News Acqua Sardegna (Dicembre 2015)
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- Pubblicato: Martedì, 01 Dicembre 2015 10:42
SANTA MARIA COGHINAS – Il sindaco vieta ad Abbanoa di slacciare le utenze -Abbanoa è avvisata: se violerà l’ordinanza sindacale n. 18 del 17 novembre emessa dal sindaco Pietro Carbini con cui viene imposto il divieto di procedere allo slaccio delle utenze idriche che risultassero morose incorrerà nella violazione dell’art. 650 del codice penale. «L’erogazione dell’acqua rappresenta un servizio essenziale, ma l’acqua è anche un bene primario per la comunità - spiega il sindaco - e pertanto è preciso dovere delle istituzioni pubbliche, compresa l’amministrazione che rappresento, attivarsi per adottare tutte le strategie finalizzate a garantire e tutelare la popolazione affinché tali fondamentali diritti vengano rispettati»...
SILANUS – Ordinanza contro Abbanoa per evitare nuovi slacci -La guerra contro gli slacci selvaggi di Abbanoa inizia da Silanus dove il comune usa il pugno di ferro contro il gestore idrico imponendo con un’ordinanza di non interrompere la fornitura alle utenze che secondo Abbanoa sarebbero morose, ma che invece potrebbero avere incorso un contenzioso che il gestore del servizio non si decide ad affrontare. Basta il ricorso contro una bolletta e Abbanoa interrompe la fatturazione. L’iniziativa del sindaco di Silanus probabilmente avrà un seguito in altri comuni...
SIMAXIS – Abbanoa slaccia 11 utenze, il sindaco impone il riallaccio -Il paese dell’oristanese era stato l’oggetto di una sorta di retata degli addetti Abbanoa che avevano slacciato undici utenze. Tra i destinatari del provvedimento ci sono utenze morose ma anche cittadini che pare avessero chiesto, e ottenuto, piani di rientro e bollette dilazionate. A ogni modo, il 12 novembre è arrivata la presa di posizione del primo cittadino: «L’erogazione dell’acqua è un servizio fondamentale e la chiusura delle utenze potrebbe creare condizioni igieniche e sanitarie precarie». Motivi, questi, che hanno convinto Obinu a intimare ad Abbanoa «il ripristino immediato dell’erogazione dell’acqua nei nuclei familiari morosi»...
VIDDALBA – Annullate le bollette idriche fino al 2009 - Grazie a un accordo tra amministrazione comunale e Abbanoa i cittadini di Viddalba potranno beneficiare dei vantaggi della conciliazione sulle bollette pluriennali. L’amministrazione comunale e Abbanoa, infatti hanno siglato un’ intesa a seguito di un’assemblea popolare che si è tenuta in Municipio alla presenza del sindaco Vittorio Ara. Per il gestore unico era presente il responsabile del settore Conciliazione e Contenzioso Ivo Picciau. «Il cittadino moroso dovrà allinearsi a un piano di rientro dilazionato per evitare gli slacci. Inoltre – dichiara il sindaco Ara - siamo riusciti a fare annullare nei confronti dei nostri cittadini il saldo delle bolletta di Abbanoa risalenti fino al 2009»...
CASTELSARDO – La class action contro Abbanoa è ufficiale - E’ stato compiuto il primo passo ufficiale per la class action contro Abbanoa a cui stanno aderendo un gran numero di cittadini. Si sfiorano infatti già le mille adesioni fra le circa 3500 utenze cittadine. Gli utenti castellanesi, guidati da un comitato spontaneo costituitosi allo scopo, hanno infatti avviato l’azione legale perché si sentono danneggiati dai lunghi periodi di non potabilità dell’acqua. La raccolta delle adesioni prosegue ancora, nella sede della Cisl, dal lunedì al venerdì, dalle 17 alle 19.
VELENI ALL’EURALLUMINA – I vertici rinviati a giudizio -Sarà il tribunale monocratico a stabilire se i dirigenti dell’Eurallumina hanno provocato un disastro ambientale nell’area di Portoscuso. Eurallumina produceva acque contaminate da sostanze «irritanti e corrosive», un rifiuto speciale da trattare con cautela e osservando le prescrizioni di legge. Per l’accusa i due dirigenti erano perfettamente consapevoli del rischio, ma anziché mettersi in regola avevano deciso di puntare a un aiuto politico. Il rischio è palese: i metalli pesanti passavano dal bacino dei fanghi rossi all’acqua di falda, contaminando la laguna di Boi Cerbus fino all’abitato di Portoscuso e alla frazione di Paringianu...
Notizie dai Continenti...
Il movimento per l’acqua verso ed oltre la COP 21 di Parigi - Dal 30 novembre all’11 dicembre si terrà a Parigi la 21° Conferenza delle Parti dell'ONU sui Cambiamenti Climatici. Il tema è strettamente connesso alle battaglie in difesa del territorio che si stanno giocando anche nel nostro paese, a partire dai conflitti sociali innescati dal decreto Sblocca Italia. D’altra parte la produzione di cibo industriale dell’agrobusiness è una delle principali cause della crisi climatica: uso intensivo della terra e dell’acqua, massiccio utilizzo di pesticidi che avvelena e aridifica il suolo e l’acqua. Come movimento per l'acqua intendiamo ribadire l'irrinunciabilità e l'urgenza di un cambiamento del sistema economico, produttivo e sociale rimettendo al centro la tutela e gestione partecipativa dei beni comuni...
Il CETA minaccia la gestione dell’acqua – Durante i negoziati segreti sul trattato di libero scambio tra l’Unione Europea e il Canada (CETA), la Commissione europea aveva sempre affermato che l’acqua era esclusa dal trattato e che non sarebbe stata rimessa in discussione la questione della scelta da parte delle pubbliche autorità del modo di gestione dei servizi di interesse economico generale connessi all’acqua. La lettura del testo consolidato del CETA dimostra che la realtà è tutt’altra. L’articolo dal titolo «Diritti e Doveri riguardo all’Acqua» è redatto in termini giuridici elusivi e a volte contraddittori rispetto alla legislazione europea e alle legislazioni nazionali. Non c’è dubbio: l’ambiguità e i difetti giuridici di tale articolo faciliteranno in Europa e in Canada l’accaparramento dell’acqua da parte delle multinazionali...
BRASILE – Fango, morti e veleni, in Brasile crollano due dighe - Undici morti, dodici dispersi, cinquecento sfollati e danni incalcolabili all’ambiente. Questo il bilancio provvisorio dell’incidente che ha visto il cedimento di due dighe, avvenuto presso una miniera di ferro di proprietà della società Samarco, nel sud est del Brasile. Il crollo delle dighe ha provocato lo sversamento di oltre cinquanta milioni di metri cubi di fanghi e liquidi residui della lavorazione mineraria, contenenti sostanze altamente tossiche. Oltre 250mila persone si trovano al momento senza acqua potabile, mentre i corsi d’acqua hanno assunto un inquietante colore arancione. Il disastro è solo l’ultimo colpo inflitto al fiume Rio Doce e i biologi temono che ora le sostanze tossiche immesse nel fiume possano contaminare anche la costa...
Libri...
L’acqua pubblica è il futuro – a cura di S. Shikimoto, E- Lobina, O. Petitjean -Un panorama aggiornato delle trasformazioni di centinaia di aziende idriche di tutto il mondo in aziende a capitale e gestione pubblica, con particolari approfondimenti per gli Stati Uniti, Francia, Germania, Indonesia e un apposito capitolo, scritto da Marco Bersani, per l’Italia. Tratta inoltre dei problemi sorti con i lavoratori coinvolti nelle trasformazioni aziendali e di quelli che incombono sull’acqua pubblica in caso di approvazione del TTIP...