fieri. Ne sanno qualcosa i cittadini di Arzachena, Olbia, Golfo Aranci e Sant’Antonio. Nei quattro comuni una ordinanza dei sindaci vieta di usarla per fini potabili. Le analisi hanno rivelato una eccessiva quantità di manganese e un livello di torpidità superiore ai parametri consentiti. Sono puntuali invece le bollette di Abbanoa, calcolate applicando prezzi da acqua potabile. I cittadini sono arrabbiati per questa situazione. In centinaia stanno aderendo alla class action avviata contro l’ente gestore dall’Adiconsum...
PORTO TORRES – Tutti i giorni acqua potabile, è un diritto – Saranno numerose le proposte che il sindaco Sean Wheeler ha assunto l’impegno di presentare a Sassari in occasione dell’incontro con i vertici di Abbanoa. Gli obiettivi da concretizzare, sono diversi e mirano tutti alla salvaguardia dei diritti del contribuente. La richiesta legittima di avere acqua potabile tutti i giorni e tutti i mesi dell’anno, accertare, da parte di esperti, le cause che determinano la non potabilità e riallaccio immediato agli utenti ai quali è stata tolta l’acqua per tutti i casi di morosità incolpevole. Ancora: la restituzione agli utenti dei costi di potabilizzazione per tutti i giorni in cui l’acqua è stata dichiarata non potabile, per gli ultimi cinque anni, clausola imposta dal codice di consumo che Abbanoa non ha ancora inserito nel regolamento di gestione...
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Sette settimane senz’acqua potabile, beffa senza fine
ACQUA – L’Isola è nel caos – Poca e di colore sospetto, dal giallo a un più inquietante marrone. Intanto la grande sete continua, gli invasi nel Nord Sardegna sono semi vuoti e a Sassari, ad Alghero e in numerosi centri della provincia le restrizioni sono già iniziate. La Regione corre ai ripari e convoca un vertice. Appena un quarto dell’acqua degli invasi confluisce nel sistema di reti e condotte gestito da Abbanoa. Di questo 25 per cento, circa il 40 si perde per strada. Le reti sono malconce e le perdite frequenti: uno spreco continuo, una emorragia inarrestabile se non con interventi radicali. I soldi necessari sono una enormità: 1 miliardo e mezzo di euro, secondo la stima dell’Aeegsi. Al momento Abbanoa dispone di 600 milioni. Gli appalti ancora non sono partiti. Per questo è stato nominato un commissario dalla Regione, chiamato ad accelerare l’iter...
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Siccità, vertice in Regione: chiesto lo stato di emergenza
GRUPPO D’INTERVENTO GIURIDICO - La Sardegna è in crisi idrica o no? - Su La Nuova Sardegna del 5 novembre 2015campeggiava in bella evidenza un articolo dal titolo quasi sinistro: “Alluvionati e assetati: in Gallura e Baronia è emergenza idrica. Bacini quasi vuoti nelle zone più colpite dalle piogge. Ma anche nel resto dell’isola il livello di allerta è alto“.L’argomento è uno di quelli da trattare con attenzione e rigore, perché attiene alla disponibilità di un bene pubblico essenziale e ha risvolti diretti su una questione, quella della capacità complessiva d’invaso della Sardegna, la cui presunta (ma inesistente) insufficienza viene periodicamente indicata come la giustificazione per la realizzazione di nuove inutili dighe...
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Alluvionati e assetati: in Gallura e Baronia è emergenza idrica
Notizie dai Continenti...
TARIFFE IDRICHE – Consiglio di Stato accoglie ricorso Codacons e predispone controlli - Il Consiglio di Stato sottoporrà a verifica i criteri tariffari del servizio idrico al fine di verificare se essi reintroducano in via surrettizia il criterio “dell’adeguatezza della remunerazione del capitale investito”. La questione nasce da un ricorso presentato dal Codacons al Tar della Lombardia, in cui si contestava la legittimità delle tariffe volte a coprire i costi sostenuti dai gestori del servizio idrico integrato, nella misura in cui esse non si limitino alla mera copertura dei costi derivanti dagli investimenti, ma inglobino nella misura forfettaria del 6% oltre gli oneri fiscali, i cd. “oneri finanziari”. Se sarà accertata l’irregolarità dell’applicazione in bolletta degli oneri finanziari, le società che gestiscono la fornitura di acqua alle famiglie saranno chiamate a restituire circa 400 milioni di euro ai cittadini, derivanti dall’illecito inserimento in fattura di una voce abrogata dal referendum...
Il movimento per l’acqua verso ed oltre la COP 21 di Parigi - Dal 30 novembre all’11 dicembre si terrà a Parigi la 21° Conferenza delle Parti dell'ONU sui Cambiamenti Climatici. Il tema è strettamente connesso alle battaglie in difesa del territorio che si stanno giocando anche nel nostro paese, a partire dai conflitti sociali innescati dal decreto Sblocca Italia. D’altra parte la produzione di cibo industriale dell’agrobusiness è una delle principali cause della crisi climatica: uso intensivo della terra e dell’acqua, massiccio utilizzo di pesticidi che avvelena e aridifica il suolo e l’acqua. Come movimento per l'acqua intendiamo ribadire l'irrinunciabilità e l'urgenza di un cambiamento del sistema economico, produttivo e sociale rimettendo al centro la tutela e gestione partecipativa dei beni comuni...
Agorà dell’acqua e dei beni comuni, report e video - La due giorni di Agorà dell'acqua e dei beni comuni ha registrato la partecipazione di attivisti provenienti da comitati del nord, centro e sud Italia, oltre a rappresentanti di altre realtà sociali e movimenti. La discussione, come da programma, si è suddivisa in sessioni tematiche al termine delle quali, la maggior parte delle volte, si è sviluppato un dibattito teso ad approfondire alcuni degli aspetti affrontati dai relatori. La varietà dei temi toccati dai diversi interventi ha provato a indicare alcuni elementi che caratterizzano il contesto all'interno del quale si muove il movimento per l'acqua...
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Una guerriglia per l’acqua pubblica – di Riccardo Petrella - Il muro dell’acqua è stato costruito negli ultimi venticinque anni. Anche se esistenti da tempo, i materiali per l’edificazione sono stati utilizzati a partire dagli anni ’90. il primo: il principio che in una società capitalista di mercato un bene è un bene economico, cioè privato, se è oggetto di rivalità e di esclusione. Il secondo “materiale” è stata la tesi che il valore di un bene (e di un servizio) si definisce e nasce anzitutto nel mercato, dal mercato, ai costi di mercato. Infine, il muro è stato consolidato con “materiali” di coesione e di controllo tipici di un’economia capitalista. Mi riferisco alla finanziarizzazione dei beni e servizi comuni pubblici in una logica di rendimento competitivo su scala mondiale...
Dai beni comuni al fare in comune: l’antidoto al renzismo dominante - Alla ricerca della «connessione tra le lotte» nei territori colpiti dalla strategia di «devastazione e saccheggio» imposta dallo Sblocca Italia di Renzi, dal tradimento sistematico del referendum dell’acqua pubblica del 2011, dalla privatizzazione dei servizi e dei beni comuni. L’assise del forum dei movimenti per l’Acqua a Roma è diventata l’occasione per una riflessione su una strategia di resistenza, di disobbedienza civile e contro-insorgenza democratica contro la gestione commissariale del paese iniziata con le grandi opere, proseguita con l’Expo e oggi applicata nella Capitale con il Giubileo...
CETA E TTIP CONTRO I SERVIZI – di Marco Bersani – Il viceministro dello sviluppo economico Calenda ha ragione quanto sostiene che i servizi pubblici sono esclusi dai negoziati commerciali, a patto che precisi che, per Ceta e Ttip, i servizi pubblici sono i seguenti: l’amministrazione della giustizia, la difesa, l’ordine pubblico e la definizione delle rotte aeree internazionali. Il trucco principale risiede nella definizione di «servizio pubblico» adottata in questi accordi, da cui emerge chiaramente come l’istruzione e la sanità non vanno considerate servizi pubblici, in quanto possono essere erogati anche da soggetti privati, così come l’acqua, l’energia, i rifiuti e il trasporto pubblico, in quanto per la loro erogazione è previsto il pagamento di una tariffa...