News Acqua Sardegna (Gennaio 2016)
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- Pubblicato: Giovedì, 11 Febbraio 2016 17:41
Notizie dall’Isola…
APAN - Un referendum anti-Abbanoa - L’Apan, l’associazione piccole e medie imprese della Sardegna, dopo aver raccolto decine di segnalazioni, appelli e denunce, ha deciso di sollecitare i sindaci del territorio per promuovere una battaglia che ha un obiettivo molto preciso: «Ripristinare in città l’autogoverno dell’acqua a suo tempo annullato dalla nascita di Abbanoa». Una soluzione potrebbe essere quella di costituire un Consorzio in sinergia con i Comuni di Orgosolo, Oliena, Gavoi, Torpè, Posada dove sono ubicati i maggiori invasi. Il Consorzio dovrebbe essere gestito dagli attuali uffici ex Govossai di Nuoro senza Consiglio di Amministrazione di alcun tipo. L'Apan Sardegna intende promuovere un referendum in accordo con i sindaci del territorio...
SASSARI – Acqua non potabile: nuova class action – Cona prima class action contro Abbanoa, che riguarda le restrizioni idriche patite da anni dagli abitanti di diversi quartieri, il Comitato ha chiesto la restituzione della quota fissa, dato che la copertura idrica viene pagata per le 24 ore. Quindi le frequenti interruzioni dovrebbero essere detratte dai costi. La seconda, per la quale l’8 gennaio il giudice dovrà pronunciarsi sull’ammissibilità, verte invece sulla non potabilità dell’acqua erogata nelle abitazioni. Secondo il comitato anche in questo caso siamo di fronte a una palese violazione del contratto, per la quale ci sono gli estremi per richiedere un risarcimento economico...
ORISTANO – Il “Guvernu sardu provisoriu” denuncia Abbanoa - Nove pagine in inglese e altrettante in sardo per denunciare alla Corte internazionale di Giustizia e all’Alto commissariato «per i diritti umani i “crimini” di Abbanoa e dello Stato italiano contro il popolo di Sardegna». L’iniziativa è del Governo sardo provvisorio (Guvernu Sardu Provisoriu) costituito nel 2013 dal Movimentu de liberatzioni natzionali sardu. Oltre alla Corte internazionale di Giustizia e all’Alto commissariato dell’Onu, la riceveranno anche la Corte europea per i diritti degli uomini e il Comitato internazionale della Croce Rossa...
GESTIONE ACQUA – Abbanoa, dialogo coi sindaci ribelli – L’art. 62 della legge sulla Green Economy approvata dal Senato contiene riferimenti importanti legati alla riforma delle Autorità di Bacino. Si ipotizzano possibilità di gestione autonoma per i Comuni con approvvigionamento idrico da fonti proprie. Adesso l’Ente d’Ambito, l’Egas, ha uno strumento operativo per dirimere una tensione che dura da troppo tempo, spiega l’assessore regionale Maninchedda, aprendo una possibilità di dialogo con i 27 Comuni che non sono entrati nella spa che gestisce l’acqua, in particolare quelli che utilizzano fonti proprie in determinati contesti ambientali…
RETI IDRICHE COLABRODO - Abbanoa perde il 55% dell’acqua – Per ogni litro d’acqua che sgorga dai nostri rubinetti un’analoga quantità si perde nelle viscere della terra. In percentuale è il 55% dell’acqua raccolta, prodotta o acquistata che nell’arco di un anno viene immessa in rete da Abbanoa. A fare i conti delle perdite è la società di consulenza aziendale Agenia, che ha condotto una investigazione con approfondimento sullo stato di Abbanoa per conto degli istituti bancari che tengono in piedi dal punto di vista finanziario la società concessionaria del servizio idrico sardo. Viste le difficoltà, le banche hanno voluto vedere chiaro su ogni aspetto della società di viale Diaz…
SANZIONI ABBANOA – L’Antitrust batte cassa - L’Antitrust bussa a quattrini, Abbanoa per ora non risponde e attende l’esito del ricorso per sospensiva presentato al Tar Lazio contro la sanzione da un milione e 80mila euro cui è stata condannata per sei violazioni legate a pratiche commerciali scorrette e che i legali della Società ritengono frutto di un’indagine superficiale. Due giorni fa gli uffici amministrativi della società regionale che gestisce il servizio idrico hanno ricevuto una diffida: Abbanoa viene invitata a pagare entro dieci giorni con interessi di mora a decorrere dalla data della notifica...
I SINDACATI - Ad Abbanoa c’è un clima intimidatorio - I vertici di Abbanoa «hanno instaurato un clima intimidatorio nei confronti dei lavoratori». Nella nota diffusa dai sindacati si parla del mancato arrivo di una nuova figura per la direzione e gestione del personale e di tanti altri problemi irrisolti, dal pagamento puntuale degli stipendi al trasferimento di diversi dipendenti, ai cambi di orario e degli schemi di turno, agli eccessivi carichi di lavoro e quindi alla sicurezza. La nota si conclude con l’annuncio di iniziative di mobilitazione...
Notizie dai Continenti...
SEGRETERIA FORUM ACQUA – Legge di iniziativa popolare - La discussione della legge d'iniziativa popolare sta proseguendo molto a rilento in Commissione Ambiente della Camera. Al seguente link trovate l'elenco delle audizioni svolte finora equi la documentazione prodotta dalla Camera e l'iter in Commissione sull'Atto Camera 2212 (è il codice associato alla LIP). Mentre a questa pagina trovate la calendarizzazione in Commissione Ambiente. Per il 4 febbraio è stata fissata la scadenza per la presentazione degli emendamenti alla legge nella stessa Commissione, pertanto successivamente a questa data sarà necessario e importante verificare che tipo di modifiche verranno proposte onde evitare stravolgimenti del testo...
GESTIONE DELL’ACQUA – Multe salate per l’Italia - Ci sono 3,2 miliardi di euro stanziati, 2,8 miliardi dei quali soltanto per il Sud, per quasi 900 opere tra depuratori, fognature e acquedotti. Il risultato? Queste opere non sono ancora state avviate nemmeno a gara. Per Mauro Grassi, responsabile della Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche, «anche triplicando le tariffe, senza un gestore efficiente, organizzato e capace di realizzare economie di scala, gli investimenti potrebbero non crescere proporzionalmente alle disponibilità finanziarie e le risorse potrebbero essere disperse in interventi troppo frammentati»...
MEDIO ORIENTE – Perché inviare soldati italiani a Mosul? Interesse o guerra mascherata? – Una ditta italiana vince l’appalto per i lavori di manutenzione della diga di Mosul, a solo una trentina di chilometri dai territori controllati dall’Isis. Però, a guardia della diga, anziché contractors privati pagati dalla suddetta ditta, il governo invia 450 soldati. E senza chiedere nulla agli Italiani. Considerando che un militare in “missione” costa un milione l’anno, il costo del contingente risulta piuttosto oneroso. Peserà sulle tasse degli Italiani? Abbiamo la netta sensazione che la difesa della diga sia solo il pretesto per trascinare gli italiani in una guerra all’Isis sul terreno. Sarebbe una pessima evoluzione dello stato delle cose, viste anche le ripetute minacce del Califfato a Roma…
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