Palermo 27/07, conferenza stampa su legge acqua pubblica
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- Pubblicato: Giovedì, 26 Luglio 2012 13:58
Comunicato stampa
Si è svolta questa mattina la conferenza stampa dei promotori della legge di ripubblicizzazione del servizio idrico.
Gli intervenuti hanno denunciato il colpevole immobilismo del Governo regionale e dell’Assemblea tutta, che è giunta al capolinea con le prossime dimissioni di Lombardo, senza riuscire a portare in Aula un testo di legge ispirato ai più recenti sviluppi della legislazione interna e comunitaria che avrebbe rappresentato uno strumento avanzato ed originale in grado di realizzare una riforma organica della materia, e che avrebbe consentito di sanare, in un ambito legalitario, le innumerevoli storture che in questi anni hanno contraddistinto le privatizzazioni in Sicilia.
Il testo di legge dichiarato ammissibile ai sensi dell’art. 4 dello Statuto autonomo, è stato promosso dalla più ampia coalizione di comitati, associazioni, organizzazioni sociali ed Enti Locali mai sperimentata in Sicilia, (140 consigli comunali ed una provincia lo hanno deliberato 35.000 cittadini lo hanno sottoscritto) la stessa che ha dato vita al Comitato referendario regionale che il 12 e 13 giugno ha portato la maggioranza dei siciliani al voto.
Oggi la sentenza della Corte Costituzionale ci riconsegna quella eccezionale vittoria, mentre il Governo, che in forza del proprio statuto che attribuisce competenza esclusiva in materia di risorse idriche avrebbe potuto approvare la legge già dal 2009, non solo non ha dato alcun segnale di volere recepire la volontà dei promotori e della maggioranza dei siciliani, ma oggi con la spending review cancella dalle aree strategiche della Regione la captazione adduzione e distribuzione delle risorse idriche. Non ci stupisce, visto che in questi anni di serrato confronto con il Governo abbiamo assistito ad una guerra di resistenza per la consegna delle reti ai gestori privati fatta di OdG per la sospensione dei Commissariamenti ai Comuni e diffide governative, ultime quelle a firma Lombardo in qualità di assessore all’energia del 16 scorso. I Sindaci vengono minacciati di pagare in solido per danno all’erario per avere difeso un diritto mentre gestori che hanno già dato abbondante prova del fallimento della privatizzazione probabilmente andranno a gestire, nei disegni del Governatore uscente, i fondi per la depurazione oltre un miliardo di euro.
La portata democratica del nostro movimento troverà nuovi spazi di confronto già con i candidati alle prossime elezioni regionali. “Intanto chiederemo a tutti gli ATO che venga applicata la legge; ci riferiamo all’articolo 49 finanziaria 2010 che consente la rescissione dei contratti per inadempienze, già abbondantemente dimostrate, e la riduzione del 7% di remunerazione del capitale investito, dalle bollette, abrogato con il secondo quesito referendario” .Si scrive Acqua, si legge democrazia continueremo a batterci per affermarla.
Presenti tra gli altri Mariella Maggio Segr. Gen.le CGIL Sicilia, Giovanni Panepinto Sindaco di Bivona, Michele Botta Sindaco di Menfi, Vincenzo Costantini Pres. AMAP, Nadia Spalletta v.Pres. Cons. com. Palermo, Anna Bucca Pres. ARCI Sicilia, Mimmo Fontana Pres. Legambiente Sicilia, Giovanni Ferro Un’AltraStoria, Nicola Cipolla pres.CEPES
Palermo, 27 luglio 2012.Il Forum Siciliano dei Movimenti per l'Acqua e i Beni Comuni, il Coordinamento degli Enti Locali per l'Acqua Bene Comune e la Gestione Pubblica del Servizio Idrico e il Comitato Promotore della legge d'niziativa popolare di ripubblicizzazione del servizio idrico convocano la conferenza stampa dei promotori della legge di iniziativa Popolare e dei Consigli Comunali di ripubblicizzazione del servizio idrico a Palermo il 27 luglio alle ore 11.00 presso l'ARCI Regionale (Via Carlo Rao, 16).
come sapete, malgrado il lungo iter della nostra proposta di legge, la fortissima e continuativa mobilitazione dei comitati territoriali del Forum Siciliano e dei Comuni contrari alla privatizzazione, il Governo della Regione non ha dato alcun segnale di volere recepire la volontà dei promotori, ne quella della maggioranza dei siciliani che con forza il 12 e 13 giugno hanno dato un indirizzo inequivocabile per una gestione pubblica del servizio idrico.
Una sordità ancor più grave se si considera che sul tema tutti i Gruppi Parlamentari si erano dichiarati favorevoli alla ripubblicizzazione, e che, ancora il 20 giugno, data dell'incontro con il Presidente dell'Assemblea On.le Cascio, lo stesso aveva preso un impegno formale ad investire i Capigruppo parlamentari della possibilità di portare in discussione il disegno di legge e di costituire un tavolo tra i presentatari e la Commissione Bilancio per trovare soluzione alla necessaria copertura finanziaria. Impegni disattesi, così come sono state ignorate dai Capigruppo di tutte le forze politiche presenti in Assemblea, le nostre richieste di incontro.
Come ricorderete lo statuto autonomo dà competenza esclusiva in materia di servizi idrici alla Regione e la sentenza della Corte Costituzionale del 20 luglio scorso rimette al centro delle politiche sui servizi pubblici locali l'esito referendario. Ciò rende ancora più stridente l'ottusità politica del Governo regionale e dell'Assemblea tutta, mentre il Presidente Lombardo continua a firmare diffide ai Comuni per la consegna delle reti.
Alla luce di queste osservazioni è fondamentale che i promotori della legge, prima che il Governo e l'Assemblea si sciolgano, denuncino pubblicamente l'auto referenzialità e sordità della compagine politica della nostra Regione con una Conferenza Stampa che si terrà a Palermo il 27 luglio alle ore 11.00 presso la sede regionale dell'ARCI in via Corrado Rao 16. (pressi Piazza Magione angolo via Lincon.)
Sono invitati a partecipare i promotori, tutti i comitati territoriali del Forum Siciliano dei Movimenti per l'Acqua e i Beni Comuni, tutti i Sindaci e gli Amministratori degli Enti Locali che hanno promosso la legge.